Coaguli di sangue nel ciclo: come interpretare i grumi nelle mestruazioni

Un flusso abbondante spesso può causare la creazione di grumi, ma nella maggior parte dei casi non devono far preoccupare. Se sono legati ad altri dolori o condizioni particolari è bene però chiedere un parere al proprio ginecologo.

Capita di trovare grumi nel ciclo mestruale, specialmente nei giorni di flusso più abbondante. Nella maggior parte dei casi non c’è da preoccuparsi, le cause sono per lo più fisiologiche, e non devono allarmare.

Se però i coaguli di sangue con il ciclo sono accompagnati da altri sintomi atipici, hanno dimensioni più grandi, o un colore che può destare sospetto, è sempre preferibile consultare un ginecologo, che può accertarsi sulla gravità o meno dei grumi.

Grumi e coaguli di sangue durante il ciclo: cosa sono?

Rilevare la presenza di coaguli nel sangue durante il ciclo mestruale abbastanza normale, capita a diverse persone, e non necessariamente bisogna allarmarsi. Si tratta comunque di un fenomeno particolare, a cui è bene fare attenzione, per comprenderne l’origine e capire se è il caso di rivolgersi o meno a un medico. In alcuni periodi, come quello che precede la menopausa o il puerperio, si possono sperimentare normalmente più coaguli nel sangue rispetto ad altri cicli.

Durante il ciclo, la mucosa dell’utero è stata nutrita da sangue, che ne ha irrorato le pareti, per preparare alla gravidanza. Quando l’ovulo non viene fecondato, la parete uterina, chiamata endometrio, si sfalda e sanguina, e così arrivano le mestruazioni. Il nostro corpo tende a coagulare il sangue perso in qualsiasi situazione, e lo stesso accade anche in questo caso.

L’apparato genitale è funzionale però a produrre un anticoagulante, proprio per poter espellere il sangue mestruale in maniera più facile ed efficace. Tuttavia, ci sono situazioni in cui l’anticoagulante non basta, come in caso di flusso abbondante, o nel caso in cui, per condizioni dell’organismo, non viene prodotto abbastanza anticoagulante.

Le possibili cause dei coaguli di sangue durante le mestruazioni

Come abbiamo visto, la principale causa di coaguli nel sangue durante le mestruazioni è una funzione fisiologica del corpo: per evitare un’emorragia, l’organismo fa coagulare il sangue il più possibile, cosa che lo fa diventare più solido e grumoso. Questo spiega il motivo per cui i coaguli sono molto più frequenti in persone o nei giorni con flusso più abbondante. In questo caso, si possono manifestare in concomitanza dolori pelvici, che fanno parte dei dolori mestruali tipici di chi ha un flusso più cospicuo.

Se invece i grumi con il ciclo si presentano in maniera differente, è bene rivolgersi al ginecologo per chiedere informazioni a riguardo, escludendo possibili patologie o condizioni più serie.

Innanzitutto, se il flusso è irregolare, talvolta molto abbondante, altre volte più scarso, con dolori diversi dal solito, i coaguli presenti nel sangue durante il ciclo possono rappresentare degli squilibri ormonali, tra il livello di estrogeni e progesterone. Un ciclo irregolare e scostante può essere sintomo anche dalla presenza della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), che è oggi assolutamente trattabile, ma deve essere riconosciuta da un medico.

Un’altra ragione legata ai grumi nel sangue può essere la carenza di ferro, la sostanza responsabile della produzione di anticoagulante naturale da parte dell’organismo. La carenza di ferro si rileva da un semplice esame del sangue, e, nel caso, il medico può prescrivere l’assunzione di integratori e una dieta ricca di ferro. Inoltre, i grumi sono comuni in malattie e condizioni ginecologiche, come l’endometriosi, o la malattia infiammatoria pelvica. Solitamente però, in questi casi, sono associati ad altri sintomi particolarmente dolorosi.

Infine, come specificato da SaluteLab, la presenza di coaguli nel sangue con il ciclo può essere causata da fibromi uterini, diagnosticati con esami più approfonditi; dall’assunzione di contraccettivi ormonali ma anche delle anomalie ereditarie come la malattia di Von Willebrand, che è caratterizzata appunto da menorragia, cioè eccessivo sanguinamento durante le mestruazioni. Se si sta sperimentando una gravidanza, è fondamentale rivolgersi al medico per qualsiasi perdita o grumo, per escludere condizioni gravi, come anche la possibilità che stia avvenendo un aborto.

Ci sono conseguenze o rischi?

Non esistono conseguenze o rischi legati direttamente alla perdita di coaguli nel sangue del ciclo. Ciò che può risultare pericoloso sono le conseguenze che derivano dalle cause dei coaguli. Ad esempio, in caso di menorragia, ovvero di flusso molto abbondante, che provoca anche la presenza di grumi nel sangue, il principale rischio è l’anemia. Si tratta di una condizione che si verifica quando nel sangue c’è una carenza di globuli rossi, e questo porta ad alcuni sintomi come spossatezza, mal di testa, palpitazioni, affanno e debolezza.

Inoltre, un ciclo mestruale abbondante che, oltre ad avere coaguli, è anche molto doloroso, può risultare particolarmente invalidante. Questo comporta conseguenze nella vita quotidiana, con la necessità di assumere diversi medicinali, o di dover evitare qualsiasi attività lavorativa o personale nei giorni di flusso più abbondante. Se i coaguli hanno invece una causa differente, anche i rischi sono legati ad essa, e, lo ripetiamo, è importante in questi casi chiedere aiuto a un dottore, che possa riconoscere la condizione medica e il trattamento adeguato.

Come gestire i coaguli e quando consultare il medico

Nella maggior parte dei casi, i coaguli di sangue con il ciclo non sono preoccupanti. Come abbiamo visto infatti, ci possono essere diverse cause, ma quella più comune è un flusso abbondante o un lavoro meno potente dell’anticoagulante. I grumi tipici del flusso sono di consistenza gelatinosa e morbida, dimensioni pressoché ridotte, possono presentare dei filamenti ed essere di colore diverso. Che va dal rosso vivo, al rosa, oppure al marrone o nero e color ruggine, a seconda della velocità con la quale il grumo ha attraversato il canale vaginale per uscire.

Non esiste un trattamento per i coaguli di sangue, si possono assumere alimenti o integratori che aiutano a fluidificare il sangue durante il ciclo mestruale. Innanzitutto, sotto consiglio medico che ha diagnosticato con un esame del sangue l’effettiva carenza di ferro, si possono assumere integratori che sopperiscono a questa mancanza. Come alternativa, si possono provare infusi di ortica e timo, che sono ricchi di ferro, oppure di salvia, ricca di vitamina K, con proprietà anticoagulanti. Si può anche creare un impacco caldo da tenere sul basso ventre durante il flusso abbondante: il calore allarga i vasi sanguigni e fluidifica il sangue.

È necessario rivolgersi a un medico se si presentano coaguli durante una gravidanza, così come per qualsiasi perdita di sangue: potrebbe non essere nulla di grave, oppure rappresentare un aborto spontaneo, ed è per questo importante il parere professionale.

Un’altra situazione che richiede l’intervento medico è durante i periodi emorragici, ovvero quando il flusso abbondante dura più di 7 giorni, e presenta anche grumi. In questi casi infatti ci potrebbero essere cause più gravi, da tenere sotto controllo.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!