Sono circa 800 le persone che ogni giorno, in Europa, muoiono per le conseguenza del consumo di alcol. Uno dei dati più drammatici si registra nella fascia d’età tra i 20 e i 24 anni, con un decesso su quattro. Solo nel nostro paese ben 17.000 persone muoiono ogni anno a causa dell’alcolismo.

In base ai dati presentati nel Rapporto IstisanEpidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni. Valutazione dell’Osservatorio Nazionale Alcol sull’impatto del consumo di alcol ai fini dell’implementazione delle attività del Piano Nazionale Alcol e Salute. Rapporto 2020“, pubblicato dall’ISS a giugno 2020, l’attività dei binge drinkers non accenna a placarsi.

Tra le conseguenze principali del consumo eccessivo di alcol c’è il coma etilico. Cerchiamo di capirne di più.

Cos’è il coma etilico?

L’alcol è una delle sostanze di cui facciamo più abuso. Spesso per socievolezza, in altri casi per tentare di far fronte a problematiche di altro genere o perché si soffre di dipendenza. Non esiste una quantità massima di alcol consumabile senza rischio di incorrere in problemi. È possibile, però, che il fegato non riesca a metabolizzare una data quantità di alcol consumata in un certo lasso di tempo. In questi casi si rischia di incorrere in un coma etilico.

Parliamo di coma quando lo stato di incoscienza in cui versa il soggetto supera le 6 ore. Il coma etilico è la conseguenza più grave di un’intossicazione da etanolo, conseguenza della presenza di un alto livello di alcol etilico nel sangue.

I sintomi del coma etilico

L’abuso di alcol può avere molteplici conseguenze, molte delle quali imprevedibili. La reazione del nostro corpo all’alcol non ha solo a che fare con il tasso alcolemico di quel momento, ma è legata anche alla cronicità dell’abuso dell’alcol e alle patologie pregresse che questo può causare. Il tutto va, ovviamente, contestualizzato in base a età, sesso, peso, stato di salute e altri fattori.

In un soggetto in stato di intossicazione da alcol il coma si presenta con diversi sintomi:

  • stato di profonda inconscienza;
  • occhi chiusi;
  • mancata risposta agli stimoli;
  • arrossamento cutaneo;
  • vasodilatazione e ipotermia;
  • bradicardia e ipertensione arteriosa;
  • depressione respiratoria;
  • alitosi dovuta alla metabolizzazione dell’alcol tramite la respirazione.

Coma etilico: cosa fare?

Il coma etilico è una condizione sanitaria seria e molto grave. Per questo è necessario correre immediatamente ai ripari se ci si trova nella circostanza di assistere una persona in coma o con sospetto tale.

La prima cosa da fare è contattare i soccorsi e nel frattempo evitare le conseguenze più gravi. Coprire il soggetto per contrastare l’ipotermia è importantissimo, mentre si attende l’arrivo in ospedale dove verranno svolti tutti gli esami del caso per comprendere il decorso del coma.

Nel caso in cui il paziente sia ancora cosciente si può procedere a una lavanda gastrica, per evitare un peggioramento.

Coma etilico: cure e terapie

Non esiste una cura specifica per l’eccessiva consumazione di alcol. Quello che si può fare è tentare di contrastare gli effetti negativi, facilitando lo smaltimento dell’etanolo.

Quello che viene tentato in ospedale è di ristabilire le alterazioni dei livelli del sangue attraverso una cura farmacologica. Si procede, generalmente, con la somministrazione di glucosio via endovena per correggere l’ipoglicemia; del fruttosio per accelerare il metabolismo; del bicarbonato per correggere l’acidosi metabolica; glutatione per facilitare la detossificazione epatica.

In casi di gravi difficoltà respiratorie potrebbe rendersi necessaria l’intubazione e il ricorso a un supporto di ventilazione meccanica.

Rischi e conseguenze del coma etilico

Una volta uscito dal coma etilico è possibile che il paziente presenti delle conseguenze a lungo termine. I danni permanenti possono essere a carico del fegato e dei sistemi cardiovascolare, respiratorio e nervoso.

In alcuni casi è possibile riprendersi completamente dagli effetti del coma, mentre molti pazienti potrebbero avere la necessità di seguire terapie e curarsi per tutto il resto della vita.

Abuso di alcol e covid-19

La situazione sanitaria in cui ci troviamo ha, per vari motivi, incentivato le persone al consumo di alcol. Ciò è accaduto sia durante i lockdown, periodi in cui è aumentato il consumo casalingo, sia nel post, come reazione alle chiusure forzate e all’obbligo di rimanere in casa.

Questa è un fenomeno cui bisogna prestare molta attenzione, perché si rischiano conseguenze molto gravi. L’Iss ha dichiarato che:

L’isolamento ha portato a un incremento di consumo incontrollato, anche favorito da aperitivi digitali sulle chat e sui social network, spesso in compensazione della tensione conseguente all’isolamento, alle problematiche economiche, lavorative, relazionali e dei timori diffusi nella popolazione resa sicuramente più fragile dalla pandemia.

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