L’acne cistica è la forma più severa di acne. Chi ne soffre, oltre a dover affrontare tutti i disagi che l’acne comporta, quali la presenza di punti neri, pustole e brufoli, può avere sulla pelle anche rilievi dal colore violaceo, che possono superare anche i 5mm di diametro e che, se non opportunamente trattati, possono lasciare cicatrici.

Solitamente l’acne cistica compare con più frequenza durante l’adolescenza e tra i 20 e i 30 anni e si caratterizza per la presenza di piccoli noduli e cisti sulla pelle. Può essere facilmente diagnosticata da un dermatologo con un semplice esame obiettivo.

Può interessare sia il viso che il tronco e le piccole cisti che si formano possono addirittura essere dolorose.

Non sottovalutare questa tipologia di acne è molto importante. Oggi sono molti i possibili approcci terapeutici possibili, e un esperto saprà sicuramente indirizzare il paziente nella giusta direzione. Prima si interviene, prima si minimizzano le possibili conseguenze e meglio si limitano i disagi dal punto di vista psicologico.

L’acne cistica: le cause

acne cistica
fonte: pixabay

Le cause dell’acne cistica non sono note. Tuttavia l’ipotesi più accreditata è che sia causata dagli ormoni. Nel caso delle donne, gli sbalzi ormonali possono essere favoriti, oltre che nel periodo dell’adolescenza, dal ciclo mestruale, dalla gravidanza o da alcune patologie a carico dell’apparato sessuale.

Ma esistono anche 9 cose che fanno venire l’acne alle quali non pensereste mai. Per scoprirle, potete leggere questo articolo:

Acne cistica: i fattori di rischio

L’essere parenti stretti di una persona che ha sofferto di acne è un fattore di rischio. Sembra infatti che le disfunzioni ormonali che, probabilmente, causano l’acne, siano ereditarie.

Anche vivere in una situazione di stress non aiuta. Così come  è un fattore di rischio una non corretta detersione della pelle. A volte eccedere nella detersione è un fattore di rischio: detergenti schiumogeni, troppo aggressivi o utilizzati con troppa frequenza possono causare un peggioramento dell’acne.

Nel tentativo di pulire la pelle e liberare i follicoli, si può ottenere esattamente l’effetto contrario. Anche sottoporsi troppo frequentemente ai trattamenti estetici esfolianti, se questi sono eccessivamente aggressivi, può essere controproducente. Anche avere un sistema immunitario debole espone al rischio di sviluppare l’acne, perché alcuni batteri, che normalmente vivono sull’epidermide, possono proliferare e peggiorare l’acne.

Tra i fattori ambientali basta ricordare che vivere in una città in cui l’aria è particolarmente inquinata, ossia sporca, è un fattore di rischio.

Acne cistica: i rimedi

Il farmaco più utilizzato per curare l’acne cistica è la isotretinoina, un derivato della vitamina A che con un trattamento di alcuni mesi può far regredire l’acne.

A chi non vuole assumere farmaci, vengono invece proposti il micropeeling e la terapia fotodinamica. I tempi di guarigione sono più lunghi, ma queste terapie non sono farmacologiche e non hanno tossicità.

Ci sono anche dei rimedi naturali, o forse è meglio parlare di buone abitudini quotidiane, per migliorare l’acne e cercare almeno di prevenire o diminuire i casi in cui i fastidi si fanno più intensi.

Secondo la teoria che vede nelle disfunzioni ovariche una causa dell’acne cistica, anche assumere un contraccettivo come la pillola anticoncezionale può migliorare la situazione.

Acne cistica: l’alimentazione

I consigli riguardanti l’alimentazione sono pressoché gli stessi che vengono elencati quando si parla di mantenere, o raggiungere, uno stile di vita sano.

Consumare tanta frutta e verdura, consumare pesce, limitare grassi, zuccheri e fritti sono consigli validissimi per la cura del proprio corpo e della propria pelle. I cibi che causano uno sbalzo glicemico tendono a favorire l’insorgenza dell’acne, e anche dell’acne cistica.

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