Superare l’ansia non è facile per nessuno. Anzi è difficilissimo. Ci sono però degli strumenti che non solo possono essere d’aiuto, ma anche risolvere il problema che può sorgere su base periodica. Lo spiega Tom Veller in un articolo su BuzzFeed. Tutto è cominciato con il suo trasferimento da Boston a New York: un trasferimento in luoghi differenti – soprattutto in una città enorme – può generare preoccupazione persistente, per una serie di ragioni, tra cui trovare un ambiente nuovo, conoscenze nuove e magari non essere in un’età della vita in cui accettare questi cambiamenti è facile.
La psicanalisi è il punto di partenza per superare l’ansia. È grazie all’allenamento fatto con la sua psicologa che Vellner spiega come sia riuscito a gestire la situazione al meglio. E i suoi consigli possono essere utili a tutti noi, non solo con i grandi cambiamenti della vita, ma anche ad affrontare le piccole battaglie quotidiane. Abbiamo dato all’articolo una traduzione non professionale: ecco i nove consigli per superare l’ansia.
1. Parla a te stesso come faresti a un amico
Ci è voluta solo una sessione alla mia terapista per dire: “Lavoriamo insieme perché sei così duro con te stesso”. Non le ci è voluto molto tempo per realizzare che io metto un sacco di pressione su me stesso e provo a compiacere troppo le altre persone. Così mi ha consigliato di parlare a me stesso come a un amico. Non avrei mai detto “tutti ti odieranno se non vai a quella festa sabato prossimo” a un amico e allora perché lo direi a me stesso? Per citare RuPaul, se non ami te stesso, come potrà amarti qualcun altro?
2. Pronuncia le cose irrazionali ad alta voce
Se avessi un pensiero completamente irrazionale quando sto da solo – del tipo: “Ho mandato un messaggio a delle persone, loro probabilmente pensano che sia appiccicoso e ora diranno a tutti i loro amici quanto sono strano” – dovrei dirlo ad alta voce, così da sentire come suona realmente e combatterlo con la logica. Era solo un messaggio. È facile perdersi nel labirinto della propria mente, convincendo te stesso che dei, nei fatti, la persona più appiccicosa che abbia mai camminato sulla Terra, ma ascoltando davvero le parole che escono dalla tua bocca, realizzi quando sia assurda l’idea. Morale della favola: non credere a tutto ciò che pensi.
3. Soffermati sul respiro
Quando sento che la memoria si affolla di pensieri carichi di stress, la mia terapista mi ha detto di fermarmi per 10 secondi – che io sia in metro, a letto o in qualunque posto – e focalizzarmi solo sul mio respiro. Osservo qualcosa di fronte a me (non concentrandomi su esso, giusto per usarlo come ancora alla mia visione) e mi concentro su inspirare ed espirare. Mi ci vuole un momento e mi aiuta ad andare a fondo sullo stress invece si eccedere nell’analisi. Mi lascio andare alle emozioni e sono presente a me stesso.
4. Impara a dire di no
Come ho detto prima, sono solito pensare troppo a compiacere tutti intorno a me. Ero spaventato a dire no – a chiunque mi chieda aiuto o mi inviti a un evento. Ho pensato che sarebbero stati tristi o arrabbiati con me se non avessi detto sì a tutto, finché la mia terapista ha detto qualcosa di così semplice che la ricordo ogni giorno: “Sono adulti, lo possono sopportare”. Se la tua salute mentale beneficiasse dal dire no, di’ di no. Se la persona si arrabbia per la tua decisione, è un problema suo. Non tocca a te gestire le emozioni degli altri.
5. Muoviti quando sei ansioso
Una delle prime cose che il mio terapista mi ha detto per superare l’ansia è alzarmi e muovermi – cioè passeggiare, correre, fare una cavalcata o ballare in sala da pranzo. Muovere il corpo aiuta a schiarire la mente, spinge le endorfine e incanala l’energia nervosa in qualcosa di attivo. L’ansia di solito fa sentire in trappola, così ci aggira il blocco, si dà alla mente e al corpo la sensazione di proseguire: non sto fermo, procedo.
6. Riconosci gli inneschi
Se sai che una certa persona o un posto innescano l’ansia, prenditi tempo per prepararti emozionalmente (se non puoi evitare la situazione). Trova dei modi per rifocalizzare la tua energia e attenzione. Per esempio, so che mi sento un po’ ansioso in un teatro stracolmo o uno spettacolo di Broadway, così provo a essere certo di poter sedere nel sedile in fondo per sentirmi meno intrappolata o porto qualcosa con me per tenermi le mani occupate, come una pallina anti-stress.
7. Fai pratica con la posizione fetale
Non faccio yoga regolarmente, ma la mia terapista mi ha insegnato che se mi sento ansioso, posso fare a casa una facile posizione yoga ed è la posizione fetale. Tutto quello che si deve fare è stare in ginocchio, allungare le braccia davanti a sé e lasciare la testa a riposo su un cuscino o un tappetino da yoga. Niente fa sentire meglio di un allungamento al mattino, così faccio questa posizione quando mi sveglio. Se solo tutti gli esercizi si potessero fare a letto.
8. Sostituisci i “ma” con gli “e”
Quando ho iniziato a vedere la mia terapista, mi ero appena trasferito col mio fidanzato, che è un grosso cambiamento. Le ho detto qualcosa tra le righe, tipo: “Sono felice si essermi trasferito con lui, ma mi manca il mio spazio, ma che importa? È lui tutto quel che voglio”. Lei mi ha chiesto: “Perché c’è un ma?”. Il mio desiderio per avere più tempo da solo non nega la mia decisione di trasferirmi con il mio ragazzo.
9. Ricorda che la strada non è lineare
Posso non essere ansioso com’ero all’inizio della mia terapia due anni fa, ma sono umano, so che avrò giorni in cui sarò nervoso o triste. E va bene! Come la mia terapista mi ha assicurato, trascorrere una brutta giornata non significa che tutti i progressi fatti si cancellino. Ci sono dei su e giù. Bisogna sapere che ciò che sentiamo non è permanente.
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