In questi tempi frenetici è difficile ritagliarsi dello spazio per sé. O meglio, a volte sembra che il tempo scorra così veloce da dare la sensazione di non riuscire a goderlo appieno. Tutto ciò può dare libero sfogo ad attacchi d’ansia e stress, i mali di questi ultimi decenni.

Fermare questa folle corsa e respirare a pieni polmoni può rivelarsi una semplice soluzione per aiutare a riprendere il controllo di noi stessi. Ma, parlando proprio di respirazione, esiste una tecnica che mette al centro questo processo e di cui si sostiene abbia la capacità di connetterci col proprio inconscio: il suo nome è respirazione circolare.

Respirazione circolare: cos’è?

La respirazione è un processo che eseguiamo automaticamente, ma nel caso della respirazione circolare acquisisce una dimensione conscia. Può essere paragonata a una tecnica di meditazione, in cui siamo noi stessi a controllare i processi di inspirazione ed espirazione. È costituita da un ciclo di respirazioni eseguite una dopo l’altra, senza apnee e senza pause.

L’esercizio può essere praticato sia da seduti che da sdraiati, avendo cura di scegliere un luogo silenzioso e lontano da rumori molesti. Il tempo totale per dedicarsi a questa pratica può essere scelto liberamente in base al tempo disponibile e ai propri impegni, da qualche minuto fino a quasi mezz’ora.

Questa tecnica permetterebbe al corpo di ricaricarsi, di mettere da parte lo stress e le paure: per questo trova un suo impiego anche in ambito psicologico, nel trattamento degli attacchi di panico.

La tecnica della respirazione circolare

La respirazione circolare comprende 2 particolari tecniche:

  1. il rebirthing (ovvero “rinascita”), derivato da pratiche meditative orientali, è stato importato in occidente negli anni ’60 dal medico americano Leonard Orr. Al centro vi è la teoria della nascita come evento traumatico originario, il quale può avere ripercussioni comportamentali nel corso della nostra vita;
  2. il respiro olotropico concepisce il respiro come un ponte tra corpo, mente e spirito. Sviluppato dallo psichiatra ceco Stanislav Grof, viene  definito come una “tecnica di auto-esplorazione”. Durante questa pratica è però centrale anche l’ascolto di musica evocativa, tipo New Age.

Come è stato spiegato nel precedente paragrafo, la sessione meditativa inizia con una inspirazione lenta e profonda. Successivamente, quando i polmoni sono pieni d’aria, si lascia posto all’espirazione, che dovrà uscire senza ricorrere a una spinta volontaria. Il tutto si ripete, ovviamente senza lasciare pause.

Lo scopo è prendere un andamento circolare del respiro, che ci metterà in contatto con il proprio essere.

Respirazione circolare: i benefici

respirazione circolare
Fonte: Foto di Samuel Silitonga da Pexels

La respirazione circolare non risulta essere supportata dalla comunità scientifica, per questo viene relegata a una semplice pratica meditativa. Ciò però non esclude il fatto che praticandola si possano riscontrare alcuni benefici.

Pare infatti che attraverso gli esercizi di respiro circolare possano attivarsi reazioni sia fisiologiche che psicologiche: per quanto riguarda il fattore psicologico, si induce un abbassamento delle barriere razionali e difensive, in atto negli stati di coscienza ordinari.

La cosiddetta “energia vitale”, attivata tramite la respirazione circolare, apre la strada al rilassamento profondo che aiuta a ritrovare e rafforzare la nostra capacità di autoascolto. Queste barriere razionali, anche profonde, si sciolgono e rendono così accessibili i livelli più nascosti del nostro essere.

Come abbiamo avuto modo di riportare in precedenza, anche il fisico trae beneficio da questa tecnica di respirazione. Alcune fonti riportano che più del 70% delle tossine sono espulse dal nostro corpo tramite la respirazione. Ciò renderebbe il respiro circolare la via ottimale per la purificazione fisica.

In poche parole, si innescherebbe un vero e proprio processo di purificazione corporea, in grado di alleviare la struttura psicofisica nella sua totalità.

Insomma, seppur non ci siano evidenze e studi scientifici in merito, la respirazione circolare sembrerebbe avere dei benefici sull’organismo e sulla mente.

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