Uno dei problemi più diffusi in primavera e in estate – ma anche nelle altre stagioni, in particolare in alcune latitudini più che in altre – è l’allergia al sole, una condizione di cui pare soffrire anche Aurora Ramazzotti.

Viene chiamata, come si legge su MsdManuals, fotosensibilità ed è legata alle reazioni del sistema immunitario che può essere scatenata dalla luce del sole: solitamente si concretizza in arrossamenti ed eruzioni pruriginose, ma può esserci anche dell’altro, perché il fenomeno non è semplicissimo.

Per questa ragione, come sempre diciamo quando un argomento riguarda la salute, è bene chiedere aiuto e consiglio medico, perché qui troverete solo informazioni di massima.

Si può soffrire di allergia al sole?

Sì, si può soffrire di allergia al sole, ma non va intesa come altri tipi di allergie, per esempio quelle alimentari. Si tratta infatti, come si legge su Humanitas, di un disturbo che si presenta in diverse forme – e quindi in diverse tipologie, ovvero:

  • la dermatite polimorfa solare. È probabilmente la fotoallergia più comune, ma le donne, in particolare da giovani, sono solitamente più colpite rispetto agli uomini. Si concretizza con eruzioni cutanee e prurito, tuttavia c’è un modo per riuscire ad attenuare il problema: all’inizio di ogni primavera – e quindi ogni anno – ci si può esporre al sole gradualmente, in modo da desensibilizzarsi. Non è detto che il problema non si ripresenterà comunque a stagione in corso, ma è più probabile che i sintomi saranno più leggeri;
  • la dermatite polimorfa solare ereditaria. Presenta sintomi intensi e si può rivelare anche nel corso dell’infanzia;
  • la dermatite fotoallergica. Si scatena a causa dell’esposizione solare mentre si è assunto un farmaco o si è applicata una sostanza chimica sulla pelle;
  • l’orticaria solare. È una forma di orticaria che colpisce soprattutto le giovani donne quando si espongono al sole.

Le cause e i fattori predisponenti

Allergia al sole
Fonte: iStock

Le cause dell’allergia al sole sono comuni a disturbi simili: in pratica, è come se il sistema immunitario non riconoscesse i cambiamenti relativi alla pelle esposta al sole. Tuttavia è possibile che alcune forme di fotoallergia siano provocate dall’utilizzo di farmaci, creme o profumi che rendono la pelle maggiormente sensibile. Non bisogna dimenticare che nel fenomeno può giocare un ruolo l’ereditarietà.

I sintomi dell’allergia al sole

Naturalmente i sintomi possono differire lievemente tra una forma e l’altra di foto allergia, ma sostanzialmente consistono in:

  • rossore;
  • prurito;
  • dolore;
  • insorgere di vesciche;
  • insorgere di pomfi.

Dove si manifesta principalmente?

Allergia al sole
Fonte: iStock

Non c’è una parte del corpo in cui l’allergia al sole si manifesta più che in altre. Ci sono delle persone che sembrano avere delle predisposizioni particolari, ma in realtà si tratta più di una predisposizione all’esposizione solare.

Per esempio, una persona con un décolleté generoso al mare cattura più velocemente i raggi in quel punto prominente del corpo. In altre parole quindi, quando si ha questo problema, viene colpita la pelle esposta al sole.

Rimedi e cure

La fotoallergia viene diagnosticata da un dermatologo o una dermatologa: di solito basta una visita di routine, però possono venire richiesti ulteriori test per essere certi che, esposta alla luce del sole, la pelle abbia una reazione di ipersensibilità. A volte possono essere richiesti un esame del sangue o una biopsia cutanea per escludere il Les (lupus eritematoso sistemico).

Una volta che la condizione viene diagnosticata, la cura dipende dal tipo di allergia solare da cui si è caratterizzati: nei casi più gravi vengono somministrati antistaminici e calcio-antagonisti, mentre in quelli più lievi viene richiesto di non esporsi al sole per una settimana o giù di lì. In generale, dopo la diagnosi, potrà essere richiesto in base al consiglio medico di non esporsi al sole nelle ore più calde, limitare in generale l’esposizione (o quanto meno valutarne una graduale), non usare creme o altri prodotti chimici (comprese le protezioni solari), indossare indumenti che proteggano dall’esposizione.

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