Sei stanca/o? Esistono 7 tipi di riposo: di quale hai bisogno?
Se soffri stanchezza cronica probabilmente non ti riposi nel modo giusto. Ecco 7 tipi di riposo che potrebbero fare al caso tuo.
Se soffri stanchezza cronica probabilmente non ti riposi nel modo giusto. Ecco 7 tipi di riposo che potrebbero fare al caso tuo.
Se ti senti continuamente stanco, probabilmente dovresti migliorare la qualità del tuo riposo. Esistono, infatti, ben sette diversi tipi di riposo. Basta trovare quello più adatto a te.
‘Perché sono sempre stanco?’ È una domanda che ci si pone spesso, e non solo se si svolge un tipo di lavoro fisicamente faticoso. I ritmi frenetici che regolano la nostra vita dall’alba al tramonto si portano dietro un carico non indifferente di ansia e preoccupazione, che spesso ci impedisce di rilassarci quando andiamo a dormire.
Secondo la dottoressa Saundra Dalton-Smith, autrice del libro Sacred Rest: recover your Life, renew your Energy, restore your Sanity, ogni persona ha bisogno un particolare tipo di riposo, a seconda del suo stile di vita.
“Volevo che le persone adottassero un approccio più diagnostico alla loro stanchezza” ha dichiarato la dottoressa al The Guardian. “Quando qualcuno viene da me e mi dice che non sta bene, non posso aiutarlo senza prima avere maggiori dettagli: cosa fa male, dove fa male, quando fa male?”
Dalton-Smith presenta sette diversi tipi di riposo: fisico, mentale, emotivo, sociale, sensoriale, creativo e spirituale. Vediamoli più da vicino.
Il riposo fisico è adatto soprattutto a coloro che svolgono un lavoro sedentario e che si muovono poco. In queste situazioni, infatti, il corpo assorbe tutto lo stress della giornata.
La dottoressa Dalton-Smith consiglia di mantenersi fisicamente attivi durante la giornata. Bastano piccoli movimenti ogni 10 minuti circa (come ruotare il collo, alzarsi dalla sedia, dondolarsi sui talloni).
Inoltre, quando arriva il momento di andare a dormire, la dottoressa suggerisce di stendersi e di rimanere completamente immobili per circa cinque minuti. È consigliabile, inoltre, illuminare la stanza con luci soffuse e indossare vestiti comodi.
La stanchezza mentale è il tipo di stanchezza più comune. Solitamente è accompagnata da un senso di confusione e annebbiamento, che induce a dimenticare anche le cose più importanti.
In questo caso, consiglia la dottoressa, occorre migliorare la capacità di concentrazione. Per fare questo, è necessario alternare momenti di intensa concentrazione a momenti di svago, durate i quali ci si può occupare di attività poco stressanti, come controllare le email o dare una scorsa ai social network.
La stanchezza emotiva è dovuta alla qualità dei nostri rapporti interpersonali. L’interazione costante con persone che ci annientano emotivamente può essere fonte di enorme stress.
Per migliorare la qualità del riposo in queste situazioni, Dalton-Smith consiglia di identificare le persone che ci ‘svuotano’ emotivamente e di evitare qualsiasi forma di confronto con loro.
Qualora non fosse possibile, la dottoressa consiglia di tenere una sorta di diario personale su cui annotare tutto ciò che ci provoca frustrazione.
Il riposo sociale include il passare più tempo possibile con le persone che ci fanno stare bene e con lei quali possiamo essere davvero noi stesse.
Passare del tempo di qualità con le persone che amiamo ci aiuta a rilassarci e ad allontanare i cattivi pensieri.
Essere continuamente esposti durante il giorno a suoni e rumori (anche molto fastidiosi) può compromettere significativamente la qualità del nostro riposo.
Si tratta di un vero e proprio sovraccarico sensoriale, che alla lunga diventa insopportabile. Dalton-Smith consiglia di allontanarci quanto più possibile dalle fonti di rumore, soprattutto nelle ore serali.
Il silenzio è, infatti, essenziale per vivere una vita serena.
Secondo Dalton-Smith è importante ritagliarsi piccoli momenti all’interno della giornata durante i quali dedicarci a ciò che ci piace.
Rompere la routine casa-lavoro può davvero fare miracoli nel migliorare il nostro umore e il nostro riposo. Bastano anche 30 minuti!
Al centro del riposo spirituale c’è la necessità – comune a tutti gli esseri umani – di essere visti, ascoltati e accettati, di sentire che apparteniamo a qualcosa e che la nostra vita ha un significato.
Essere soddisfatti della propria vita è fondamentale per riposare bene.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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