Dopo la tragedia di Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante morta in seguito alla somministrazione del vaccino AstraZeneca ricevuto durante uno degli Open Day, la somministrazione dello stesso vaccino è stata sospesa per gli under 60, come da disposizioni del Comitato Tecnico Scientifico e da seguente ordinanza del Ministero della Salute. E adesso l’Agenzia Italiana del Farmaco approva il cambio vaccino per chi dovrà ricevere la seconda dose.

AIFA ha infatti dato l’ok per la vaccinazione mista, specificando che chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca potrà ricevere uno dei vaccini mRNA, ovvero basati sull’RNA messaggero, come Pfizer o Moderna. Recependo quanto deciso da CTS e Ministero, l’Agenzia ha chiarito che la seconda somministrazione potrà avvenire a distanza di 8-12 settimane dalla prima dose di AstraZeneca.

Non tutti hanno accolto le disposizioni sulla vaccinazione eterologa; il presidente della Campania Vincenzo De Luca, ad esempio, ha già annunciato che non rispetterà la raccomandazione e continuerà a somministrare AstraZeneca come seconda dose, asserendo che non esistano prove scientifiche in grado di dimostrare che il cambio di vaccini sia privo di conseguenze.

Nel frattempo, si attendono anche i risultati dell’autopsia sul corpo di Camilla, morta, secondo le prime risultanze delle indagini, a causa di una trombosi del seno cavernoso. L’esame autoptico, previsto per il 15 giugno, sarà affidato al medico legale Luca Tajana e all’ematologo Franco Piovella.

Prosegue anche l’inchiesta coordinata dai pm Stefano Puppo e Francesca Rombolà, che sta cercando riscontri sulla piastropenia autoimmune di cui, secondo i medici, Camilla avrebbe sofferto, e che l’avrebbe portata a rivolgersi, per due volte, all’ospedale di Lavagna. Malattia che l’avvocato dei genitori di Camilla, Angelo Paone, ha recisamente negato. L’ematologo dovrà indagare anche sulla presenza eventuale di tracce di Progynova e Dufaston, due ormoni usati generalmente da donne in menopausa o in amenorrea, che Camilla avrebbe assunto quattro giorni dopo la somministrazione del vaccino, il 29 maggio, per capire se c’è stata una possibile interazione con il vaccino stesso.

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