Non tutti i cicli mestruali sono uguali. Non solo nel flusso, nel periodo e nella durata, ma da persona a persona cambia in particolare anche la sperimentazione del dolore nei giorni delle mestruazioni.

Uno dei metodi per alleviare il dolore consiste nell’elettrostimolatore per il ciclo mestruale, chiamato anche Tens (acronimo di stimolazione elettrica nervosa transcutanea).

Cos’è e come funziona un elettrostimolatore per ciclo mestruale?

Si tratta di un piccolo device dotato di elettrodi che si applicano in corrispondenza della zona del dolore, ovvero frontalmente in corrispondenza dell’apparato riproduttivo o sulla schiena: attraverso gli elettrodi viene trasmessa della corrente elettrica (ma niente paura, non è pericolosa e dà solo un po’ di formicolio).

L’idea alla base, si legge su Cochrane, non è fermare il dolore in sé, ma fermare i segnali del dolore al cervello, in modo da ridurne la sensazione. È possibile anche che avvenga una stimolazione dell’organismo al rilascio di endorfine, che leniscono il dolore naturalmente.

Viene usato in casa dalle persone che ne hanno bisogno, se ne può modulare la frequenza e l’intensità della corrente, ed è portatile.

Elettrostimolatore per ciclo mestruale: quali sono i reali benefici

Elettrostimolatore ciclo mestruale
Fonte: iStock

Per capire meglio la questione, nel 2024 Cochrane ha svolto una revisione su 20 studi condotti sugli effetti dell’elettrostimolatore per ciclo mestruale, studi pubblicati tra il 1985 e il 2019 che sono stati condotti in diverse nazioni su 585 donne con dismenorrea, ovvero dolori mestruali.

In generale emerge come i Tens ad alta frequenza avrebbero prodotto maggiori benefici in termini di sollievo dal dolore rispetto a quelli a bassa frequenza, ma gli studi sono lacunosi dal punto di vista degli effetti indesiderati. Inoltre ognuna delle ricerche non aveva coinvolto un numero considerevole di donne, per cui è difficile dire se in effetti possa funzionare per tutte.

Su The Conversation viene invece riportata una ricerca condotta sull’applicazione dei Tens per l’endometriosi. Secondo questo studio il dolore sarebbe stato alleviato ricorrendo all’alta frequenza per 20 minuti due volte al giorno oppure alla bassa frequenza per mezz’ora una volta alla settimana.

Nel caso dell’endometriosi gli elettrodi sono stati posti sul coccige delle donne coinvolte, migliorando il dolore pelvico, quello dopo il rapporto sessuale e migliorando la qualità stessa della vita, ma senza presentare sollievo contro i dolori mestruali.

Come scegliere l’elettrostimolatore migliore

Trattandosi di un dispositivo in cui la frequenza può essere modulata, ci si può far consigliare dal proprio o dalla propria specialista prima dell’acquisto.

Bisogna considerare che l’elettrostimolatore per ciclo mestruale è un elettrodomestico e quindi ce ne possono essere alcuni affidabili in base al marchio consolidato, all’attenzione per le normative e simili. Tuttavia quale frequenza è meglio per sé bisogna trovarlo da sole, provando e riprovando. Senza dimenticare che non è detto che funzioni sempre e funzioni per tutte.

Ci sono controindicazioni o rischi?

Elettrostimolatore ciclo mestruale
Fonte: iStock

Come detto, le ricerche sul campo non hanno segnalato effetti collaterali, ma non è detto che non ci siano. È probabile che con l’aumento dell’intensità della corrente, il Tens possa risultare fastidioso. E ci sono alcune persone che sono allergiche alla colla che viene usata nei cerotti per gli elettrodi.

La soluzione migliore è sempre consultarsi con il medico o la medica: certo, l’applicazione del Tens avviene in casa e lo si usa da sé, ma è meglio non prendere da sole decisioni sulla propria salute che potrebbero rivelarsi deleterie, perché il materiale scientifico a disposizione non è per niente esaustivo.

I rimedi alternativi contro i dolori mestruali

Ci sono diversi modi in cui le donne cercano di lenire i dolori mestruali. Uno passa per gli antidolorifici, ma non dimentichiamo che sono farmaci e quindi presentano effetti collaterali, alcune persone non possono assumerli (per allergie per esempio o perché contrastano altre terapie in corso) e in maniera reiterata potrebbero fare male allo stomaco. Per cui esistono anche dei metodi naturali interessanti.

Uno di essi consiste nella terapia del calore: a volte basta anche una borsa calda sul basso addome, ma ci sono anche dispositivi ad hoc in vendita per riscaldare la zona interessata. Stesso discorso per le tisane calde, alle quali però bisogna aggiungere il potere lenitivo delle erbe cui si ricorre, come malva, melissa o verbena.

Alcune donne contrastano i crampi mestruali con l’attività sportiva – che tra l’altro stimola il rilascio di endorfine – in particolare discipline che aiutano il rilassamento come lo yoga. E infine c’è l’agopuntura, per cui il dolore si allevia attraverso la pressione in punti mirati del corpo: viene effettuato da un chiropratico o una chiropratica, ma per ottenere l’effetto sperato deve essere praticato periodicamente.

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