Una nuova ricerca condotta da Resolution Foundation (RF) ha portato alla luce un fenomeno preoccupante: i membri della generazione Z, coloro nati tra la seconda metà degli anni ’90 e i primi anni 2000, sono più propensi a prendersi giorni di malattia al lavoro rispetto ai loro colleghi più anziani della generazione X. Questo trend preoccupante è attribuito a una crisi di salute mentale che sembra colpire in particolare le giovani donne.

Secondo i risultati dello studio, un terzo delle persone di età compresa tra 18 e 24 anni soffre di quello che viene definito un “disturbo mentale comune”. I sintomi includono depressione, ansia e disturbo bipolare. Ciò rappresenta un notevole aumento rispetto al 2000, quando solo il 24% dei giovani adulti aveva ricevuto una diagnosi simile.

In particolare, la ricerca di RF ha evidenziato che l’aumento della tendenza è in gran parte guidato da una crisi di salute mentale tra le giovani donne. Il 40% delle donne della Gen Z riporta di soffrire di un disturbo mentale comune (CMD), come depressione, ansia o disturbo bipolare, rispetto al 25% degli uomini.

Questi dati sollevano interrogativi significativi sulla causa di un aumento così netto della prevalenza delle malattie mentali tra i giovani. Mentre alcune teorie suggeriscono che la ridotta accessibilità dei giovani ai servizi sanitari e pubblici potrebbe giocare un ruolo significativo, altri sostengono che il fenomeno potrebbe essere dovuto a una maggiore consapevolezza e apertura riguardo alla salute mentale nelle generazioni più giovani, che ha portato così a un aumento delle diagnosi.

Tuttavia, indipendentemente dalle cause, l’impatto è innegabile: secondo i risultati della ricerca RF, il numero di giovani che si assentano dal lavoro a causa di malattie mentali si è raddoppiato negli ultimi dieci anni. In particolare, le donne della Gen Z hanno 1,6 volte più probabilità degli uomini di prendersi una pausa per motivi di salute mentale, invertendo la tendenza degli anni 2010 in cui erano i giovani uomini a prendere più assenze dal lavoro per malattia.

“La disoccupazione giovanile dovuta a problemi di salute è una tendenza reale e in crescita”, hanno detto i ricercatori, “è preoccupante che i giovani sui vent’anni, che si sono appena affacciati alla vita adulta, abbiano maggiori probabilità di rimanere senza lavoro a causa di problemi di salute rispetto ai giovani sui quaranta”.

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