Con il termine Revenge Bedtime Procrastination si fa riferimento alla tendenza – sempre più diffusa in quest’epoca in cui è difficile ritagliarsi del tempo libero – a rinunciare a ore di sonno per dedicarsi ad attività di svago.

Si tratta di una vera e propria “vendetta” che mettiamo in atto in risposta ai ritmi frenetici della nostra quotidianità lavorativa. Dopo una giornata particolarmente impegnativa, prendersi del tempo per sé stessi prima di coricarsi è considerato una sorta di premio.

Soprattutto per le persone che svolgono lavori molto stressanti, procrastinare l’ora di andare a letto è un modo per riservarsi qualche momento di relax. Questo comportamento, però, può essere pericoloso per la salute. Dormire poco, infatti, può avere effetti negativi sulla salute mentale, fisica ed emotiva, con conseguenze a breve e lungo termine.

Secondo quanto dichiarato da Sleep Foundation, la carenza di sonno può provocare l’indebolimento del sistema immunitario, la diminuzione della libido, della concentrazione e dell’umore. Non dormire a sufficienza può anche facilitare l’insorgenza di malattie cardiache e ipertensione, nonché – afferma il National Library of Medicine – compromettere l’efficacia dei vaccini.

Curare l’igiene del sonno è assolutamente indispensabile per mantenerci in buona salute. Occorrerebbe soprattutto evitare di fare esercizio fisico prima di andare a letto e di utilizzare lo smartphone, il cui schermo luminoso può impedire il completo rilassamento mentale. Può essere utile, inoltre, scegliere un orario specifico in cui andare a dormire.

Secondo quanto affermato dal dottor Vincenzo Tullo, neurologo e specialista in medicina del sonno, sarebbe buona norma “isolare dei momenti dalla propria routine giornaliera per dedicarsi a se stessi. Il consiglio è di programmarli sul proprio smartphone o calendario, come se si trattasse di un impegno di lavoro qualsiasi. Anche solo 10 minuti per sé in più al giorno possono fare la differenza”.

La tendenza a procrastinare l’ora di andare a dormire è aumentata significativamente a causa del COVID-19 e dello stress causato dal lockdown. Un sondaggio ha rilevato come lavorare da casa abbia comportato un prolungamento dell’orario di lavoro e una riduzione considerevole del tempo libero.

Secondo i dati presentati dal sondaggio, quasi il 40% delle persone prese in esame ha avuto problemi di insonnia durante la pandemia.

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