Ovariectomia, a cosa serve e come si effettua l'asportazione chirurgica dell'ovaio

Vediamo quali sono le patologie interessate, la preparazione e i tempi di recupero, oltre alle diverse tipologie disponibili.
L’ovariectomia è la rimozione chirurgica di una o entrambe le ovaie. Di solito viene eseguita per trattare una cisti ovarica, un cancro ovarico o qualche altro problema correlato all’ovaio.
L’ovariectomia viene solitamente eseguita per trattare:
A seconda della tipologia di intervento e delle cause, possono essere utilizzate diverse tecniche: può essere effettuata tramite laparoscopia, con tre piccole incisione attraverso cui vengono fatti passare gli strumenti chiurgici, tra cui una telecamera che permette di vedere l’interno dell’addome, o in laparotomia, che prevede un intervento più invasivo e un taglio orizzontale dell’addome.
Esistono diversi tipi di ovariectomia, che differiscono per i diversi organi coinvolti e per il livello di invasività:
Prima di sottoporsi a un’ovariectomia, generalmente è previsto un incontro con il chirurgo e l’anestesista per discutere la procedura. Generalmente si deve evitare di bere e mangiare per alcune ore prima dell’intervento, ma saranno i medici a indicare le precauzioni da osservare nelle ore o nei giorni immediatamente precedenti.
L’intervento viene generalmente effettuato in anestesia totale e ha normalmente una durata compresa tra 1 e 4 ore.
I tempi di recupero variano a seconda del singolo caso: normalmente è necessario rimanere in ospedale per alcuni giorni in modo da potersi recuperare. Durante questo periodo potrebbero essere somministrati farmaci antidolorifici: medici e infermieri illustreranno inoltre come prendersi cura della ferita.
Probabilmente verrà consigliato di evitare alcune attività come il nuoto, l’attività fisica troppo intensa, sollevare pesi e fare sforzi eccessivi per alcune settimane.
Se nel caso della rimozione di un’ovaia le conseguenze sulla fertilità non sono definitive, la rimozione di entrambe le ovaie si tradurrà in menopausa: questo significa che immediatamente dopo l’intervento il ciclo mestruale e le mestruazioni si interromperanno. Per questo, sapere cosa accadrà prima di sottoporsi alla chirurgia può aiutare a sentirsi più preparate a far fronte ai cambiamenti fisici ed emotivi che seguiranno l’intervento.
Un aspetto importante da affrontare, col medico, in coppia se si ha un rapporto e anche con se stesse è la possibilità o meno di rimanere incinta in futuro e valutare se sottoporsi alla crioconservazione degli ovuli prima dell’intervento, se questo è possibile: in questo caso, sarà necessario sottoporsi a un trattamento ormonale e a un pick-up ovarico prima della rimozione delle ovaie.
Curiosa, polemica, femminista. Leggo sempre, scrivo tanto, parlo troppo. Amo la storia, il potere delle parole, i Gender Studies, gli aerei e la pizza.
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