I benefici di fare mermaiding: ovvero nuotare come una sirena e avere una coda

Nuotare come delle vere sirene nel profondo blu del mare o nelle acque calme di una piscina. Godendosi la natura e il silenzio e, soprattutto rinforzando e tonificando tutto il corpo. Scopriamo insieme cos'è il mermaiding, come si pratica e quali sono tutti i benefici di avere una coda da sirena.

Per chi da bambin* ha visto “La Sirenetta”, il celebre cartone Disney che racconta le avventure di una giovane e bellissima sirena, o si sia fatt* travolgere dai miti e dalle leggende di Ulisse, avrà quasi certamente provato il desiderio di indossare una coda e fluttuare agilmente e in modo sinuoso tra le onde del mare. Un desiderio che grazie al mermaiding è possibile realizzare (e senza limiti di età).

Il mermaiding è una disciplina che, grazie all’ausilio di una grande monopinna o coda, esattamente come quelle delle sirene, permette di muoversi e nuotare nell’acqua, simulando il tipico ondeggiamento di queste affascinanti figure metà pesce metà donna, le sirene appunto.

Ma cos’è esattamente il mermaiding, come si pratica e quali benefici può portare al corpo?

Cos’è il mermaiding?

Come detto, il mermaiding è una disciplina acquatica (anche detta mermaiding fitness), che si basa sulla simulazione del movimento natatorio eseguito dalle sirene. Non a caso, infatti, questo termine inglese si potrebbe tradurre esattamente con l’espressione “agire come una sirena”.

Nata in Australia come forma di intrattenimento, il mermaiding si è poi velocemente diffuso prima negli Stati Uniti e in Canada, dove esistono delle vere e proprie “scuole per sirene”, fino ad arrivare anche in Italia dove stanno via via nascendo scuole e corsi dedicati al delicato e sinuoso nuoto delle sirene.

Nel nostro Paese, l’unica scuola a oggi riconosciuta si trova a Castellammare del Golfo, l’accademia Sirenes Mermaid Lifestyle.

Un’attività sportiva a pieno titolo, quindi, che per poter essere praticata necessita della presenza (almeno iniziale) di un istruttrice/ore e che richiede un unico “attrezzo” per poter essere praticata, una coda o pinna.

Il costume da mermaiding

Nello specifico si tratta di una guaina che racchiude le gambe e che termina con una monopinna, dove vengono inseriti i piedi. Esattamente come la coda della tanto amata figura mitologica a cui il mermaiding si ispira, che può avere colori e dimensioni diverse a seconda di chi la indossa e della resa che si vuole ottenere nuotando.

La monopinna è realizzata con una plastica molto flessibile, ricoperta da un tessuto resistente e morbido come la lycra, il neoprene o anche il silicone, per permettere maggior dinamicità, velocità e fluidità dei movimenti, consentendo di generare delle spinte piuttosto intense ma senza mai sovraccaricare la schiena.

Una disciplina che, anche se di primo impatto potrebbe apparire più come un gioco che uno sport, in realtà è estremamente completa. E che, proprio per come viene usato il corpo e per la modalità di pratica, porta con sé una serie lunghissima di benefici, sia fisici che mentali, per tutti.

I benefici del mermaiding

Il mermaiding, infatti, è un’attività adatta a chiunque, donne, bambine ma anche uomini e piccoli tritoni alle prime armi. Unico requisito imprescindibile per poterlo praticare è la capacità di nuotare e l’avere un fisico allenato, agile. In altre parole, è importante avere uno stile di vita che comprenda l’attività fisica in modo costante e regolare.

In più, per poter beneficiare davvero della pratica, è necessario che il mermaiding venga svolto con una certa dedizione e non solo come un’attività da provare ogni tanto. Permettendo al corpo di allenarsi e muoversi costantemente e di rinforzarsi in modo graduale.

Benefici fisici

Tra i tanti vantaggi legati alla disciplina del mermaiding, infatti, il rafforzamento e modellamento della muscolatura è uno dei benefici principali e maggiormente visibili. Soprattutto a livello degli arti inferiori, dei polpacci, della zona dorsale e dei glutei. Ma non solo.

Durante lo stile di nuoto laterale, anche gli addominali, le braccia, le spalle e il busto lavorano in modo omogeneo e mirato, portando alla tonificazione e al potenziamento della forza muscolare e a una maggior flessibilità a livello articolare, in particolare nella zona delle caviglie. Il tutto senza sforzare il corpo ma agendo in modo armonico e senza traumi, grazie all’assenza della forza di gravità che caratterizza gli sport acquatici.

Come nel caso di altre discipline come lo yoga, anche il mermaiding pone molta attenzione alla respirazione (aspetto fondamentale per poter praticare correttamente le fasi di apnea).

Per questo, anche grazie alla pratica di specifiche tecniche di rilassamento, yoga e Pranayama, ma anche di apnea, grazie al mermaiding è possibile aumentare la propria capacità respiratoria e polmonare, aumentarne il controllo e imparare a utilizzare il diaframma durante la respirazione stessa, con notevoli benefici anche nella vita quotidiana.

Ma come visto i vantaggi legati a questa disciplina non sono solo di tipo fisico.

Benefici psicologici

Anche a livello mentale, infatti, è possibile ottenere importanti miglioramenti. Oltre a quelli derivati dalle tecniche di rilassamento insegnate per la pratica, che consentono di eliminare o imparare a gestire meglio lo stress, il mermaiding permette di aumentare la consapevolezza del proprio corpo, un aspetto fondamentale per incrementare l’autostima e la percezione di sé.

Un beneficio che, oltre a migliorare l’intima relazione che ognuno ha con se stesso e, di conseguenza, con gli altri, consente anche di abbattere paure e limiti che derivano dalla poca fiducia o stima che si nutre verso la propria persona e/o capacità. E questo è possibile già quando la pratica viene svolta in giovanissima età.

Per le bambine/i, infatti, “giocare” e divertirsi a essere una sirena, consente di eliminare eventuali paure o piccoli traumi legati all’acqua (soprattutto quando si tratta di stare con il volto sotto la superficie), compresa la paura di nuotare o della profondità. Oltre a garantire un sano movimento realizzando il desiderio fanciullesco di essere come una vera sirena.

Inoltre, aspetto da non sottovalutare, il mermaiding, permette di approcciarsi in modo diverso alla natura. La pratica, infatti, si può fare anche al mare, connettendosi profondamente con se stessi e l’ambiente circostante, liberando la mente e con il grande vantaggio di imparare a rispettare e ad amare entrambi.

Mermaiding: ci sono controindicazioni?

Un’attività che mixa un sogno con tutte le peculiarità degli sport acquatici e che, proprio come le altre discipline che si svolgono in acqua, non presenta particolari controindicazioni. Ovviamente se eseguita nel modo corretto, seguendo le lezioni gradualmente, in modo da apprendere le diverse tecniche di respirazione e la giusta modalità di esecuzione dei movimenti, e sempre facendosi aiutare da un istruttore.

L’ unica vera controindicazione, infatti, riguarda il classico “fai da te” e la tendenza a pensare di poter fare tutto da soli senza una valutazione preventiva delle proprie peculiarità e possibilità fisiche, e senza una doverosa e più che utile spiegazione di ciò che si deve fare.

A questo punto, quindi, non vi resta che trovare un corso o una scuola di mermaiding, munirvi di una bella coda colorata e immergervi in totale sicurezza nel profondo blu o azzurro del mare o della piscina, per godervi la bellezza e i benefici di poter nuotare come delle vere sirene o tritoni.

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