È senz’altro uno degli elementi più discussi degli ultimi tempi: la Garcinia Cambogia aiuta davvero nella perdita di peso, oppure su questa pianta sono state create solo tante aspettative e falsi miti? Cerchiamo di fare il punto della situazione chiarendo come stanno davvero le cose.

Anzitutto, le origini: la Garcinia Cambogia è una pianta della famiglia delle Clussiaceae, chiamata anche tamarindo del Malabar; si tratta di un arbusto tropicale, originario dell’India e del Pakistan, sempreverde e con una corona circolare che cresce dai 4 ai 7 metri in altezza, con foglie dure e larghe di forma allungata, dai 15 ai 30 cm. I suoi fiori sono piccoli, di circa 1,5 cm di diametro, mentre i frutti sono carnosi, di solito con 5 semi, e sono circondati da una polpa gialla di gusto dolce e commestibile. Il frutto è grande dai 5 ai 8 cm, all’incirca come un’arancia, e nella forma ricorda una piccola zucca. Benché spesso i frutti vengano chiamati tamarindi, non sono da confondersi con quelli tipici della pianta nota in Italia appunto come tamarindo.

La pianta della Garcinia Cambogia è coltivata intensivamente nel sud est asiatico, dove il frutto viene utilizzato per produrre conserve o marmellate, oppure viene essiccato per diventare uno degli ingredienti del curry e di altri piatti tipici della cucina indiana.
In Asia la pianta è usata da secoli, poiché la buccia di questi frutti è ricca di antiossidanti e migliora la digestione, e secondo la saggezza popolare il frutto avrebbe anche proprietà anti-invecchiamento.

Negli ultimi decenni, però, è diventata estremamente popolare proprio come rimedio erboristico dalle diverse proprietà. Ecco le principali.

Le proprietà della Garcinia Cambogia: funziona?

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Fonte: web

La più nota, naturalmente, è quella che la indicherebbe come componente fondamentale nella dieta; l’ingrediente della Garcinia Cambogia che promuoverebbe la perdita di peso è infatti l’acido idrossicitrico (HCA), contenuto nella buccia del frutto, fisiologicamente presente anche nel nostro organismo e diventato popolare negli ultimi anni proprio per i numerosi e controversi studi sulle sue proprietà dimagranti e benefiche.
Come sappiamo gli zuccheri, le proteine ed i carboidrati, introdotti in eccesso tramite l’alimentazione, vengono trasformati in grasso, immagazzinato nel tessuto adiposo, e la loro trasformazione richiede l’intervento di particolari enzimi, fra cui la citricolasi, emersa proprio in uno degli studi più recenti, che sarebbe inibita appunto dall’acido idrossicitrico.

Bloccando questo enzima, i carboidrati, quando gli zuccheri sono in eccesso, sarebbero convertiti produzione di energia piuttosto che in grasso, favorendo il senso di sazietà, e ciò aiuterebbe anche a far bruciare più grassi come carburante durante una dieta o uno sforzo muscolare prolungato. Insomma, l’HCA sarebbe in grado di:

  • velocizzare il passaggio del cibo nell’intestino, limitando così l’assorbimento di zuccheri e dei carboidrati.
  • limitare l’accumulo, sotto forma di adipe, di zuccheri e carboidrati non utilizzati dall’organismo per la produzione di energia.
  • aumentare il senso di sazietà, riducendo quindi l’assunzione di cibo.
  • innalzare i livelli di serotonina, andando a prevenire le abbuffate.

Molti studi si sono susseguiti nel corso del tempo, ma i più accreditati sembrano aver stabilito che, in effetti, l’HCA abbia proprietà dimagranti.

Effetti collaterali della Garcinia Cambogia

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Fonte: web

Prima di assumere integratori di Garcinia Cambogia, tuttavia, è bene sapere che il suo consumo è controindicato sia in gravidanza che in allattamento, sia se si soffre di diabete, poiché va a diminuire il livello di zucchero nel sangue.

Inoltre è di estrema importanza ricordare che, affinché la Garcinia Cambogia possa funzionare, cioè possa produrre i risultati sperati e cioè far dimagrire, è fondamentale che venga assunta in modo corretto, senza superare il dosaggio giornaliero raccomandato, dato la sua efficacia e tollerabilità dipendono proprio dal rispetto delle corrette modalità di utilizzo, che di solito sono consigliate in dosi tra i 400 e i 700 mg, da assumere almeno una o due volte prima dei pasti

Le controindicazioni rispetto alla tiroide

Un’altra importante controindicazione della Garcinia Cambogia riguarda le possibili interferenze con la tiroide; sebbene non sia stato ancora accertato scientificamente, il funzionamento della ghiandola potrebbe infatti risentire fortemente degli effetti termogenici dell’acido idrossicitrico, per questo, in presenza di disturbi e anomalie tiroidee, è preferibile evitare di assumere la Garcinia Cambogia, o comunque effettuare una valutazione dietologica prima della sua assunzione.

Dove trovare la Garcinia Cambogia e il suo costo

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Fonte: web

I prodotti a base di Garcinia Cambogia si possono trovare nelle erboristerie, oppure in farmacia, tuttavia anche sui vari siti di e-commerce sono reperibili moltissimi integratori.
Un integratore di Garcinia Cambogia può costare, su Amazon, dagli 11 euro circa fino ai 49,90 dei più cari, come quella consigliata dal Dr. Oz.

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