Digiuno Intermittente: Ecco Cosa C'è da Sapere e Perché Funziona!

Di recente il digiuno intermittente è stato molto rivalutato: non è soltanto una semplice dieta, ma un vero e proprio stile di vita. Ecco perciò quali sono i diversi metodi per applicarlo, i benefici e gli effetti collaterali.

Chi è in cerca di un metodo funzionante per perdere peso avrà sicuramente sentito parlare in quest’ultimo periodo del cosiddetto digiuno intermittente. Come dice il nome, consiste nell’alternare momenti in cui non si può mangiare con intervalli in cui è concesso. Esistono vari metodi nei quali il periodo del digiuno varia dalle 16 alle 48 ore: vediamo alcune di queste tecniche:

  • L’Intermittent Fasting è quello sostenuto dal preparatore atletico svedese Martin Berkhan: questo metodo prevede una finestra di 8 ore in cui si possono mangiare due o tre pasti e le restanti sedici vanno trascorse completamente a digiuno. Questo metodo è indicato soprattutto per atleti che si allenano e seguono un determinato programma alimentare.
  • Brad Pilon, invece, nel suo libro “Eat Stop Eat” sostiene un metodo che offre ottimi risultati, sebbene sia difficile rispettare l’unica regola “un giorno senza cibo”. Basterebbero due giorni a settimana per perdere un chilo, oltre ad essere facilmente conciliabile con qualsiasi stile di vita, ma il problema è resistere tutto il periodo di tempo, specialmente per chi soffre di cali di zuccheri.
  • La cosiddetta Warrior Diet di Ori Hofmekler, invece, è un regime ferreo ispirato ai guerrieri dell’antichità che non facevano certo cinque pasti giornalieri: sono concesse solamente 4 ore al giorno per mangiare, solitamente distribuite come una grossa cena serale e pochissime calorie assunte durante il giorno grazie a frutta secca o verdura ricca di fibre. Bisogna essere dei veri e propri combattenti per resistere alla fame!
  • L’Alternate Day Fasting comporta invece ben 36 ore di digiuno, difficili da mettere in pratica sempre per le motivazioni precedenti.
  • L’ultima novità sembra essere la più convincente e allettante, nonché più semplice da attuare: Fast Diet, dal libro di Michael Mosley, propone cinque giorni in cui si mangia tutto ciò che si vuole e due giorni da trascorrere in ristrettezza, con un limite di 500 calorie per le donne, 600 per gli uomini. Il giornalista, ad esempio, ha scelto alimenti di basso contenuto calorico: per la colazione uova strapazzate, una fetta sottile di prosciutto, tè nero per partire con energia, molta acqua e tisane durante la giornata, quindi una cena leggera a base di pesce alla griglia con molte verdure la sera.

1. Digiuno intermittente: funziona?

digiuno intermittente funziona
Fonte: Web

I benefici di questa tecnica sono non soltanto la rapida perdita di peso, ma anche maggiore longevità e resistenza alle malattie. Più che una dieta, dovrebbe diventare uno stile di vita, magari alternando tra loro i diversi sistemi. Dopo un certo periodo si inizia ad abituarsi e a non provare più né la sensazione della fame né il desiderio dei cibi spazzatura.

Utilizzare questo strumento comporta la normalizzazione dell’insulina, ormone che spesso scatena diabete, malattie cardiache o addirittura cancro, aumenta l’ormone della crescita, rallentando il processo di invecchiamento e abbassa il livello dei trigliceridi. Il benessere non sarà quindi soltanto fisico, ma avrà anche dei risvolti persino sul vostro cervello.

Naturalmente ci sono anche degli effetti collaterali, specialmente nei primi tempi, come disturbi del sonno, irritabilità, ansia, disidratazione e sonnolenza diurna. Uno studio del 2012 ha comunque provato questa tecnica su un campione di trenta donne obese, facendole digiunare un giorno a settimana secondo il sistema Fast Diet. Dopo sole otto settimane in media avevano perso 4 kg.

2. Le parole di Umberto Veronesi sul digiuno intermittente

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Fonte: Web

Nel suo libro “La dieta del digiuno”, l’oncologo italiano Umberto Veronesi dimostra come l’eccesso di calorie sia collegato all’insorgere di molte malattie. Per questo stabilisce i canoni per un’alimentazione sana: un giorno di digiuno completo a settimana, mangiare poco, se possibile non più di tre volte al giorno, e scegliere menù light, tagliando le calorie in eccesso come quelle delle bibite zuccherate.

“Mangiando meno” scrive Veronesi “si è più protetti dalle malattie cardiovascolari e dal diabete. Niente cibo per tutto il giorno, al massimo un caffè macchiato, una spremuta e uno yogurt. L’eccesso di cibo fa perdere lucidità e rallenta i riflessi, digiunare, invece, mantiene le prestazioni.”.

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