"Il diabete è un bimbo di 3 anni, una ragazza di 32...": i tanti volti della malattia

Madeline Milzark è una ragazza di 18 anni affetta da diabete ma non è la sola, insieme a lei milioni di altri nomi e volti, uno diverso dall'altro. Abbiamo quindi creare questa gallery per dimostrare che una malattia come il diabete non ha nessun volto e nessuna età precisa. Ecco le storie di alcune persone che convivono, giorno dopo giorno, con questa patologia.

Si pensa al diabete come a una malattia dell’età adulta, che non può certamente colpire giovani donne e uomini. Si crede, sbagliando, che sia legata ai troppi zuccheri consumati in precedenza o al troppo sale messo su un ciuffo di insalata o per insaporire una pasta. Nulla di più falso appunto poiché il diabete, come diverse altre malattie, non ha volto.

Non colpisce una solo tipologia di persone (non solo uomini, non solo donne), la maggior parte delle volte non è neppure legato a una determinata età e sì, anche i bambini ne possono essere affetti.

Cos’è il diabete?

Secondo quanto riportato dal sito internet d’informazione Diabete.net inerente proprio a questo delicato argomento:

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue. Responsabile di questo fenomeno è un difetto assoluto o relativo di insulina che consente all’organismo di utilizzare il glucosio per i processi energetici all’interno delle cellule. Quando l’insulina è prodotta in quantità non sufficiente dal pancreas oppure le cellule dell’organismo non rispondono alla sua presenza, nel sangue si avranno livelli di glucosio più alti del normale (iperglicemia) favorendo, così, la comparsa del diabete mellito.

Allo stesso tempo, però, lo stesso diabete mellito non va confuso con il diabete insipido: quest’ultimo presenta infatti delle cause e dei sintomi totalmente diversi al primo caso; unica cosa ad accomunarli è l’abbondante quantità di urina prodotta. A loro volta, il diabete mellito di divide in tre categorie:

  • Diabete mellito di tipo 1: ovvero il diabete giovanile che riguarda circa il 10% dei casi di diabete e si sviluppa soprattutto durante l’infanzia o l’adolescenza. Questo tipo di diabete può essere irreversibile. Fra i sintomi più comuni ci sono il dimagrimento improvviso e repentino, la sete e fame eccessiva e le urine abbandonanti.
  • Diabete mellito di tipo 2: ovvero il diabete che si sviluppa dopo i 40 anni e interessa circa il 90% dei casi. In questo caso i fattori scatenanti possono essere l’obesità o la vita troppo sedentaria o lo stress. Le cause scatenanti di questa malattia sono ancora ignote, per ora si crede che a scatenarla sia un mix di fattori ambientali e genetici. Fra i sintomi più comuni ci sono la stanchezza, il frequente bisogno di urinare e di bere, la perdita di peso, la visione offuscata e la lenta guarigione delle ferite.
  • Diabete gestazionale: questo diabete è caratterizzato da un aumento di glucosio improvviso durante il periodo della gravidanza. Solitamente questa condizione è transitoria e si verifica per una percentuale tale a 8% nelle donne incinte. I sintomi più comuni sono la sete frequente e il bisogno eccessivo di urinare, la perdita di peso e le frequenti infezioni (come candidosi o cistite)

Al contrario, il diabete insipido è una patologia molto rara caratterizzata da una sete insaziabile e da una diuresi eccessiva. Come riferito da Diabete.net, nel caso di questo diabete l’eccessiva urina non è caratterizzata dalla quantità di acqua ingerita, bensì da un’alterazione della produzione, secrezione e funzionamento dell’ormone diuretico, da parte dell’ipotalamo e dell’ipofisi posteriore.

I dati nel mondo e in Italia: chi ne è più colpito?

Secondo i dati Istat più recenti, aggiornati al 2016, nel nostro Paese sono oltre 3 milioni 200 mila le persone affette da diabete, corrispondenti al 5,3% dell’intera popolazione (16,5% fra le persone di 65 anni e oltre).

Dato che coinvolgeva il 2,9% della popolazione nel 1980, si può affermare che la diffusione del diabete sia quasi raddoppiata in trent’anni. Anche rispetto al 2000 i diabetici sono un milione in più, a causa sia dell’invecchiamento della popolazione, sia all’anticipazione della diagnosi e all’aumento della sopravvivenza dei malati: una buona notizia, questa, visto che nell’ultimo decennio la mortalità si è ridotta del 20% in tutte le classi di età.

Secondo le stime rese note dall’Oms, sono circa 415 milioni gli individui colpiti da diabete nel mondo, 200 milioni sono donne. Una cifra scioccante che ci fa capire che otto soggetti femminili su cento sono quindi colpiti da questa devastante malattia. E il diabete è una patologia ancora in espansione: secondo le stime rese note dall’International Diabetes Federation, il numero non è per nulla in calo, anzi, è destinato a aumentare fino a 642 milioni di persone colpite entro il 2040.

Per questo motivo, dopo un’analisi di cosa sia questa malattia e della percentuale di casi resi noti, abbiamo deciso di creare questa gallery con tutti i diversi volti di chi, ogni giorno, deve far fronte al diabete. Un modo per sensibilizzare e far capire che non esiste solo un’unica età, non un solo sesso o genere colpito, bensì milioni e ancora milioni di volti, uno diverso dall’altro, accomunati però da un’unica malattia. Ecco quindi le loro diverse storie.

"Il diabete è un bimbo di 3 anni, una ragazza di 32...": i tanti volti della malattia
Fonte: Facebook/Madeline Milzark, Instagram @typeone_struggles
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