Mentre i dati sui contagi in Italia seguono ritmi altalenanti, e il Green Pass, nel frattempo, dal 1° settembre è entrato in vigore anche per scuole e trasporti, preoccupano le varianti del Covid19. Dopo la Delta e le altre, la nuova mutazione che spaventa è la Mu, identificata per la prima volta in Colombia nel gennaio del 2021.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha segnalata nel report del 31 agosto, denominandola con il lignaggio B.1.621., e si tratta della quinta Voi (Variante di Interesse) di cui si ignora ancora la rilevanza medica ma che viene attenzionata per la potenziale contagiosità e la capacità, proprio come nel caso della Delta, di eludere il sistema immunitario, cosa che comprometterebbe l’efficacia dei vaccini.

Mu si aggiunge quindi a Eta, Iota, Kappa, Lambda tra le Varianti di interesse, mentre a preoccupare, secondo l’Oms, sono soprattutto Alpha, identificata per la prima volta nel Kent e ora presente in 193 Paesi, Beta, diffusa in 141 nazioni, Gamma in 91 e Delta, appunto, in 170. Il che configura un quadro che lascia tutt’altro che sereni, dopo oltre un anno e mezzo di lotta con la pandemia.

I focolai più importanti di Mu si registrano soprattutto in Colombia ed Ecuador, dove la variante ha un’incidenza, rispettivamente, del 39 e del 13%, ma secondo l’Oms qualche ceppo sarebbe già presente in alcuni Paesi europei.

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