Come funziona la pausa cosciente, la tecnica per calmare il corpo e la mente

Cosa sapere sulla pausa cosciente, tipologie di una tecnica che aiuta a evitare l'accumulo di stress: ha una durata variabile e si può fare in modi diversi.

Staccare è un’esigenza. Ma cosa significa staccare? Significa prendersi il proprio tempo prima che sia troppo tardi, prima che l’ansia diventi attacchi di panico o depressione. Significa prendersi una pausa cosciente. Che non è come prendersi una comune pausa caffè, ma qualcosa di più profondo.

Che cos’è la pausa cosciente

Come si legge su Kaminwood, la pausa cosciente è un momento di pausa all’interno della propria giornata (soprattutto lavorativa, ma anche casalinga o sociale) per combattere stress e burnout, nonché per ricaricare le energie. La durata della pausa avviene a propria discrezione: può trattarsi, magari, di qualche minuto, o magari di qualche giorno, come per esempio una vacanza che ci porti in un luogo lontano da quello in cui viviamo ogni giorno.

I tipi di pausa cosciente

Su LinkedIn, l’autrice di bestseller Bhavna Toor compila un elenco dei tipi differenti di pausa consapevole che una persona può prendersi, ovvero:

  • la pausa respiratoria. Si chiudono gli occhi e si fanno 5 respiri profondi per calmare il sistema nervoso e centrare la propria attenzione;
  • la pausa di gratitudine. Si riflette sulle 3 ragioni per cui si è grati o grate in quel giorno, in modo da evocare felicità e aprire la mente a informazioni positive;
  • la pausa di stretching. Si effettua qualche esercizio di distensione alzandosi in piedi e allungandosi prima sopra la propria testa, per poi toccare le dita dei piedi e mantenendo la posizione per una manciata di secondi, in modo da alleviare la tensione e aumentare l’energia;
  • la pausa del silenzio. Consiste semplicemente nello stare in completo silenzio per un minuto in modo da liberare la mente dalla confusione;
  • la pausa-passeggio. Si tratta di una passeggiata in cui però ci si concentra sul sé, sul proprio respiro, sui passi, sul corpo e sulla mente quindi;
  • la pausa di visualizzazione. Si chiudono gli occhi, si sgombera la mente e si cerca di visualizzare la propria giornata ideale. Insomma, sguardo sulla ciambella e non sul buco;
  • la pausa di autocompassione. È un momento in cui si esclude l’autocritica, che sì, è importante ma non deve essere sempre preponderante, anche verso se stessə è importante essere gentili.

L’ideale è scegliere il tipo di pausa consapevole che è più consona a ogni persona. Per esempio: la pausa del silenzio potrebbe essere superflua per coloro che già di per sé hanno una mente abituata a escludere il rumore. E va ricordato che questi tipi di pausa possono essere presi in considerazione in diverse situazioni. In altre parole, non è detto si abbia bisogno sempre della stessa pausa.

I benefici della pausa cosciente

La pausa consapevole attiva il sistema nervoso parasimpatico, che gioca un grosso ruolo nel ristabilimento della calma e permette di evitare le reazioni istintive, a beneficio di una risposta più efficace e soddisfacente, che centri il punto ogni volta. Inoltre aiuta a ridurre tensione e ansia, a schiarire i pensieri e prendersi cura del sé, migliora la produttività e stimola la creatività, oltre ad aumentare la consapevolezza del sé, permettendo di riconoscere schemi automatici che magari sono errati o hanno bisogno di una ricalibratura.

Quando prendersi una pausa cosciente

La domanda è assolutamente comprensibile a questo punto: quando ci si prende una pausa consapevole? La risposta non può essere univoca, perché persone diverse affrontano situazioni diverse e hanno bisogni diversi. In generale una buona regola è: ci si prende la pausa consapevole quando si avverte che lo stress sta per iniziare ad accumularsi o si sente che il carico degli impegni è troppo.

Per il resto si può scegliere una pausa prima di una situazione potenzialmente difficile o spiacevole – in modo da recuperare il controllo emotivo – all’inizio o alla fine della giornata lavorativa, durante la pausa pranzo o la pausa caffè, dopo una riunione o una telefonata, in particolare se sono state impegnative.

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