Cosa bevete per mandar giù una pillola? Le risposte possibili sono molteplici, ma la risposta giusta è solo una: si dovrebbe bere soltanto acqua minerale naturale quando si assumono farmaci, in modo da consentire al principio attivo di ottenere un effetto ottimale. Questo significa che non si può ricorrere ad altre bevande e men che meno allacqua frizzante. La spiegazione è in uno studio del 2017 chiamato The Effect of Sparkling Water on Intraluminal Formulation Behavior and Systemic Drug Performance.

In questa ricerca è stato chiesto ai volontari coinvolti di ingerire una compressa di paracetamolo con acqua di rubinetto o gassata: l’assunzione del farmaco con acqua frizzante ha determinato una tendenza verso un assorbimento più rapido e meno variabile del paracetamolo dal tratto gastrointestinale. In altre parole, il paracetamolo non ha funzionato come avrebbe dovuto a causa dell’assorbimento troppo veloce. Tuttavia, da quali altre bevande dovremmo guardarci durante l’assunzione di un medicinale?

Per la risposta breve: meglio evitare qualunque altra bevanda che non sia acqua naturale. Ciò che beviamo per mandare giù una compressa influisce non solo sulla tempistica di assorbimento, ma anche sull’aderenza del farmaco alle pareti dello stomaco o su altri disturbi pregressi. In altre parole, se per esempio soffrite di un disturbo come l’aerofagia, forse non è il caso bere acqua frizzante (e non solo in presenza di farmaci). Per la risposta lunga proseguite con la lettura.

Pompelmo

Se si assumono statine o farmaci contro il colesterolo, si deve evitare il pompelmo, così per altri medicinali che regolano il battito cardiaco: la ragione è che il succo di pompelmo contiene delle sostanze che impediscono ad alcuni enzimi di funzionare. Questo potrebbe portare all’assorbimento nell’organismo di una quantità maggiore di principio attivo rispetto a quella prevista.

Soda

Le bevande gassate in generale, sono sconsigliate quando assumete ibuprofene. Quindi niente gassosa o cedrata, niente cola o aranciata frizzante: nella soda vi è un’aggiunta di anidride carbonica e questo processo può danneggiare il rivestimento di alcuni tipi di compresse, che invece dovrebbe sciogliersi all’interno dello stomaco. Quindi potrebbe accadere che il farmaco non sia efficace.

Alcolici

Non si dovrebbero mai bere alcolici con i farmaci, anche per una ragione abbastanza intuitiva, per via dell’ebbrezza che gli alcolici portano con sé. In particolare, le bevande alcoliche non vanno bene con antistaminici, antidolorifici come morfina e codeina, medicinali contro il diabete ma anche contro l’Hiv. Farmaci e alcol possono determinare una reazione tossica e inoltre si può alterare l’effetto del medicinale, provocando effetti collaterali.

Latte

Latte e latticini mal si sposano con molti medicinali, tra cui antibiotici come la tetraciclina (che serve per la cura di colera, acne e malaria), ma anche ciprofloxacina e doxiciclina (solitamente chiamati in causa contro le infezioni batteriche). Questi medicinali, oltre a farmaci antinfiammatori non steroidei come l’ibuprofene, insieme con latte, yogurt o formaggi, possono provocare disturbi allo stomaco. Questi farmaci vanno quindi assunti o due ore prima o sei ore dopo aver mangiato questi cibi o bevuto latte.

Caffeina

La caffeina presente nel caffè o nel tè si può mescolare con alcuni medicinali: tra questi ci sono i farmaci antipsicotici, che vengono prescritti per condizioni come il disturbo bipolare e la schizofrenia. La caffeina può provocare effetti collaterali legati all’assunzione di questi medicinali. Al contrario, invece, se prendete broncodilatatori per alleviare i problemi legati all’asma, rischiate di veder diminuiti i loro effetti.

Cibi solidi

Tra i cibi solidi che non vanno assunti con i farmaci, ci sono:

  • formaggi stagionati e carne affumicata: con questi alimenti non si può assumere un farmaco legato alla depressione, perché si rischiano effetti collaterali come aumento della pressione sanguigna, battito accelerato e dolori al petto;
  • cavolo nero: non va bene se prendete farmaci anticoagulanti, perché il cavolo è ricco di vitamina K che rischia di contrastare il principio attivo che fluidifica il sangue. Meglio evitare anche spinaci e lattuga, anche se qualche assaggino non fa male: basta non ingozzarsi.
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