Insolazione e colpo di calore: che differenza c'è e cosa fare

Il clima caldo e umido che caratterizza il nostro territorio è un terreno fertile per colpi di calore o insolazioni. Oppure per colpi di calore E insolazioni? Perché se prima d'ora avete usato questi due termini come sinonimi, vi siete sbagliati! Vi spieghiamo il perché.

Amanti del mare e della tintarella, stringete i denti. Ancora qualche mese e ci sarà il via libera per le spiagge, i bagni nel mare e le sieste sotto gli ombrelloni. Oltre al costume, non dimenticatevi della vostra crema solare, perché prima di tutto bisogna proteggere la pelle.

Poi, con l’arrivo delle alte temperature, il rischio di incorrere in malori come insolazioni o colpi di calore si moltiplicano a dismisura: vediamo come riconoscerli e prevenirli ma, soprattutto, impariamo a distinguere un’insolazione (o colpo di sole) da un colpo di calore.

Insolazione e colpo di calore: le differenze

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Fonte: francescoridolfi.com

Entrambi i disturbi sono causati dalle temperature elevate e una prolungata esposizione al sole, per questo vengono spesso sovrapposte o citate come sinonimi. Facciamo un attimo di chiarezza, perché come come vedremo tra poco l’unico fattore che li distingue è l’umidità.

Seguiamo le linee guida fornite dal sito dell’Ospedale Niguarda per la prevenzione di queste condizioni.

Insolazione: definizione e sintomi

L’insolazione (o colpo di sole) insorge a seguito di una prolungata esposizione ai raggi solari.
I sintomi che si avvertono sono mal di testa e spossatezza, e nei casi limite si può arrivare alla perdita dei sensi.

Se in tutto ciò non è stata precedentemente applicata la protezione solare, allora proliferano ustioni e bruciature. La Fondazione Umberto Veronesi mette in guardia dall’eccessiva esposizione ai raggi Uv, per scongiurare il rischio di tumore alla pelle.

Colpo di calore: definizione e sintomi

Qui fa il suo ingresso il fattore umidità citato a inizio articolo. Questo perché il clima di afa (molto caldo e umido allo stesso tempo) è cruciale nell’insorgenza del malessere.

Difatti, in presenza di umidità elevata, il nostro corpo non riesce ad attivare la termoregolazione nel modo corretto: assorbiamo e tratteniamo più calore di quanto riusciamo a cederne tramite la sudorazione.
Conseguenza diretta è un innalzamento della temperatura interna, che porta a ipertermia.

I sintomi dell’insolazione sono condivisi dal colpo di calore, a cui si aggiungono febbre, nausea, crampi, vertigini, fino all’esito più critico del coma.

Insolazione e colpi di calore: come evitarli

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Fonte: Web

Le linee guida dell’Ospedale Niguarda, divulgate da Regione Lombardia, ci vengono ancora in aiuto:

Appena ci si accorge del rischio, si deve portare subito la persona in un ambiente fresco e ben arieggiato, non sotto una tenda, anche se all’ombra. È utile bere dell’acqua a temperatura ambiente e raffreddare il corpo tamponando con teli umidi i polsi, i lati del collo, l’inguine, le ascelle e le tempie. Se la persona è svenuta, è bene farla sdraiare con le gambe leggermente sollevate. È importante che la testa sia sullo stesso piano del dorso e delle spalle, per questo non sistemare dei cuscini o altro dietro il capo.
Se dopo 15-20 minuti, il soggetto sta ancora male, è il caso di chiamare un medico o rivolgersi al pronto soccorso.

Quali sono i soggetti più a rischio?

I sintomi variano soprattutto a seconda dell’età, per questo motivo le fasce più sensibili si trovano tra i due estremi: i bambini e gli anziani.

Trattandosi di persone con un ridotto margine di autonomia, devono essere spesso seguiti e tutelati: si raccomanda dunque ai loro tutori (genitori, parenti o assistenti sociali) di evitare le passeggiate nelle ore centrali, di assicurare una buona scorta d’acqua e  di promuovere un’alimentazione sana ricca di verdura e frutta.

Ma a rischio sono anche i nostri animali domestici: per non fare soffrire loro la calura è importante lasciare sempre disponibile una ciotola d’acqua fresca per dissetarsi, oltre ad assicurare un luogo adeguatamente ventilato. Nelle ore di caldo intenso l’asfalto potrebbe essere rovente e le zampe del vostro animale potrebbero scottarsi: per evitare ciò basterebbe programmare le passeggiate di mattina presto o la sera.

Problemi coi parassiti? Una consultazione con il veterinario per un antiparassitario può chiarire i vostri dubbi e aiutarvi a trovare la soluzione migliore per voi e per il vostro amico a quattro zampe.

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