Schadenfreude, cos'è e perché capita di godere delle disgrazie altrui?
La Schadenfreude può nascere da sentimenti di gelosia, invidia, da una bassa autostima o da un forte senso di competizione e rivalità.
La Schadenfreude può nascere da sentimenti di gelosia, invidia, da una bassa autostima o da un forte senso di competizione e rivalità.
Ma cosa si cela dietro questa emozione così umana eppure così controversa?
Schadenfreude è un termine tedesco frutto della combinazione delle parole danno (Schaden) e gioia (Freude) che si riferisce al sentimento di gioia o soddisfazione provato di fronte alle disgrazie o alle sfortune altrui.
Non ha un equivalente diretto in molte altre lingue, compreso l’italiano, ed è spesso utilizzato così com’è per descrivere questa specifica emozione. La Schadenfreude è un fenomeno psicologico complesso che riflette la capacità umana di trovare piacere nelle difficoltà altrui e per questo è considerato un sentimento moralmente discutibile.
La sua esistenza è legata a dinamiche sociali, invidie, rivalità o semplicemente al desiderio di vedere “livellato” il campo di gioco percepito come ingiusto, che sia in ambito lavorativo, sentimentale o semplicemente relazionale, senza un legame particolare con la persona oggetto della Schadenfreude.
Il fenomeno della Schadenfreude può essere spiegato attraverso vari fattori psicologici e sociali:
Alcune persone sono più portate di altre nel provare la Schadenfreude, a partire da chi sperimenta invidia o gelosia: chi invidia il successo, lo status o le proprietà altrui può provare piacere nel vedere queste persone fallire o incontrare difficoltà. Per esempio, un dipendente che invidia un collega per una promozione desiderata potrebbe provare una sensazione di soddisfazione segreta se quel collega dovesse poi affrontare critiche sul lavoro.
Le persone con bassa autostima, poi, possono cercare conferme esterne: assistere alle sfortune altrui può temporaneamente farle sentire meglio riguardo alla propria situazione. Un esempio potrebbe essere un individuo che si confronta costantemente con i successi degli amici sui social e si sente segretamente sollevato quando uno di questi amici condivide un momento di difficoltà.
Chi ritiene che qualcuno abbia ottenuto successo, riconoscimenti o ricchezze in modo ingiusto potrebbe essere più incline a provare Schadenfreude quando quella persona incontra degli ostacoli: se un imprenditore diventa ricco attraverso pratiche eticamente discutibili, alcune persone potrebbero provare soddisfazione nel vederlo fallire o essere criticato pubblicamente. Inoltre, nei contesti competitivi, come nello sport o in ambito accademico, chi perde può provare piacere nel vedere gli avversari affrontare sconfitte o battute d’arresto: un atleta potrebbe provare Schadenfreude se un rivale, che ha vinto in passato, inciampa o fallisce in una competizione cruciale.
Anche le persone che covano risentimento verso qualcuno per torti subiti possono essere più inclini a provare Schadenfreude quando vedono quella persona soffrire. Questo sentimento è spesso radicato in un desiderio di vendetta o giustizia, ad esempio quando un ex amico, che ha tradito la propria fiducia, sperimenta problemi nelle relazioni personali.
Per superare ed evitare la Schadenfreude, è utile adottare strategie che promuovano l’empatia, la riflessione personale e il benessere emotivo. Ecco alcune pratiche consigliate:
Superare la Schadenfreude richiede tempo e impegno, ma migliorare la propria capacità di provare empatia e gioia per il benessere altrui può arricchire significativamente la propria vita e le relazioni con gli altri.
Lettrice accanita, amante dell'arte e giornalista. Ho da sempre il pallino per la scrittura.
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