Come i predatori si fiondano di istinto sugli animali più deboli e feriti, così nel mondo umano, i predatori emotivi esercitano la propria forza e controllo su chi si mostra empatico e aperto nel manifestare le proprie emozioni.

Ecco come riconoscerli, quali sono gli effetti dei loro comportamenti manipolatori sulla salute mentale e come fare a contrastarne l’influenza.

Chi sono i predatori emotivi?

I predatori emotivi sono individui che manipolano e sfruttano le emozioni degli altri per ottenere vantaggi personali. Questi individui possono manifestarsi in vari contesti sociali, nelle relazioni personali, familiari, amicali o professionali. Essi cercano di controllare le emozioni degli altri per ottenere potere, controllo o gratificazione personale.

I predatori emotivi sentono il bisogno di essere ammirati, desiderati e hanno una forte ansia di avere ragione e di sentirsi potenti. Si dimostrano scollegati dalle emozioni, a volte persino disprezzandole. A prima vista, i predatori emotivi sembrano socievoli e perfettamente accettabili, ma questo comportamento è una maschera. Dietro l’apparenza si nascondono le loro vere intenzioni e i loro processi mentali, come spiega Steven Wolhandler, avvocato e psicoterapeuta specializzato nella manipolazione emotiva e autore del libro Protect yourself from emotional predators:

I predatori emotivi si nascondono, ingannano ed evitano. Nascondono la loro vera natura e i loro obiettivi, presentando un’immagine falsa, spesso molto convincente. Non ci si può fidare di loro. Distolgono l’attenzione da ciò che è veramente importante con parole e azioni che raramente riflettono la piena verità. Mentono per asserzione e omissione, per divertimento e guadagno o semplicemente per abitudine. Cambiano argomento quando si cerca di parlare di qualcosa che non vogliono affrontare. Evitano di dare risposte dirette a semplici domande o richieste e offrono scuse e giustificazioni, invece di cambiare. Spesso ci sono più informazioni accurate in ciò che un predatore emotivo non dice che in ciò che dice.

I comportamenti e i segnali tipici per riconoscerli

I predatori emotivi possono manifestare una serie di comportamenti e segnali che possono essere indicativi della loro natura manipolativa. Ecco alcuni comportamenti tipici a loro associati:

  1. Carisma e fascinazione iniziale: i predatori emotivi spesso appaiono affascinanti, carismatici e piacevoli all’inizio della relazione e questo rende difficile riconoscere il loro vero intento.
  2. Mancanza di empatia: hanno difficoltà a comprendere o provare empatia nei confronti degli altri ma nonostante questo sono molto sensibili alle emozioni degli altri, sulle quali fanno leva per raggiungere i loro obiettivi.
  3. Manipolazione: utilizzano tattiche manipolatorie per ottenere ciò che vogliono. Possono essere maestri nel convincere gli altri a fare ciò che desiderano, anche se va contro gli interessi della vittima.
  4. Mancanza di responsabilità: i predatori emotivi spesso evitano di assumersi la responsabilità per i loro errori o comportamenti dannosi cercando invece di incolpare gli altri.
  5. Cambiamento di personalità: possono mostrare una variazione nella personalità a seconda della situazione o della persona con cui interagiscono. Questo può rendere difficile per gli altri capire chi sono veramente.
  6. Isolamento sociale: possono cercare di isolare la vittima da amici, familiari o colleghi, riducendo così il supporto esterno e aumentando il loro controllo.
  7. Abuso emotivo: usano l’abuso emotivo per minare la fiducia e l’autostima della persona e può includere insulti, critiche costanti, sarcasmo e altre forme di comportamento.
  8. Controllo: cercano il controllo su ogni aspetto della vita della vittima decidendo cosa possa fare, con chi abbia il permesso di interagire e quali decisioni possa prendere.
  9. Comportamenti narcisistici: possono manifestare tratti narcisistici come la ricerca costante di ammirazione, la mancanza di empatia e una percezione esagerata della propria importanza.
  10. Tattiche passivo-aggressive: il trattamento del silenzio, il ghosting oppure ancora il broncio sono tattiche di controllo e di punizione dell’altra persona.

È importante sottolineare che queste caratteristiche possono variare e che la presenza di uno o più di questi segnali non implica automaticamente che una persona sia un predatore emotivo. Tuttavia, se si notano diversi di questi comportamenti in una relazione, potrebbe essere utile esaminare più da vicino la dinamica e cercare eventualmente supporto professionale.

Gli effetti sulla salute emotiva

I predatori emotivi possono avere gravi effetti sulla salute mentale ed emotiva delle loro vittime. Le persone che sono oggetto di manipolazione, controllo e abuso emotivo possono sperimentare una serie di conseguenze negative.

Chi rimane imbrigliato nella rete del predatore emotivo vive in uno stato di tensione costante, preoccupato per le conseguenze delle azioni sul predatore e cercano incessantemente di adattarsi alle richieste manipolative, generando un livello elevato di stress e ansia. L’abuso emotivo e il controllo esercitato dai predatori possono contribuire allo sviluppo della depressione, in particolare quando le vittime si trovano in una costante mancanza di supporto emotivo e percepiscono una sensazione continua di impotenza.

Inoltre, i predatori emotivi minano spesso la fiducia e l’autostima delle loro vittime attraverso critiche costanti e manipolazioni, portando a una percezione negativa di sé stessi. Il tentativo di isolare le vittime socialmente è un altro aspetto comune che può contribuire a sentimenti di solitudine e disconnessione.

Le esperienze negative con i predatori emotivi possono anche influire sulle abilità relazionali delle vittime, rendendo difficile instaurare e mantenere relazioni sane e basate sulla fiducia. Il forte impatto emotivo derivante dall’interazione con un predatore emotivo può manifestarsi anche attraverso disturbi del sonno come insonnia e altri problemi correlati.

La sensazione di impotenza, il deterioramento della salute fisica, l’instaurarsi di paura e paranoia nei confronti del predatore emotivo in seguito alle relazioni con questi individui sono ulteriori elementi che contribuiscono a un contesto emotivo e psicologico difficoltoso per le vittime. Tutto ciò può renderle più caute nel fidarsi degli altri, alimentando la paura di essere nuovamente sfruttate.

Come difendersi dai predatori emotivi?

In un’intervista sul suo libro, Steven Wolhandler spiega in che modo difendersi dai predatori emotivi. Ecco i suoi 5 consigli:

  1. Identificare i predatori emotivi: fare attenzione ai comportamenti controllanti, dominanti e manipolatori nei propri confronti e nei confronti degli altri. Se si subisce gaslighting o ci si sente spinti all’isolamento o a provare senso di colpa senza motivo probabilmente ci si trova davanti a un predatore emotivo. Conoscere i loro comportamenti consente di evitarli.
  2. Conoscere se stessi e le proprie debolezze: i predatori emotivi per raggiungere i propri obiettivi fanno leva sulle paure, sulle debolezze e le convinzioni altrui. Conoscersi nel profondo consente di neutralizzare immediatamente i loro tentativi manipolatori.
  3. Essere flessibili nel definire se stessi: eliminare le credenze auto vittimistiche è un altro consiglio per evitare che il predatore emotivo vi faccia leva per far valere la propria influenza e controllo a discapito della persona. Per questo avere una percezione equilibrata di sé stessi riconoscendo i lati positivi e negativi
  4. Evitare e disimpegnarsi quando possibile: resistere alla tentazione di dire al predatore emotivo perché si sta prendendo le distanze. Evitare qualsiasi spiegazione esplicita o qualsiasi esternazione volta a fargli capire che è stato smascherato perché potrà essere usata dal manipolatore come appiglio per tentare di tirare a sé la persona.
  5. Essere strategici quando ci si impegna nella relazione: se per qualsiasi motivo bisogna o si sceglie di rimanere comunque nella relazione o di mantenere i rapporti con il predatore emotivo, è fondamentale essere strategici nel controllo delle informazione che si condividono e non reagire emotivamente mostrandosi apatici e indifferenti. Cancellare i propri stati emotivi consentirà di non cadere nelle provocazioni e nel caso in cui ci si senta emotivamente coinvolti veicolare quello stato d’animo lontano dall’attenzione del predatore emotivo.
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