Uno dei peggiori nemici del nostro organismo è lo stress fisico e mentale, che agisce con sintomi negativi che riguardano sia il corpo che la psiche. Lo stress influisce in maniera dannosa sul benessere della mente e del corpo. Esiste infatti una connessione fra cervello e intestino, su cui agiscono gli psicobiotici per favorire la salute mentale, contrastando lo stress e una cattiva alimentazione.

Cosa sono i psicobiotici e come influenzano la salute mentale?

Il nostro intestino ospita una comunità di microrganismi attivi, i microbioti, che compongono la flora batterica e producono sostanze nutritive importanti per il sistema digestivo e immunitario. Lo stress purtroppo può alterare la composizione della flora intestinale, pertanto è necessario assumere probiotici, integratori a base di microrganismi.

Esistono probiotici che prendono il nome di psicobiotici e hanno il compito di rinforzare il sistema immunitario e influenzare la produzione di ormoni e neurotrasmettitori, contribuendo così al benessere mentale.

Infatti, a differenza dei probiotici intestinali che lavorano sulla digestione, gli psicobiotici rilasciano sostanze benefiche a livello psicologico, come la serotonina, l’ormone della felicità, e la melatonina che regola il ciclo sonno-veglia. Ma anche la dopamina, coinvolta nella motivazione e nella gratificazione e il GABA (acido γ-aminobutirrico), che aiuta a ridurre lo stress e l’ansia.

Il microbiota intestinale e la connessione con il cervello

Gli psicobiotici lavorano a livello dell’intestino ma servono per disturbi e per il benessere del cervello. Questo perché agiscono sull’asse bidirezionale definito “intestino-cervello”, che coinvolge il sistema digerente e il metabolismo, il sistema nervoso e il sistema immunitario. Spesso le persone che provano nervosismo, ansia, tristezza o anche eccitazione e felicità somatizzano le emozioni nella pancia.

Uno squilibrio nel microbiota intestinale, causato da stress, dieta scorretta o farmaci, può alterare questa produzione, influenzando negativamente l’equilibrio emotivo e aumentando il rischio di disturbi come ansia e depressione. Pertanto, in situazioni di stress prolungato, è importante agire sugli psicobiotici, con integratori o alimenti che li contengono naturalmente, da inserire nella propria dieta.

Quali sono i migliori psicobiotici per ansia e depressione?

psicobiotici
Fonte: iStock

Tra i diversi probiotici esistenti, alcuni psicobiotici sono stati dimostrati migliori per il trattamento di ansia e depressione. Non sostituiscono i farmaci o la psicoterapia, ma hanno un’influenza positiva sull’organismo e sulla salute mentale.

Secondo degli studi riportati sul National Library of Medicine che riguardano gli effetti e i benefici degli psicobiotici nel contrastare lo stress e l’ansia, sono stati individuati alcuni psicobiotici migliori. Tra questi il Lactobacillus rhamnosus JB-1: questo ceppo ha dimostrato effetti ansiolitici e antidepressivi sugli animali, riducendo i livelli di corticosterone e influenzando i ricettori GABA.

Il ceppo Lactobacillus plantarum PS128 invece sembra avere la capacità di aumentare i livelli di dopamina e serotonina. Un ottimo risultato si ottiene anche con l’associazione di Lactobacillus Helveticus e Bifidobacterium longum, che lavorando insieme stimolano la produzione di dopamina, serotonina e GABA da parte dell’intestino.

In questo modo, riescono a modulare l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, principale mediatore ormonale della risposta allo stress, riducendo i livelli di cortisolo nelle urine dopo un breve periodo di assunzione.

Come integrare gli psicobiotici nella propria dieta

Assumere psicobiotici per la salute mentale è importante per riequilibrare la flora intestinale. Gli psicobiotici, come tutti i probiotici, si possono trovare all’interno di integratori specifici, ma anche nella dieta quotidiana.

Uno studio coordinato dalla University College Cork, riportato dalla Fondazione Edmund Mach sul sito della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, ha scoperto quali sono gli alimenti migliori per integrare psicobiotici nella propria dieta, combinando la dieta mediterranea con un elevato consumo di alimenti fermentati.

Sono infatti 4 gli elementi principali emersi dalla ricerca come fonti combinate di psicobiotici: gli acidi grassi omega-3, i polifenoli, le fibre e gli alimenti fermentati. Questi ultimi sono ad esempio yogurt, kefir, crauti e kombucha, che forniscono probiotici naturali favorendo la salute intestinale.

Unendo ai cibi fermentati alimenti che contengono gli altri 3 elementi può favorire lo sviluppo di microorganismi psicobiotici. Alimenti come cavoli, porri, cipolle, aglio, mele, banane, piccoli frutti, pesce, cereali integrali e legumi sono un ottimo mix da integrare alla dieta mediterranea, che fornisce le altre sostanze nutritive per il fabbisogno.

Psicobiotici e terapie tradizionali: possono essere complementari?

Gli psicobiotici hanno un effetto benefico sulla salute mentale e sull’organismo, ma non sempre possono bastare. Esistono infatti casi, disturbi mentali, e situazioni più gravi, dove è necessario l’intervento di un professionista e di una terapia tradizionale.

Sicuramente gli psicobiotici possono accompagnare la psicoterapia e la terapia cognitiva-comportamentale per trattare l’ansia e le conseguenze negativo dello stress, grazie alla loro azione di miglioramento dell’umore. Inoltre, un’alimentazione ricca di fibre e fermentati potenzia l’effetto degli psicobiotici e delle terapie tradizionali.

Gli psicobiotici possono essere complementari anche a farmaci antidepressivi e ansiolitici, che sono prescritti dal medico. Insieme alla terapia farmacologica, gli psicobiotici per la salute mentale possono potenziare gli effetti degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), e della noradrenalina (SNRI).

Infine, grazie all’azione dei probiotici per la flora intestinale, sono un aiuto contro gli effetti collaterali di alcuni farmaci sulla salute gastrointestinale. Possiamo quindi dire che gli psicobiotici per la salute mentale sono un ottimo alleato, ma non possono sostituire le terapie tradizionali, ed è importante rivolgersi al medico per qualsiasi problema di salute, anche psicologica.

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