La steatosi epatica è una patologia comunemente conosciuta come fegato grasso. Si tratta naturalmente di una condizione del fegato, un organo che ricopre funzioni importantissime, dato che ha un ruolo nella digestione e nella eliminazione delle sostanze dannose.

Ricordiamo che qui diamo una traccia di quello che questo problema di salute può rappresentare, ma che eventuali domande, dubbi, perplessità vanno poste al proprio medico di base o eventualmente a uno specialista se già se ne frequenta uno esperto in problemi metabolici. Qui vengono date solo informazioni di massima, ma ogni malattia e ogni condizione vanno valutate caso per caso.

Cos’è la steatosi epatica?

Come spiega Humanitas, la steatosi epatica è molto comune: ne è colpito il 40% della popolazione e può degenerare, causando fibrosi o cirrosi epatica.

Consiste in un accumulo anomalo di trigliceridi nelle cellule del fegato: la diagnosi avviene solitamente per sottrazione e può prevedere una biopsia. In pratica, succede che il grasso, quando viene accumulato, spinge il corpo umano a sintetizzare ancora più grasso oppure a metabolizzarlo in maniera più lenta.

Le cause della steatosi epatica

Steatosi epatica
Fonte: Pixabay

Secondo MsdManuals, le cause della steatosi epatica non hanno a che fare con la dieta (nello specifico una dieta ricca di lipidi), ma in generale sono legate a:

  • abuso di alcol;
  • obesità o sovrappeso;
  • trigliceridi o colesterolo elevati nel sangue;
  • insulino-resistenza:
  • malattie metaboliche;
  • farmaci corticosteroidi o chemioterapici;
  • tossine;
  • gravidanza.

Tuttavia in alcune persone ci potrebbe essere anche una componente genetica che influisce sulla possibilità di sviluppare la steatosi epatica.

Steatosi epatica: i sintomi

Questa condizione non presenta di solito sintomi, a parte l’affaticamento e il dolore addominale. Tuttavia il fegato si ingrossa anche a livello visivo, quindi può essere notato a occhio nudo dallo stesso paziente o dal medico in sede di visita.

Steatosi epatica: rischi e conseguenze

Steatosi epatica
Fonte: Pixabay

Come detto, il rischio è la fibrosi (con l’insorgenza di lesioni e conseguentemente tessuto fibroso) o la cirrosi epatica (con sintomi che vanno dall’anemia all’ittero fino alle emorragie cutanee), che sono malattie gravi che possono colpire se non ci si cura bene o non ci si cura in tempo: tra l’altro la cirrosi può comportare anche un tumore al fegato.

Purtroppo l’assenza di sintomi non fa buon gioco alla questione: è fondamentale che l’ingrossamento esterno del fegato sia notato tempestivamente e altrettanto tempestivamente si chieda un consulto medico. Tenete presente che cure e rimedi non comportano una guarigione, ma solo la non degenerazione della malattia in qualcosa di più grave.

Steatosi epatica: cura, dieta e alimentazione

Come spiega Humanitas, la prevenzione è sempre importante e come spesso accade la prevenzione passa per uno stile di vita sano, che preveda un’attività fisica anche leggera ma capillare e una dieta equilibrata (come per esempio la dieta mediterranea).

Ma queste abitudini non sono d’aiuto solo nella prevenzione, perché come accennato i farmaci bloccano solo le degenerazioni della malattia, ma non la fanno regredire. È comunque possibile che il medico vi consigli di assumere vitamina E, ma sempre dietro esami del sangue mirati.

Per tenere sotto controllo la propria salute bisogna modificare le brutte abitudini che ci hanno portato verso questa condizione: la ricerca sta vagliando degli eventuali farmaci e in futuro ci si potrà avvalere di essi probabilmente, ma purtroppo è ancora presto.

Secondo MsdManuals questo equivale a tenere sotto controllo le cause della steatosi epatica oppure la loro eliminazione dalla nostra quotidianità, e quindi:

  • smettere di bere alcol;
  • dimagrire (l’ideale sarebbe la riduzione di una quantità tra il 5 e il 10% del peso corporeo);
  • adottare una dieta che consenta di limitare i danni su colesterolo e trigliceridi;
  • smettere di prendere farmaci, nel caso in cui la steatosi epatica avesse origine farmacologica.

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