Spesso esiste molta confusione tra il disturbo borderline di personalità e il disturbo bipolare: in realtà, i due problemi possono coesistere, ma non sono la stessa cosa.

Caratteristiche tipiche del disturbo borderline, infatti, sono essenzialmente la paura del rifiuto, l’instabilità nelle relazioni interpersonali, nell’immagine di sé, nell’identità e nel comportamento. I comportamenti della persona con disturbo borderline possono essere presenti fin dall’adolescenza, e manifestarsi in una serie estremamente diversificata di situazioni e contesti, a cui possono aggiungersi anche ira incontrollabile e depressione.

I sintomi tipici di chi soffre di tale disturbo di personalità sono intensi timori di abbandono, rabbia estrema e irritabilità, talvolta per ragioni giudicate dagli altri futili o difficilmente comprensibili; chi è affetto da questo disturbo, inoltre, spesso è teso all’idealizzazione o, al contrario, alla svalutazione degli altri, e non sono da escludersi pratiche di autolesionismo, ideazioni suicide e abuso di sostanze.

Si tratta di una condizione pervasiva, duratura e inflessibile frutto di esperienze interiori di disadattamento e corrispondenti a un comportamento patologico, con un’incidenza, secondo i dati forniti da Wikipedia, stimata tra l’1% e il 2% della popolazione generale, più frequente nelle donne rispetto agli uomini.

Cause del disturbo borderline di personalità

disturbo borderline di personalità
Fonte: web

Alla base del disturbo, oltre ad anomalie neurologiche, si pensa che vi sia una forte influenza ambientale, dato che il disturbo borderline di personalità è spesso associato a eventi traumatici subiti nell’infanzia, perciò sviluppatisi in seguito a un disturbo post traumatico da stress nell’infanzia, in primis abusi sessuali o fisici, o l’essere cresciuti con genitori affetti da problemi comportamentali o disturbi mentali. Altre cause scatenanti possono però essere una separazione precoce da una persona amata, o un lutto in età infantile.

Da non confondere con il disturbo bipolare

Disturbo borderline e disturbo bipolare o bipolarismo evidenziano entrambi caratteristiche comuni, principalmente l’impulsività, l’umore instabile, la rabbia eccessiva e immotivata, oltre alle tendenze suicide e all’instabilità emotiva delle relazioni, tuttavia i due disturbi sono estremamente diversi: i pazienti con disturbo borderline di personalità, infatti, tendono a mostrare una maggiore instabilità, impulsività e ostilità rispetto ai pazienti con bipolarismo; inoltre, il disturbo borderline di personalità è fortemente associato a una storia di infanzia di abusi, rispetto al disturbo bipolare.

Tuttavia, quel che si può dire è che disturbo borderline di personalità e disturbo bipolare spesso coesistono: si stima, infatti, che circa il 20% dei pazienti con disturbo borderline abbia attitudine anche a mostrare un disturbo bipolare e che nel 15% dei pazienti con disturbo bipolare sia coesistente un disturbo di personalità borderline.

Una testimonianza significativa

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Fonte: istock

Medium, attraverso la giornalista Katie Heaney, ha raccolto la testimonianza di una trentunenne che convive con il disturbo borderline di personalità. La donna ha ricevuto la diagnosi solo a 26 anni circa, dopo che in un primo momento i medici pensavano fosse affetta da bipolarismo: nel suo passato  ci sono tendenze autolesioniste e terapie varie.

Ho sempre lottato con l’instabilità emotiva – dice – avevo dei picchi davvero, davvero impressionanti e dei bassi veramente bassi, e a volte li avevo a pochi minuti l’uno dall’altro. Era tutto così rapido, e non riuscivo a stare dietro a questi cambi d’umore repentini.

Era sempre una lotta con la mia rabbia. Saliva rapida per poi trasformarsi in colpa e vergogna subito dopo. Finivo sempre per interrompere le relazioni con amici e fidanzati.

La donna prosegue, spiegando cosa significhi essere un’adolescente con disturbo borderline di personalità.

Prima di ricevere una diagnosi, ho passato molto tempo cercando di spiegarmi perché le cose accadessero sempre per colpa di qualcun altro. Ma dentro, penso di aver sempre saputo che c’era qualcosa di più forte nelle mie reazioni rispetto a quelle di chiunque altro.
C’è la normale lotta con la tua immagine che capita sempre da adolescenti, e poi c’è un livello estremo in cui c’è questa percezione di non piacere a nessuno. Perché qualcuno dovrebbe essere tuo amico, quindi finisci per essere un amico di merda per gli altri, perché presumi semplicemente che non vogliano essere tuoi amici. Quindi c’è questa parte di te che cerca disperatamente di connettersi con le persone e cerca disperatamente di avere una relazione gentile e funzionante con qualcuno, ma senti anche che non c’è speranza per questo.

Nella sua vita, continua, ci sono sempre state anche ansia e depressione, che si è trasformata in depressione post-partum subito dopo la nascita delle sue gemelle, motivo per cui ha dovuto anche sospendere la cura a base di medicine prevista per tenere sotto controllo il disturbo. Proprio in questo periodo, ha cominciato ad avere pensieri suicidi.

Pensavo che se mi avesse messa sotto un autobus non sarebbe stato poi tanto male. Mi sentivo come se per me fosse meglio morire, al 100%.

Per fortuna, però, la donna capisce di doversi fare aiutare: per questo, accetta il ricovero in una struttura ospedaliera aperta da poco, dove le viene data la possibilità di prendere un farmaco compatibile con l’allattamento; certamente inutile negare che il disturbo abbia avuto un’influenza notevole anche sulla sua vita di coppia.

All’inizio, c’è una tendenza a mettere l’altro davvero su un piedistallo. Uno dei grandi componenti del disturbo borderline è che le cose sono o bianco o nero. Devi lavorare duro per trovare un’area grigia. Quindi, quando è okay, è davvero, davvero fantastico.
Stavo con questo ragazzo J. a 20 anni, ed era incredibilmente bello, ne ero pazza. Le cose andavano davvero alla grande all’inizio. Ci siamo trasferiti a vivere insieme, lui era davvero di supporto, ma non riuscivo a togliermi dalla testa che non mi fidavo di lui. Senza avere nessuna buona ragione! Ero solo costantemente paranoica. Avevo l’idea che se non usciva con me sarebbe andato a tradirmi, ed era terribilmente influenzante per la nostra relazione. […]
L’ho adorato. Questa è stata la cosa davvero frustrante per me, è che lo amavo così tanto, e tutto ciò che ho fatto è stato sabotare questa relazione, senza riuscire a capire perché. Alla fine, ci ha rovinato.

[…] Arrivi ad un punto in cui non ti fidi delle tue emozioni e non pensi che ciò che senti sia reale. Ho scoperto che negli anni precedenti alla mia diagnosi mi domandavo se fossi giustificata nell’arrabbiarmi come facevo, e se stessi esagerando. Il disturbo borderline della personalità ti lascia vulnerabile a stare con persone che possono abusare di te, perché tendi a giustificare le cose che gli altri ti fanno, pensando di esagerare. Ma no, i ragazzi che ho incontrato e che abusavano di me non erano dei bravi esseri umani.

Oggi, per fortuna, la donna ha una relazione stabile con un uomo che non solo sin da subito ha accettato il suo problema, ma ha anche fatto di tutto per informarsi in modo da poter esserle di supporto.
Sui suoi figli, invece, dice:

Spero davvero, da un lato, che il disturbo borderline dipenda dal contesto familiare in cui si è vissuti, perché non vorrei dare questa odiosa eredità a loro. Meritano di meglio della mamma che hanno. […] Spero che, se qualcosa di positivo può venire fuori dal fatto di aver affrontato tutto questo per così tanto tempo, sia di essere un aiuto migliore per loro. La cosa migliore che posso immaginare per uscire da una vita di sofferenza è la possibilità che io possa essere in grado di aiutare qualcun altro a soffrire un po’ meno.

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