Con l’arrivo dell’estate, molte persone si riversano sulle spiagge con l’intento di ottenere una splendida abbronzatura. Ma cosa succede esattamente alla nostra pelle mentre ci esponiamo ai raggi solari? Mentre godiamo dei raggi del sole, la nostra pelle subisce una serie di processi e reazioni chimiche che portano alla formazione del desiderato colorito abbronzato.

I raggi solari contengono una forma di radiazione chiamata raggi ultravioletti (UV), che sono divisi in due categorie principali: raggi UVA e raggi UVB. Quando la nostra pelle è esposta a questi raggi, iniziano a verificarsi una serie di reazioni fisiologiche che portano all’abbronzatura.

Come sappiamo, l’esposizione prolungata ai raggi UV può essere molto dannosa per la nostra pelle. “Il corpo non si abbronza per essere più bello, non c’è alcun vantaggio evolutivo in questo”, ha detto Aleksandar Sekulic, preside del Melanoma Research Alliance Dream Team di Stand Up To Cancer e dermatologo della Mayo Clinic.

“Piuttosto, l’abbronzatura è una risposta diretta alle mutazioni che si verificano nel nostro DNA”. Stando a quanto detto da Sekulic, quindi, la pelle viene danneggiata a livello cellulare e quel danno microscopico è ciò che alla fine può portare a escrescenze cancerose.

Quando le cellule della pelle sono minacciate dai raggi UV del sole, entrano in modalità di protezione, distribuendo cellule pigmentate più scure (melanociti) sulla superficie della pelle. Il pigmento impedisce alle radiazioni UV di colpire le parti più preziose delle cellule. La melanina, infatti, assorbe e disperde i raggi solari, aiutando a ridurre la quantità di radiazioni UV che raggiungono i livelli più profondi della pelle.

Quando il pigmento si accumula, la tua pelle appare più abbronzata. Più la tua pelle è minacciata, più lavora per formare scudi di pigmento. Ecco perché diventi più scuro man mano che ti esponi al sole.

Va detto che le mutazioni del DNA potenzialmente causate dall’esposizione solare potrebbero portare al cancro della pelle e all’indebolimento delle fibre connettive, il che porta a rughe, cedimenti e macchie solari.

Ovviamente, le persone con la pelle più chiara hanno maggiore difficoltà a creare questo film di protezione cutanea e per questo sono più a rischio di sviluppare problematiche dovute all’esposizione ai raggi solari. A prescindere dal tipo di pelle, gli esperti raccomandano di utilizzare una crema solare con protezione 30, indossare un cappello e stare all’ombra il più a lungo possibile.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!