Linee di Beau sulle unghie: come riconoscerle e come trattarle
Quanta verità nella frase "le unghie sono lo specchio della salute": un disturbo legato alle unghie può darci molti indizi sul nostro stato di salute complessivo.
Quanta verità nella frase "le unghie sono lo specchio della salute": un disturbo legato alle unghie può darci molti indizi sul nostro stato di salute complessivo.
Questi piccoli solchi, come vedremo, sono chiamati linee di Beau e prendono il nome dal medico che le ha scoperte e analizzate, ovvero il francese Joseph Honoré Simon Beau, verso la metà del diciannovesimo secolo.
Nessuno dei nostri familiari o conoscenti sapeva dirci di cosa si trattava o cosa potessero significare, ma quasi sempre si riconduceva la causa della loro comparsa a una forte carenza di calcio.
Ma ciò quanto sarà vero? Oppure vero in quale misura? Continuate a leggere l’articolo, e lo scopriremo insieme.
Non ci dilungheremo troppo sulle definizioni anatomiche, quindi faremo in modo di spiegare il tutto nel modo più semplice possibile. Le linee di Beau sono definite come dei solchi trasversali che attraversano orizzontalmente le unghie delle mani o dei piedi (anche se su questi ultimi avviene meno spesso).
Capita però, e qui è importante per saperle riconoscere, che esse possono manifestarsi come semplici linee visibili: al tatto, infatti, la lamina (così si chiama la superficie dell’unghia) risulta liscia, nonostante la presenza di queste righe.
Quello di assumere più calcio è un consiglio che si sente spesso ripetere da parenti e conoscenti, ma è sempre stato smentito che una sua carenza sia la causa principe della malformazione delle unghie.
La conformazione della lamina, difatti, comprende solo piccolissime tracce di questo minerale, mentre è costituita soprattutto da cheratina, una proteina che conferisce durezza alla superficie dell’unghia.
È proprio vero che, se gli occhi sono lo specchio dell’anima, le unghie sono lo specchio della salute.
In base alla loro consistenza e alla disomogeneità della loro superficie, è possibile arrivare a ipotizzare il rischio di covare malattie decisamente serie, come:
A differenza delle striature verticali (che compaiono normalmente con l’età) le linee di Beau sono l’effetto della scarsa o inesistente crescita dell’unghia.
Se interessano solo un dito, possono essere la conseguenza di un trauma superficiale, come una manicure troppo aggressiva o qualche piccolo incidente domestico. Soprattutto le persone affette da onicofagia possono riportare questa problematica, essendo loro stesse ad auto-infliggersi questi solchi.
I tessuti che formano e circondano l’unghia (come ogni altro tessuto corporeo, del resto) hanno bisogno di ossigeno per funzionare in modo efficace. Le problematiche citate precedentemente, ma anche una carenza nutrizionale, particolari condizioni metaboliche o la chemioterapia possono inibire la circolazione sanguigna, riducendo di conseguenza l’apporto di ossigeno verso il tessuto.
La riduzione della circolazione sanguigna ha varie conseguenze, che si ripercuotono soprattutto sulle aree del corpo più periferiche rispetto al cuore: le linee di Beau ne sono un esempio.
Mettiamo in chiaro una cosa, anche se magari scontata: anche se possono essere associate anche a problemi di salute gravi, le linee di Beau non sono contagiose.
Inoltre, la manicure può essere eseguita senza problemi su clienti che presentano questa problematica. È consigliabile, in ogni caso, evitare di lavorare in modo aggressivo sulle unghie, scongiurando così il rischio di infezioni.
Una visita specialistica dal dermatologo è un buon inizio, ma ancora più importante è discuterne con il proprio medico di base, che saprà consigliarci al meglio sugli esami da effettuare. I dottori sapranno anche consigliarvi degli integratori alimentari.
Durante il periodo di cura si consiglia si sospendere l’applicazione dello smalto, in modo da tener monitorata la situazione.
Se ci fosse la possibilità di vivere nei film di Miyazaki farei salti di gioia!
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