Gli energy drink sono sempre più diffusi. Alcune persone credono che possano essere d’ausilio alla propria attività sportiva, altri semplicemente li trovano gustosi, altri ancora li hanno fatti entrare massivamente nella propria alimentazione quotidiana. Si tratta naturalmente di giudizi arbitrari, basati su questioni squisitamente personali, come il gusto (e sui gusti, dicevano i latini, non si discute).

Come per qualunque alimento o bevanda che immettiamo nel nostro organismo però, ci sono delle cose da sapere e una sicuramente da ricordare: non si dovrebbe esagerare mai con nulla. Per esempio, l’acqua è sempre la miglior bevanda per il nostro organismo, ma se ne beviamo 26 litri tutti insieme (soffrendo quindi di potomania) rischiamo la vita.

Cosa sono gli energy drink?

Energy drink
Fonte: Pixabay

Si tratta per lo più di bibite zuccherate contenenti sostanze energizzanti. Come spiega AltroConsumo, queste sostanze sono:

  • la caffeina, che si trova in diverse altre bevande come tè o caffè. Ha un effetto tonico su cuore e sistema nervoso, per cui aiuta a mantenere alta la soglia dell’attenzione e restare svegli, ma può anche causare insonnia, irrequietezza e respirazione accelerata;
  • la taurina, che si trova anche nei frutti di mare e nella carne. Serve a potenziare gli effetti della caffeina, dato che interviene sulle contrazioni del cuore, ma in base ai controlli alimentari sugli energy drink in commercio si può stare sostanzialmente sicuri su questa sostanza;
  • il guaranà, che è l’essenza di una pianta amazzonica che accresce l’apporto di caffeina, dato che ne contiene;
  • il glucuronolattone, che tuttavia è un carboidrato già presente nel nostro organismo e quindi non deve allarmarci nonostante il nome lungo e composto.

Gli energy drink, inoltre, non vanno confusi con gli sport drink, che possiedono una composizione tale da reintegrare liquidi e sali minerali dopo un’attività sportiva. E non si deve dimenticare che gli energy drink – che possono contribuire all’insorgenza di diabete e carie per via del loro contenuto zuccherino – vengono spesso mescolati anche all’alcol, aggiungendo così un ulteriore rischio per la salute.

Questi prodotti – spiega la biologa Elga Baviera all’Agi – oltre a dosi massicce di zuccheri, dei quali la nostra alimentazione è fin troppo ricca, apportano quantità elevate di sostanze eccitanti come la caffeina, una cui smodata assunzione provoca sintomi come cefalea, insonnia e iperagitazione. Per di più, in combinazione con gli alcolici, abitudine sempre più diffusi tra i giovani, possono indurre depressione, alterazioni del ritmo cardiaco e della funzionalità renale.

Energy drink: gli effetti sul corpo umano

Energy drink
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Gli effetti sul corpo umano legati all’utilizzo di energy drink sono legati agli ingredienti che abbiamo descritto, in particolare caffeina e guaranà. Come detto, queste bevande tengono svegli e permettono di mantenere alta la soglia dell’attenzione, e questo significa che l’apparato cardiocircolatorio, quello nervoso e quello respiratorio risultano inevitabilmente coinvolti in un processo forzato e poco naturale del loro funzionamento.

Inoltre, se si esagera con la quantità di queste bevande, ci sono dei rischi per la salute, rischi che possono comunque essere presenti anche a piccole dosi, qualora si fosse ipersensibili ai singoli ingredienti.

Gli energy drink fanno male? i rischi

Uno studio condotto da Fabian Sanchis-Gomar dell’Hospital Universitario “12 de Octubre” di  Madrid ha stimato come il consumo massivo di queste bevande possa alterare il sistema endocrino e procurare morti cardiache improvvise, a tutte le età e anche se si è sani, proprio per colpa della caffeina.

Ricordiamo che, anche se legale, naturale e di uso comune, la caffeina è pur sempre una droga e, consumata in quantità eccessive, dà dipendenza e può procurare un’overdose. Inoltre possono insorgere cardiopatie e disturbi cardiovascolari latenti o insoliti.

La questione – spiega Maddalena Lettino, cardiologa di Humanitas – è che queste bevande energetiche sfuggono ai controlli farmaceutici perché non sono considerate farmaco, nonostante molto spesso contengano sostanze eccitanti con potenzialità tossiche paragonabili a quelle di alcuni farmaci. Il problema, poi, è che soprattutto i ragazzi molto giovani rischiano di farne un consumo smodato poiché queste bevande sono molto accattivanti nella veste e spesso molto piacevoli al gusto, e difficilmente i più giovani sono in grado di distinguerne le caratteristiche da quella di un’aranciata o di una gassosa.

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