Omega 6: sono nei cibi, potrebbero essere benefici ma non si sa
Quello che sappiamo sugli omega 6: cosa sono, dove sono contenuti, quali sono i possibili vantaggi e le eventuali controindicazioni.
Quello che sappiamo sugli omega 6: cosa sono, dove sono contenuti, quali sono i possibili vantaggi e le eventuali controindicazioni.
E questo significa che dal nostro organismo devono essere assunti degli elementi fondamentali, che hanno una funzione benefica ben precisa. Tra essi ci sono probabilmente gli omega 6.
Come spiega Humanitas, si tratta di grassi polinsaturi essenziali, che servono a ridurre il rischio cardiovascolare. Hanno un precursore nell’acido linoleico, che viene assunto attraverso alcuni cibi poiché non è sintetizzato dal corpo umano.
Tuttavia agli omega 6 vengono attribuite anche proprietà che essi non possiedono, dalla tutela del sistema immunitario alle promesse di eterna giovinezza per corpo e mente, in particolare in alcuni momenti periodici della vita come le mestruazioni oppure nell’epoca della menopausa.
Come si legge sul sito dell’Università di Harvard, il nome ha a che fare con la posizione del primo doppio legame carbonio-carbonio nella spina dorsale del lipido.
L’unica certezza che abbiamo con gli omega 6 è che siano salutari per l’apparato cardiovascolare, perché
Sempre l’Università di Harvard enumera i cibi in cui possiamo trovare gli omega 6, ovvero
Qui apriamo una questione interessante, poiché le autorità europee in termini di sicurezza alimentare sono piuttosto scettiche sui tanto decantati benefici degli omega 6: non solo, ma in tutto il mondo esistono personalità scientifiche perplesse su queste sostanze, tanto che è sempre meglio chiedere a un medico di riferimento maggiori lumi.
Qui diamo, come sempre, informazioni di massima in modo che i nostri lettori e le nostre lettrici possano farsi un’idea di massima, ma sugli argomenti che riguardano la salute, medici e scienziati sono i soli a poter tracciare un percorso che sia sicuro per l’organismo.
Come chiarisce Humanitas infatti non si sa se gli omega 6, per esempio, potrebbero interferire con alcuni farmaci che vengono assunti. In più ci sono possibili controindicazioni durante le fasi della gravidanza e dell’allattamento, oltre che nel caso in cui gli esami del sangue indichino un livello alto dei trigliceridi.
Da Harvard spiegano invece che c’è chi sostiene che l’organismo umano possa convertire il precursore, ovvero l’acido linoleico, in acido arachidonico. Quest’ultimo potrebbe causare infiammazioni, coagulazioni del sangue e costrizione dei vasi sanguigni, ma in realtà accade anche che l’acido arachidonico venga convertito nell’organismo in molecole che anzi combattono infiammazioni e coaguli. Per cui è abbastanza chiaro che la ricerca scientifica su questo argomento debba ancora compiere numerosi passi prima di avere contezza della questione.
C’è da aggiungere una questione non di poco conto. Tra gli alimenti che contengono gli omega 6 sono presenti ingredienti di uso comune, come le noci, i semi di zucca, l’olio di semi di girasole e quello di mais. Visto che non sappiamo con certezza né vantaggi né svantaggi di una dieta che li supporti, possiamo pensare che valga sempre la regola del non esagerare. In altre parole, se usate questi ingredienti nei vostri piatti non dovete eliminarli, ma forse è sempre meglio non esagerare. E sicuramente per tutti i dubbi in proposito, c’è sempre un medico che vi aiuterà a scioglierli.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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