Quella dall’alcol è forse una delle dipendenze più sottovalutate ma più pericolose in assoluto, tanto che gli ultimi dati del 2018 parlano di ben 435 mila morti nel giro di dieci anni. Una cifra impressionante, in cui devono essere comprese le vittime non solo delle patologie legate all’abuso di alcolici, ma anche chi, ad esempio, perde la vita negli incidenti stradali scatenati proprio dalla guida in stato di ebbrezza (13,4%).

Eppure, sempre più giovani si avvicinano all’alcol in età anche molto tenera, e per i genitori controllare i figli non è semplice come qualcuno vorrebbe far credere.

Perché i ragazzi bevono? Per omologazione, in primis, per sentirsi accettati dal gruppo e non rientrare nella parte degli “sfigati”; per sentirsi adulti anzitempo, allo stesso modo in cui si comincia a fumare molto presto. Perché bere alcol rientra in quella sorta di “prove di iniziazione” attraverso cui si misura l’inclusione sociale fra adolescenti.

Ma, così facendo, negli anni è aumentato il numero dei ragazzi che rimangono intrappolati nel binge drinking. Ecco di cosa parliamo.

Binge drinking: cos’è?

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Fonte: web

Binge drinking significa letteralmente “abbuffata alcolica”,  e si riferisce all’assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve o, come riferisce più precisamente l’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, il consumo in breve tempo di oltre 6 Unità Alcoliche (UA = 12 grammi di alcol puro) di una qualsiasi bevanda alcolica.

Lo scopo principale di queste “abbuffate” è ritrovarsi ubriachi nel minor tempo possibile, e incapaci di mantenere il controllo, ecco perché spesso chi si ritrova in questo stato può potenzialmente commettere anche dei reati.

A essere colpiti sono in prevalenza gli adolescenti maschi, che vengono spesso condizionati proprio da quel senso di omologazione per cui si tendono a imitare i comportamenti proposti dai coetanei.

Non si tratta di essere “bravi o cattivi ragazzi”, né di provenire da famiglie disagiate o di essere genitori poco attenti. Ciascuno di noi dovrebbe sviluppare un proprio senso di responsabilità e di indipendenza per fare autonomamente le proprie scelte, ma tutti siamo consapevoli di quanto l’influenza del gruppo possa incidere in maniera drammatica sulla psiche di un ragazzo che è in una piena fase di evoluzione personale.

Cause del binge drinking

Le motivazioni che spingono i giovani ad avvicinarsi all’alcol sono diverse per ragazzi e ragazze: per i primi, infatti, si tratta di un bisogno di uniformarsi al gruppo, mentre le ragazze generalmente si buttano nel binge drinking per scappare dai problemi e per evitare la solitudine.

Una recente ricerca ha evidenziato che i ragazzi bevono per questi motivi:

  • è divertente (36%);
  • disinibisce (25%);
  • rende felici (25%);
  • fa dimenticare i problemi (14%);
  • esistono poi motivi come la socializzazione, la suggestione e l’erotismo.

I binge drinker prediligono soprattutto cocktail, vino e birra, mentre sono meno attratti dai liquori; sono appassionati di happy hour, occasioni in cui riescono a soddisfare la propria voglia di bere pagando meno rispetto alla sera.

I danni del binge drinking

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Fonte: web

Come si guarisce dal binge drinking? Gli esperti sono concordi nel ritenere opportuni interventi preventivi come controlli periodici, riabilitazione psicosociale, ma anche psicoterapia che coinvolga i familiari.

Recuperare dal vizio del binge drinking è fondamentale, dato che i danni causati da questo assurdo vizio sono estremamente pericolosi, spesso gravissimi: in primis, si rischiano danni cerebrali molto importanti, come emerso da una recente ricerca portoghese che ha riscontrato, nel cervello dei ragazzi vittime di questa insana abitudine, un’attività alterata molto simile a quella che si osserva nel cervello degli adulti con problemi cronici di alcol.

Questo fattore può condurre non solo a un ritardo nello sviluppo cognitivo del cervello, ma essere anche la spia di danni cerebrali decisamente di portata maggiore. I cambiamenti rilevati nell’attività cerebrale dei binge drinker potrebbero indicare una minore capacità di rispondere agli stimoli esterni, e una maggior difficoltà nell’elaborare le informazioni.

Senza considerare quanto sia pericoloso mettersi alla guida di uno scooter – se minorenni – o al volante di un’auto nella condizione di binge drinker.

Il binge drinking in Italia

Nel nostro paese il tasso più alto di binge drinker si registra nella Provincia autonoma di Trento – 21% di uomini -, mentre in generale, secondo quanto riportato dalle Asl, il 42% dei 18-34enni che fanno binge drinking consuma bevande fuori pasto.

Il 60% dei giovani concentra soprattutto nel week-end il consumo di bevande alcoliche e anche nel nostro paese, rispettando la media generale, il binge drinking sembra essere principalmente prerogativa maschile, dato che solo il 2% delle donne risulta essere binge drinker.

Nel nostro paese si rilevano fortissime differenze tra Nord e Sud: infatti, se in Trentino il binge drinking interessa circa il 24% dei ragazzi nella fascia di età tra 18-34 anni, in Emilia Romagna un giovane su dieci, in Campania si registra solo il 3% di binge drinker.

Chiaramente, legato al problema c’è il discorso sicurezza stradale: il 14% si mette alla guida dopo aver bevuto 2 o più bicchieri nell’ora precedente, con picchi del 40% in Emilia Romagna e del 30% in Trentino.

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