Che camminare sia una delle attività con maggior benefici per il corpo è cosa certa, ma se al camminare si aggiungesse il farlo in un luogo insolito, con movimenti specifici e a contatto con la natura? Beh, come è facile intuire i benefici dell’attività stessa aumentano in modo esponenzialmente. Ecco perché, anche in vista delle vacanze, dovreste provare il wave walking, anche noto come marcia acquatica.

Una camminata tra le onde, quindi, che segue delle “regole” precise e che unisce i benefici del camminare a quelli dell’acqua a contatto con il corpo. Oltre al fatto che il wave walking nella sua versione pura, lo si pratica in mare, immersi nella natura e pronti ad accoglierne ogni lato positivo. Ma cos’è esattamente il wave walking e come si pratica questa disciplina semplice ma dai tanti vantaggi?

Cos’è il wave walking?

Prima di capire come si pratica la camminata tra le onde è bene capire esattamente di cosa si tratta. Quando si parla di wave walking, infatti, ci si riferisce a una marcia e non a una passeggiata (niente a che vedere con la classica camminata sul bagnasciuga o con le gambe mezze immerse in acqua).

Una camminata veloce e specifica, nata ad Alassio nel 2018 ad opera di Lorena Rasolo, Maddalena Canepa, Roberto Gravagno e del Circolo Nautico di Alassio, come risposta alla Federazione Italiana Escursionismo alla richiesta di portare nel nostro Paese una nuova disciplina sportiva, appunto la Marcia Acquatica, precedentemente nata in Francia nel 2004 e rivista in Costa Azzurra dal 2015.

Una marcia in acqua, quindi, che si pratica in mare (ma che tutto sommato si può declinare anche in piscina se non si ha il mare a disposizione) e che si esegue con delle accortezze e movimenti per precisi.

Come si pratica?

Per prima cosa, quindi, è importante sapere che la wave walking non è una tranquilla passeggiata sul bagnasciuga, ma è una camminata che si svolge a ritmo sostenuto, immergendosi fino all’altezza del petto in acqua, sfruttando la pressione della stessa e spingendo con le gambe per poter avanzare.

Un allenamento intenso ma che non ha nulla a che vedere con un’attività agonistica, che può essere praticato a qualsiasi età e per cui è necessario un solo requisito fondamentale, il saper nuotare.

Una camminata che, se eseguita al giusto livello di immersione corporea, garantisce un lavoro preciso e mirato su tutto il corpo, e senza che si vadano a caricare o stressare le articolazioni e la colonna vertebrale, potenziando la muscolatura di gambe, glutei e braccia, preservando la zona lombare e sfruttando l’attrito dell’acqua a contatto con il corpo.

Esistono tre diverse tipologie di wave walking:

  • la marcia zen, più rilassante e soft, adatta a chi è poco sportivo o alle prime armi;
  • la marcia fun che si esegue a un ritmo più sostenuto e che permette un maggior grado di tonificazione;
  • la marcia power un training più strong, intenso, ottimo per chi si allena regolarmente.

Una pratica che si può eseguire sempre, sia in estate o in primavera che nelle stagioni più fredde, semplicemente utilizzando una muta e scarpette apposite, godendo dei benefici della wave walking per 365 giorni all’anno.

I benefici della camminata tra le onde

Se si parla di benefici, infatti, questa marcia acquatica è un vero toccasana per il corpo, poiché va a stimolare ogni parte dello stesso ma senza sovraccaricarlo. Tra i vantaggi ottenibili dalla wave walking, per esempio, è possibile:

  • sviluppare una maggior resistenza corporea e muscolare;
  • migliorare la postura;
  • tonificare gambe, glutei e braccia;
  • combattere la ritenzione idrica e la cellulite;
  • migliorare la coordinazione;
  • riattivare la circolazione linfatica;
  • migliorare la propria capacità di movimento;
  • stimolare il corretto funzionamento del metabolismo;
  • rafforzamento del sistema cardio-polmonare;
  • consumare calorie (circa 120 per 20 minuti di allenamento).

Oltre poi a liberare la mente, ridurre lo stress psicofisico, indurre maggior calma (grazie all’effetto dell’ambiente marino) e garantire un maggior stato di benessere mentale.

Le controindicazioni al wave walking

Tantissimi benefici, quindi, ma ci sono anche controindicazioni? Il wave walking è a tutti gli effetti una pratica a basso rischio di effetti collaterali o controindicazioni, e questa anche grazie al fatto che la marcia si può adattare a seconda di chi la esegue.

Vero è che, come per ogni disciplina, è sempre meglio chiedere all’istruttore e al proprio medico se ci sono impedimenti a seconda del proprio stato fisico, garantendosi una pratica che sia davvero positiva e che non crei danno.

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