Quante volte la natura e le pratiche del passato ci sono tornate utili per mantenere il corpo (e la mente) in salute? Sicuramente tantissime anche se spesso in modo del tutto inconsapevole. È il caso, per esempio, dei bagni derivativi, una pratica antica tornata in uso nel mondo moderno verso la fine dell’Ottocento.

Una tecnica per preservare il benessere dell’organismo e combattere le infiammazioni che arriva direttamente dal mondo animale e che, successivamente, è stata adottata anche dagli uomini come rimedio volto alla prevenzione e alla cura di moltissimi disturbi.

Vediamo allora cosa sono i bagni derivativi, a cosa servono, come si praticano e perché sono così utili alla salute generale del nostro corpo.

Cosa sono i bagni derivativi?

Come detto, il bagno derivativo, è una pratica del tutto naturale. Consiste in un lavaggio, effettuato con acqua fresca, alla zona genitale e inguinale, il cui scopo è quello di rinfrescare la parte interessata, portando con sé tutta una serie di benefici per il corpo.

La sua origine è collegata al mondo animale, in particolare a quello dei mammiferi che, in caso di malattia, stress o affaticamento, sono soliti bagnarsi o leccarsi la zona genitale per trovare sollievo.

Una pratica presa in prestito, da occidente a oriente, anche dai nostri antenati che, per risollevarsi e alleviare varie tipologie di malessere, erano soliti effettuare questo tipo di trattamento.

Nel corso del tempo e con l’avanzare della medicina moderna, la tecnica dei bagni derivativi, è stata un po’ dimenticata e messa in disparte fino a che, intorno alla fine dell’Ottocento, il medico tedesco Louis Kuhne riscoprì questo tipo di trattamento, riportandolo alla luce.

Il medico constatò come, i bagni derivativi, fossero in grado di depurare l’organismo dalle tossine, combattere le infiammazioni e donare uno stato di benessere generale all’organismo. E il motivo è molto semplice.

A cosa servono?

I cambiamenti subiti dalla società a causa dell’industrializzazione, e il conseguente stile di vita adottato dalla maggior parte delle persone, hanno portato a un graduale innalzamento della temperatura del corpo, in modo particolare della zona genitale.

Questo aumento di temperatura favorisce il blocco del processo di eliminazione delle tossine e dei grassi, portando a un accumulo di scorie nell’organismo e alla conseguente disfunzione delle sue normali funzionalità.

La soluzione, effettivamente poco praticabile nei tempi moderni, sarebbe quella di mantenere la parte fresca e libera da indumenti. Non potendo farlo (o volendo), ecco arrivare la soluzione.

I bagni derivativi, infatti, servono per ripristinare la corretta temperatura della zona inguinale e genitale, svolgendo una funzione depurativa e disintossicante che favorisce il benessere generale di tutto il corpo.

L’eliminazione delle scorie, infatti, consente all’organismo di svolgere correttamente le sue funzioni, portando con sé tutta una serie di benefici. Scopriamoli insieme.

I benefici dei bagni derivativi

L’acqua è l’elemento naturale per eccellenza e, proprio per le sue innumerevoli qualità è essenziale per il nostro corpo.

Che sia ingerita bevendo, attraverso i liquidi, o dagli alimenti oppure assorbita durante il bagno o la doccia, l’acqua è un elemento imprescindibile per la salute.

Per questo, effettuare piccoli e semplici gesti quotidiani come i bagni derivativi rappresenta un mezzo di prevenzione e cura per l’intero organismo (e per la mente), garantendo benessere ed energia a 360°.

Ma entriamo più nel dettaglio di questa pratica e vediamo in che modo i bagni derivativi agiscono in favore della nostra salute.

A livello locale, questo metodo aiuta a combattere e prevenire le infiammazioni e le infezioni tipiche della zona genitale come:

Ma non solo. L’eliminazione delle tossine dal corpo è in grado anche di contrastare varie tipologie di disturbi “sistemici” che, in alcuni casi, possono diventare anche gravi, per esempio:

  • acne;
  • emicranie;
  • ritenzione idrica;
  • cellulite;
  • vene varicose;
  • stitichezza;
  • affaticamento;
  • sovrappeso;
  • squilibri ormonali;
  • disturbi del sonno;
  • fastidi durante il ciclo mestruale;
  • vampate di calore legate della menopausa;
  • caduta dei capelli;
  • depressione.

Altri benefici

I bagni derivativi, poi, ripulendo l’organismo dall’interno, idratano il corpo e migliorano le sue normali funzionalità, portando a una serie di benefici generalizzati, tra cui:

  • la fuoriuscita delle tossine e, quindi, una disintossicazione diffusa;
  • la stimolazione delle funzioni intestinali e digestive;
  • il rilassamento muscolare;
  • la rivitalizzazione dei sensi;
  • il rinvigorimento dei capelli fin dalla radice;
  • la diminuzione delle tensioni e dei dolori fisici a esse legati;
  • la riduzione di peso corporeo.

In particolare, quest’ultimo aspetto è legato all’accelerazione del metabolismo. I bagni derivativi, infatti, uniti all’alimentazione equilibrata e all’attività fisica, consentono di perdere peso con risultati visibili in tempi ridotti.

Una condizione di equilibrio tra corpo e mente e un concentrato di benessere che, a oggi, conta moltissimi “seguaci” e libri in cui ne vengono spiegate le caratteristiche e i molteplici benefici.

Uno fra tutti è il testo “Il nuovo libro dei bagni derivativi” della scrittrice francese France Guillain, famosa per il suo metodo che unisce a questa pratica l’alimentazione e l’uso dell’argilla e del sole, un mix naturale per la salute del corpo.

Vediamo, allora, come si eseguono i bagni derivativi, poche e semplici mosse per benefici grandi e duraturi.

Bagni derivativi: come farli

Eseguire i bagni derivativi, infatti, è molto facile e non richiede nessuno strumento o prodotto particolare bastano una spugna o un asciugamano, un bidet e acqua fresca. Ma vediamo più nel dettaglio come fare passo per passo.

  • per prima cosa si deve riempire il bidet con dell’acqua fresca (non gelata);
  • a questo punto ci si siede con la zona inguinale rivolta verso il rubinetto;
  • con l’ausilio di una spugna o di un asciugamano imbevuti di acqua, si inizia a frizionare la parte dall’alto verso il basso e dal cavo inguinale destro a quello sinistro, rinfrescando tutta la zona interessata.

Questo movimento va ripetuto più volte per circa 10-15 minuti, due volte al giorno. Per chi non avesse mai provato, è possibile iniziare gradualmente, anche con soli 5 minuti alla volta.

I bagni derivativi non presentano particolari difficoltà. L’importante è tenere bene a mentre quattro regole fondamentali:

  • non bagnare la zona dei glutei;
  • assicurarsi di avere il resto del corpo caldo, in particolare i piedi. Questo per aumentare l’effetto rinfrescante e il contrasto di temperatura;
  • eseguirli lontano dai pasti;
  • prestare attenzione a riscaldarsi bene una volta terminato il bagno derivativo, indossando un maglione o stando sotto una coperta per qualche minuto. O ancora facendo un bagno o una doccia (purché sia ben calda) o stando per un po’ al sole.

Un’alternativa molto valida al metodo classico, pensata per chi non avesse molto tempo a disposizione, è data dalle le cosiddette “poche”.

Dei cuscinetti, simili a degli assorbenti da tenere in congelatore per circa un’ora e mezza, che vanno applicati sulla zona genitale e inguinale per 2-3 ore.

La comodità di questi cuscinetti è quella di poter essere indossati continuando a eseguire le proprie faccende e senza dover rinunciare a effettuare questa pratica tanto utile e dai benefici immediati.

Effetti immediati

I risultati dei bagni derivativi, infatti, sono riscontrabili in tempi brevissimi. Questo perché la stimolazione della zona inguinale con il massaggio dell’acqua, e l’eliminazione delle tossine dovuto al cambiamento di temperatura, aiutano il fegato, l’intestino e i reni a lavorare meglio.

Ma non solo: i bagni derivativi consentono l’eliminazione dello stress che tende ad accumularsi in queste zone ricche di nervi e particolarmente sensibili.

In questo modo il corpo si libera dei blocchi trattenuti, facilitando la vita a livello fisco, psicologico e sessuale oltre ad alleviare dolori tensivi come il mal di testa o il mal di schiena, dolori articolari e muscolari o l’insonnia.

Una vera miniera di effetti positivi adatta e praticabile da tutti (o quasi) e senza particolari controindicazioni.

Bagni derivativi: controindicazioni

L’unico aspetto a cui prestare attenzione e per cui è importante il consulto del proprio medico, riguarda gli effetti che i bagni derivativi hanno sul metabolismo.

Andando ad agire sulle funzionalità metaboliche, infatti, questa pratica non è consigliabile per persone in sovrappeso o, al contrario, in eccessivo sottopeso.

Stesso discorso vale per coloro che per varie ragioni o patologie non godono di buona salute come i malati terminali, chi ha subito degli interventi da poco tempo e chi ha appena messo una protesi, un impianto dentale o un pacemaker.

Per il resto, per iniziare a eseguire i bagni derivativi non ci sono limiti di età e possono essere praticati sia dalle donne che dagli uomini.

L’importante, come detto in precedenza, è quello di iniziare in modo graduale magari eseguendo il trattamento per soli cinque minuti e aumentandone la durata col passare delle settimane. Questo fa sì che il corpo si abitui ai cambiamenti con delicatezza.

In questo modo si avrà la certezza di godere degli innumerevoli benefici di questa pratica, con la consapevolezza di garantire salute, energia e benessere a mente e corpo e con il vantaggio di potersi dedicare del tempo per stare bene e per vivere meglio.

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