Lipotimia, sintomi e cause dei mancamenti improvvisi
Viene associato di solito alla sincope, ma la lipotimia è un fenomeno lievemente diverso: ecco in cosa consiste e che cosa c'è da sapere.
Viene associato di solito alla sincope, ma la lipotimia è un fenomeno lievemente diverso: ecco in cosa consiste e che cosa c'è da sapere.
Cerchiamo di fare chiarezza, ricordando però che quello che leggerete ha solo fini indicativi: le domande più importanti vanno rivolte al vostro medico si base che potrebbe fare una diagnosi oppure orientarvi verso uno specialista.
Il termine lipotimia deriva dal greco e significa deliquio, ossia mancamento. Può costituire una sorta di anticamera della sincope o un malore a sé che non prevede la completa perdita di conoscenza.
L’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione parla infatti esclusivamente di sincope (anche questo termine viene dal greco e significa caduta), che può iniziare «in modo relativamente rapido» mentre «il recupero successivo è spontaneo, completo e generalmente pronto».
Secondo Humanitas, la lipotimia è individuata, così come la vera e propria sincope (che comporta invece una completa perdita di conoscenza) da una serie di cause differenti, come per esempio il soffrire di malattie cardiache.
Ogni tipo di sincope proviene da una causa differente, per cui deve essere valutata caso per caso, tanto più che il fenomeno è responsabile di una certa quantità degli accessi in pronto soccorso, in una percentuale compresa tra l’1 e il 3%.
A tal proposito, Humanitas invididua tre tipologie di sincope, legate a una classificazione lanciata dalla European Society of Cardiology. Esse sono:
Non sempre la lipotimia presenta dei sintomi che la precedono, perché spesso è improvvisa. Ma quando i sintomi si verificano, essi sono:
La lipotimia è passeggera e spesso non c’è di che preoccuparsi, ma non sempre è così. Se si soffre delle succitate malattie cardiache, che possono rappresentare un fattore di rischio per la sincope, è bene, come prescrive Humanitas, cercare di adottare alcune buone abitudini, come:
È necessario – spiega Andrea Schiraldi, responsabile del Pronto Soccorso dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio – distinguere tra la lipotimia cioè la graduale perdita di coscienza con conseguente accasciamento al suolo e la sincope, cioè la perdita di coscienza istantanea. La distinzione va fatta perché generalmente la lipotimia ha un’origine più benigna, spesso legata al caldo, alla disidratazione, a un’emozione forte per cui il paziente si sente svenire. La sincope, invece, può avere origini più serie come problematiche cardiologiche, neurologiche o iatrogene, cioè determinate da alcune terapie che assume.
Secondo il sito del Gruppo San Donato, se il problema è la pressione, bisogna far sdraiare supino il paziente, oppure, se non dovesse riprendersi, farlo sistemare sul fianco (a meno che il fenomeno non sia dovuto a un forte trauma), «flettendogli una gamba e il braccio che sta sotto, a 90 gradi rispetto all’asse del corpo, questo per evitare che rotoli e si ritrovi a pancia in giù».
La faccia è meglio che sia voltata oppure verso il suolo, in modo che la lingua non scivoli indietro e causi un problema di soffocamento, tanto più che il paziente potrebbe sentire il bisogno di vomitare (se lo fa, è meglio chiamare subito il 112).
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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