L’aborto è da sempre un argomento controverso e complesso, sia nella società che nel mondo dell’intrattenimento. Il sito web Abortion Onscreen si pone come un importante strumento per esplorare la rappresentazione dell’aborto nei film e nelle serie TV nel corso dei decenni.

“Il programma Abortion Onscreen esamina attentamente il modo in cui chi pratica l’aborto, i pazienti e le procedure seguite vengono rappresentati nel panorama televisivo”, si legge sul sito ufficiale. “Attraverso un’analisi approfondita, abbiamo esplorato la narrazione delle storie sull’aborto, in quella che è la più esauriente indagine sull’argomento attualmente disponibile in ambito televisivo”.

Steph Herold, membro del team di sociologi che gestisce il database, riporta un aumento significativo delle trame sull’aborto negli ultimi anni, ma sottolinea anche le limitazioni e le inesattezze presenti in molte di queste rappresentazioni.

Il database riporta film che risalgono addirittura al 1916 e offre una panoramica unica delle varie rappresentazioni dell’aborto nel cinema e nella televisione. Tuttavia, secondo Herold, le sceneggiature spesso si concentrano sui giovani adolescenti bianchi, trascurando altre esperienze e prospettive importanti. Inoltre, le informazioni fornite possono essere inesatte, poiché il principale obiettivo degli spettacoli è intrattenere, non educare.

“La loro prerogativa non è educare, ma intrattenere“, spiega Herold. “E cosa c’è di più drammatico di qualcuno che ha abortito sdraiato sul marciapiede, sanguinante? L’aborto in TV è molto più rischioso che nella vita reale”.

Tuttavia, nonostante queste limitazioni, Herold riconosce il valore di includere trame sull’aborto in programmi popolari come Grey’s Anatomy, Sex and the City e Law & Order. Con un pubblico vasto e diversificato, questi spettacoli hanno il potenziale per raggiungere milioni di persone, aprire il dialogo su un argomento spesso considerato tabù e ridurre lo stigma promuovendo una maggiore consapevolezza e comprensione dell’argomento.

“In un mondo con così poche informazioni sull’aborto, gli spettacoli televisivi con personaggi che si sostengono a vicenda quando devono affrontare un aborto possono essere molto potenti”, afferma Herold.

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