Gut-brain connection: come l’intestino è il secondo cervello (soprattutto per le donne)

La Gut-Brain connection è un fenomeno che necessita di ulteriori studi, ma da ciò che si sa, si può intervenire per la tutela della salute percorrendo due strade, quella dell'intestino e quella del cervello.

Si dice che l’intestino sia il secondo cervello. In realtà si tratta ben più di una diceria: la Gut-Brain Connection è un fenomeno che sicuramente va studiato più a fondo (perché per quanto gli studi esistano, ne servono molti altri), e che al tempo stesso è al centro dell’attenzione di scienziati e scienziate. Perché, come scrivono da Harvard, la connessione tra intestino e cervello può collegare l’ansia a disturbi addominali e viceversa, in un circolo vizioso di causa ed effetto in cui possono entrare anche stress e depressione.

Che cos’è la Gut-Brain Connection

Una definizione esaustiva di Gut-Brain Connection viene data nel saggio di Jeremy Appleton dal titolo The Gut-Brain Axis: Influence of Microbiota on Mood and Mental Health:

L’asse intestino-cervello è una rete di comunicazione bidirezionale che collega il sistema nervoso enterico e quello centrale. Questa rete non è solo anatomica, ma si estende anche a vie di comunicazione endocrine, umorali, metaboliche e immunitarie.

La ricerca sul campo è iniziata nel 1998, quando, attraverso la somministrazione orale di un batterio nei ratti, si è compreso che veniva innescato “un comportamento simile all’ansia ma senza risposta immunitaria concomitante”. In pratica questo batterio avrebbe attivato nei ratti sia determinate regioni neuronali nel cervello sia mandato determinate informazioni all’intestino attraverso il nervo vago, ossia il nervo più lungo del corpo, responsabile della frequenza cardiaca, della digestione e della respirazione, fra le altre cose. Spiega ancora il saggio di Appleton:

Prove cliniche, epidemiologiche e immunologiche suggeriscono che il microbiota enterico influenza in modo esteso e profondo la relazione intestino-cervello (ovvero, stato mentale, regolazione emotiva, funzione neuromuscolare e regolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene). La ricerca continua a chiarire i meccanismi d’azione per spiegare gli effetti del microbiota, sia direttamente che indirettamente, sui centri emotivi e cognitivi del cervello e ha dimostrato che le fluttuazioni del microbiota sono collegate ai cambiamenti all’interno di questi sistemi di comunicazione.

I percorsi della Gut-Brain Connection

Sono fondamentalmente 4 le strade o i percorsi della Gut-Brain Connection, ovvero:

  • via neurologica, ossia la connessione tra nervo vago, sistema nervoso enterico e attività dei neurotrasmettitori nel tratto gastrointestinale;
  • via endocrina, che consiste nel rilascio dei peptidi dalle cellule enteroendocrine a seguito di un’alterazione della disponibilità di nutrienti causato dal microbiota intestinale (ovvero la comunità dei batteri che costituisce la cosiddetta flora intestinale, conosciuta come microbioma);
  • via umorale-metabolica, legata all’azione dei metaboliti batterici;
  • via immunitaria, in cui il metabolismo dell’infiammazione nel tratto gastrointestinale è influenzato dal microbiota attraverso mediatori della comunicazione cellulare attivati dal sistema immunitario.

Il microbiota nelle donne

Come il fenomeno interessi in particolar modo il genere femminile viene spiegato nel saggio dal titolo Gut microbiota in women: The secret of psychological and physical well-being. Il microbiota è differente da persona a persona e risente di fattori individuali, come l’ambiente o il carico di stress. Più in generale e differente anche tra uomini e donne, non solo perché le donne attraverso la gravidanza possono trasmettere il proprio microbiota al nascituro o alla nascitura, ma perché il microbiota stesso è fortemente influenzato anche dagli ormoni.

C’è poi la questione che lega il microbiota intestinale all’intero apparato riproduttivo: per esempio l’intestino sembra presentare un collegamento diretto con le mammelle, e questo riveste una grossa importanza perché la salute dell’intestino sembra essere connesso con tumori mammari e dell’apparato riproduttivo femminile in generale. Per questa ragione spesso, per la cura del cancro femminile, l’immunoterapia riesce a essere particolarmente efficace.

Cosa fare per la salute mentale

Va da sé che, dopo ciò che abbiamo spiegato, un intestino in buona salute presenta ricadute positive sulla salute generale. Tuttavia la questione non inerisce solo il corpo, ma anche la mente: abbiamo accennato a problemi di ansia e depressione che possono essere legati nella Gut-Brain Connection: a moltissime persone potrebbe essere capitato di sperimentare nausea o diarrea a causa e al tempo stesso come sintomo di un’ansia da prestazione. Si tratta di un esempio per far capire quanto il fenomeno non solo possa essere potenzialmente diffuso, ma ci potrebbe essere capitato di sperimentarlo sulla nostra pelle.

Molti più studi devono essere fatti sulla Gut-Brain Connection, tuttavia, come per le malattie del corpo, esistono già degli input su come agire sulle malattie della mente connesse con l’intestino, per cui alla tradizionale terapia psicologica viene vengono affiancati test e terapie ad hoc che possano agire anche sul microbiota, dopo aver capito chiaramente la causa del problema.

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