Per chi è solito praticare yoga o meditazione, ma anche per chi ne ha solo sentito parlare, il termine mudra non sarà di certo sconosciuto. Ma a cosa si riferisce esattamente questa parola? Semplicemente a dei gesti che vengono eseguiti con le mani (ma anche con il corpo, gli occhi e con specifiche tecniche respiratorie), il cui scopo è quello di riequilibrare mente e corpo e canalizzare nel modo corretto la nostra energia.

Ma entriamo più nello specifico dei mudra e scopriamo cosa sono, come si eseguono e quali sono i benefici che possono portare al nostro organismo e alla nostra parte interiore più profonda.

Mudra: cosa sono?

Se vi è mai capitato di praticare o di assistere a una lezione di yoga e/o meditazione, avrete sicuramente notato come le mani, in alcuni momenti, diventino le vere protagoniste della pratica stessa, assumendo delle posizioni ben specifiche (per esempio facendo toccare tra loro pollice e indice).

Questi particolari gesti e posizioni delle mani sono appunto i mudra, un termine sanscrito che significa segno o sigillo.

Esattamente come altri elementi rituali (yantra o sigilli geometrici, mandala, mantra, ecc.) anche i mudra fanno parte di quegli elementi che vanno a costituire la pratica dei rituali (puja).

Scopo dei mudra, come già accennato, è quello di riequilibrare, risvegliare e indirizzare l’energia all’interno del corpo, evitando che si disperda all’esterno e stimolando anche alcune zone del cervello e i punti a livello fisico e a esse collegati. Ma non solo. Una delle particolarità che caratterizzano i mudra è la rappresentazione simbolica e il loro collegamento con il cosmo intero e tutte le diverse energie che lo compongono e che vi agiscono.

Ogni dito, infatti, rappresenta uno dei cinque elementi che, nella tradizione indiana, compongono il cosmo stesso: fuoco, terra, acqua, aria ed etere. Le mani, quindi, di fatto diventano il tutto, una chiave che permette di agire su livelli diversi, rappresentando se stesse, il corpo umano per intero, fino anche al mondo e al cosmo nella sua totalità.

Ecco perché eseguire durante la pratica questi mudra, insieme alle diverse asana, mantra e tecniche di respirazione o pranayama, può davvero generare tutta una serie di enormi benefici per il corpo e la mente nella loro totalità. Ma come funzionano esattamente?

Come funzionano

Come detto, le mani rappresentano i cinque elementi e ogni dito è profondamente connesso a uno solo di essi:

  • il pollice è collegato al fuoco, al sole e all’energia;
  • l’indice rappresenta l’aria e l’energia che è in movimento;
  • il medio simboleggia l’espansione, l’etere;
  • l’anulare è legato alla terra, alla stabilità, le nostre radici;
  • il mignolo rappresenta l’acqua, i fluidi in generale e la mutazione.

Attraverso i mudra, modificando la posizione delle dita, si modifica anche l’energia che scorre dentro di noi, agendo in modo mirato sull’elemento naturale a esse collegato. Ma quando è più opportuno praticarli e come?

Quando e come praticare

L’esecuzione dei mudra non ha delle tempistiche precise se non quella di ascoltare quando se ne ha bisogno. Preferendo un luogo in cui raccogliersi lontano da suoni o rumori esterni (un po’ come dovrebbe avvenire durante la pratica yoga e/o di meditazione). In più, nonostante non esista una durata perfetta per ogni mudra, l’ideale è quello di mantenerlo per qualche minuto (più lo si esegue e più si avranno benefici).

Una volta trovato un luogo “sacro” in cui praticare è importante che le mani siano rilassate (magari all’inizio non sarà così ma è solo questione di abitudine alla pratica), eseguendo solo una leggera pressione con le dita nel punto di contatto e focalizzando l’attenzione proprio sulle dita stessa e sulle sensazioni che si provano.

E soprattutto senza avere fretta, né di ricevere qualche input né di passare al mudra successivo. Questa pratica, infatti, richiede pazienza e attenzione verso ciò che si sente, sia dentro che fuori, focalizzando l’attenzione su di sé ed eliminando ogni riferimento esterno, compreso il tempo.

Vediamo a questo punto, quali sono i mudra più importanti e praticati, come si eseguono e quali benefici possono generare per l’intero organismo.

Mudra: come si eseguono e con quali benefici

Ovviamente esistono tanti mudra diversi a seconda della pratica che si esegue. All’interno di un antico testo di Hatha Yoga, la Gheraṇḍa Saṃhitā, per esempio, sono indicati ben venticinque mudra ritenuti fondamentali, che oltre alla posizione delle mani includono anche quella degli occhi e del corpo in generale.

Gesti semplici che, uniti alla pratica yoga o anche semplicemente eseguiti focalizzando la propria attenzione su se stessi e sul momento presente, sono in grado di portare grandi benefici interiori (e non solo) per il corpo e per il proprio benessere. Per poter vivere una vita più centrata e più volta all’aumento della propria consapevolezza e coscienza personale, utilizzando l’energia che è dentro di noi.

1. Chin Mudra

Sicuramente il più noto (anche dai non praticanti) e utilizzato. Si esegue semplicemente unendo tra loro pollice e indice, lasciando le altre dita delle mani morbide e stese. Questo mudra rappresenta l’unificazione della coscienza, evitando che si disperda.

Il cerchio formato da pollice e indice, poi, permette all’energia (prana) di circolare all’interno del corpo, aumentando sia la forza interiore che la concentrazione. Oltre a riuscire a lenire e diminuire le sensazioni di dolore sia fisico che emotivo, favorendo il rilassamento e il riposo.

2. Dhyani Mudra

Questo mudra viene praticato generalmente durante la meditazione. Si esegue mettendo il palmo della mano destra al di sotto del dorso della mano sinistra, facendo toccare tra loro i pollici. Questo gesto significa unione (con la terra e l’universo), esattamente come il termine yoga.

Tra i benefici più importanti legati a questo mudra ci sono sicuramente un potente aumento della concentrazione e della calma, oltre a un incremento delle proprie energie e del benessere generale.

3. Anjali Mudra

Questo mudra viene anche chiamato “mudra del saluto” comunemente usato in accordo con la parola Namasté (mi inchino a te). Per farlo si uniscono tra loro i palmi delle mani e si portano davanti al petto, connettendosi al chakra del cuore.

Un mudra che favorisce il rilassamento e la calma, oltre ad aiutare a connettersi con l’energia esterna e con se stessi, nella propria parte profonda.

4. Buddhi Mudr

Il Buddhi Mudra si esegue da seduti, appoggiando le braccia sulle ginocchia. Da qui, tenendo le mani aperte con il palmo rivolto verso l’alto, si uniscono pollice e mignolo.

Una posizione e un gesto molto semplice ma in grado di portare con sé una più forte chiarezza mentale e lucidità, favorendo la comunicazione (a tutti i livelli) e aiutando a riequilibrare i liquidi nell’organismo.

5. Yoni Mudra

Questo mudra rappresenta la vagina e l’utero. Si esegue unendo i due pollici e i due indici distendendo le dita e lasciando che le altre restino piegate. Un gesto che induce alla protezione e, come l’utero per un bambino, a un ambiente protettivo.

Proprio per questo, tra i suoi benefici maggiori troviamo la protezione dalle energie che provengono dall’esterno, ma anche da dubbi, ansie e paure. Favorisce anche la calma interiore e ristabilendo i livelli di energia.

6. Prana Mudra

Per eseguire il Prana Mudra (il mudra dell’energia) è necessario unire l’anulare con il mignolo toccando contemporaneamente il pollice. Medio e indice rimangono distesi.

Tra i benefici legati a questo mudra c’è sicuramente la capacità di incanalare l’energia lungo tutto il corpo, diffondendola in ogni sua parte, oltre, poi, a rinforzare il sistema immunitario e la vista.

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