Hai granularità emotiva? Scopri se sì, e quali sono i benefici e come coltivarla
Cos'è la granularità emotiva, in cosa consiste e come si fa ad apprendere questa abilità che mette armonia nelle emozioni che si provano? Proviamo a scoprirlo insieme.
Cos'è la granularità emotiva, in cosa consiste e come si fa ad apprendere questa abilità che mette armonia nelle emozioni che si provano? Proviamo a scoprirlo insieme.
Una qualità, abilità o aspetto della personalità che permette, a chi la possiede, di avere una sintonizzazione specifica dei sentimenti, provandone ogni minima sfaccettatura con specificità e con una vasta gamma di possibilità a seconda di ciò che si vive, vede o sente. Ma proviamo a capire meglio di cosa si tratta, cos’è la granularità emotiva, quali benefici porta e se si può sviluppare.
Per prima cosa, quindi, è bene comprendere bene cosa si intende quando si parla di granularità emotiva. Con il termine granularità, infatti, si fa riferimento ai granelli di sabbia o comunque a particelle piccolissime di cui, una volta ingrandite al microscopio, si possono osservare le varie parti che le compongono, percependone ogni componente e più piccolo dettaglio.
Allo stesso modo, la granularità emotiva va ad analizzare ogni più minima sfaccettatura delle emozioni, decifrando l’intensità e le diverse sfumature che vanno a rendere diverse anche le emozioni più simili. Di fatto, quindi, chi possiede granularità emotiva, ha la capacità di essere profondamente specifico nella propria esperienza emotiva, comprendendone ogni sfumatura e donando maggior facilità e accuratezza del soggetto ad affrontare e vivere ciò che prova.
Per esempio, se per una persona che vive una situazione di disagio e stanchezza la parola corretta per definire ciò che sente è stress, per un individuo dotato di granularità emotiva la stessa circostanza verrà sentita come l’insieme di stanchezza, tristezza, frustrazione, rabbia e altre specifiche emozioni che, insieme, vanno a generare la macroarea dello stress.
La granularità emotiva, quindi, non fa altro che mettere sotto la lente di ingrandimento ciò che si prova, capendone ogni dettaglio e più piccola componente. E comprendendo le infinite sfumature delle emozioni che ci attraversano.
Ma a cosa serve davvero avere la granularità emotiva? Oltre a una maggior comprensione di sé e di ciò che si prova, avere granularità emotiva consente di affrontare ogni discorso, di valutare prestazioni e di vivere ogni esperienza con un’ampia consapevolezza sia a livello fisico che gestuale e comportamentale. Ma non solo.
Chi possiede la granularità emotiva, infatti, avrà una maggior capacità di comprendere, identificare e comunicare all’esterno le proprie emozioni ed esperienze emotive, agendo e comportandosi di conseguenza. Poiché, ogni emozione o stato d’animo che si vive, è ben riconosciuto, decifrato e, quindi, anche gestito. Senza cadere in atteggiamenti di protezione, autodistruzione o in strategie messe in atto per affrontare le situazioni da cui, in effetti, si è sopraffatti.
In questo modo, le emozioni non impattano sulla persona, liberandola anche da eventuali problemi o disturbi fisici che possono subentrare come risposta psicosomatica a ciò che si prova. Questo di rimando, evita a chi sa usare e sviluppare la granularità emotiva di finire in dipendenze o comportamenti spesso legata alla cattiva gestione delle emozioni, come l’abuso di alcol o la propensione alla vendetta, favorendo il benessere generale di corpo e mente.
Una capacità che, per alcuni, è parte integrante del proprio essere e che fa parte di loro. Ma che può essere appresa e sviluppata anche da chi non ha questa propensione naturale a sviscerare ogni singola emozione che prova dandogli un giusto nome e collocazione.
Il primo modo per migliorare la propria granularità emotiva, quindi, è proprio l’ampliamento del vocabolario emotivo che si utilizza e che si conosce, esercitandosi a chiamare per nome ciò che si prova, classificando le varie esperienze che si vivono e descrivendole in modo minuzioso.
Questo significa che, per esempio, nel caso in cui ci si sentisse ansiosi, è importante capire ogni sfumatura emozionale che determina questo stato d’animo, come il nervosismo, l’eccitazione, la paura, l’aspettativa, ecc.
In secondo luogo, poi, per sviluppare al meglio l’abilità della granularità emotiva è importante aumentare la propria consapevolezza a livello emotivo, imparando ad ascoltare le emozioni che si vivono e prendendosi il tempo per approfondirle e sviscerarle. Un percorso che necessita pazienza ma che, una volta compiuto, porta notevoli benefici e benessere in ogni ambito della propria vita, sia a livello fisico, che mentale e psicologico.
Vivo seguendo il mantra "se puoi sognarlo puoi farlo". Sono una libera professionista della vita. Una porta verde, una poltrona rossa e una vasca da bagno sono le mie certezze, tutto il resto lo improvviso.
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