Balsamo di tigre: cos'è e come si usa
Il balsamo di tigre è qualcosa di affascinante: ma cosa c'è di vero tra i dubbi della Rete e che cosa invece dobbiamo sapere prima di ricorrervi?
Il balsamo di tigre è qualcosa di affascinante: ma cosa c'è di vero tra i dubbi della Rete e che cosa invece dobbiamo sapere prima di ricorrervi?
C’è chi lo descrive come un rimedio contro le scottature, chi come un toccasana contro l’impotenza. Ma il balsamo di tigre è qualcosa che esula da gran parte delle leggende metropolitane sul suo conto – e tante se ne leggono anche in Rete. La più famosa? Che il balsamo di tigre sia fatto con le ossa delle tigri in via d’estinzione. Naturalmente non è vero, altrimenti l’oro costerebbe di gran lunga meno di questo rimedio, che è semplicemente un antidolorifico naturale e un ottimo coadiuvante contro i sintomi influenzali e da raffreddore.
Il successo del balsamo di tigre fu, fin dall’inizio della sua diffusione, enorme: uno dei figli del suo creatore guadagnò talmente tanto, da far costruire, in onore dell’unguento, i Tiger Balm Gardens a Hong Kong. Si tratta di un luogo a metà strada tra un giardino botanico e un parco per divertimenti.
C’è da fare una premessa. Il balsamo di tigre, quello originale, è disponibile in due varianti: quello bianco al mentolo e quello rosso alla cannella. Non si tratta solo di una questione aromatica, ma il primo è più blando e indicato contro il mal di testa o la congestione nasale, il secondo contro i dolori muscolari perché è più potente come efficacia. Il prodotto originale viene commercializzato dall’azienda che lo produce e che ne detiene i diritti, la Haw Par Corporation Limited di Singapore.
Il balsamo di tigre nasce nel 1870 su impulso di un erborista, Aw Chu Kin, e poi dei suoi figli dopo la morte. Ancora oggi viene prodotto con metodi artigianali. Il composto contiene canfora, chiodi di garofano, cajeput e cera d’api. Ma anche paraffina e petrolato, più mentolo nel balsamo di tigre bianco, olio di cassia e cannella in quello rosso. Il nome deriva dal fatto che l’unguento è un analgesico – che peraltro si utilizza in Cina da molti secoli in alcune varianti – e che anticamente c’era chi usava proprio le ossa di tigre a questo scopo. Ma naturalmente questo non è mai avvenuto per produrre il balsamo di tigre. C’è però una scuola di pensiero molto più romantica: il nome sarebbe dovuto al fatto che, nella filosofia taoista, la tigre simboleggia la forza.
Prima dicevamo che il balsamo di tigre ha proprietà analgesiche, ma sarebbe riduttivo, c’è molto altro. Per lo più viene utilizzato contro i dolori muscolari – ma c’è chi ne decanta le qualità contro i dolori articolari – e tutto ciò che consegue da distorsioni, contratture, lombalgia, affaticamento. Funziona anche contro alcuni tipi di mal di testa, quelli connessi con dolori cervicali, torcicollo e mestruazioni per esempio. E come coadiuvante contro i sintomi influenzali, dalla tosse al naso che cola. Per non farsi mancare nulla, pare che un massaggio con il balsamo di tigre porti sollievo ai piedi stanchi e che il prodotto sia inoltre un ottimo repellente contro le zanzare.
Per lo più, il balsamo di tigre va applicato in piccolissime quantità nella zona soggetta al dolore. Non bisogna esagerare, perché è molto potente. Contro i sintomi del raffreddore o dell’influenza va usato come un unguento farmaceutico: per esempio, e spalmato sul petto per alleviare i problemi connessi con la respirazione. Sotto le narici libera le vie nasali, sciolto in acqua bollente funge praticamente da aerosol.
Innanzi tutto va precisato che il balsamo di tigre è solo per uso esterno – quindi niente contatto con mucose o ferite. Inoltre, l’unguento non deve essere usato sui bambini al di sotto dei due anni. E comunque con quelli più grandi si deve comunque agire con estrema cautela, perché – abbiamo spiegato più volte – il prodotto è potente. Il balsamo di tigre è inoltre è controindicato sulle donne in gravidanza o in allattamento. Naturalmente, se si è allergici a uno o più degli ingredienti che lo compongono, utilizzarlo è vietatissimo.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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