Secondo uno studio effettuato da Gerontology Research Center di Baltimora dai 30-35 anni di età in poi comincia un lento processo di diminuzione dell’altezza. In media dai 30 ai 70 anni le donne perderebbero circa cinque centimetri della loro altezza mentre gli uomini tre centimetri. Come riporta anche Repubblica, si tratta della schiena che si incurva con l’età, ogni 10 anni si perderebbe quindi circa un centimetro. Il problema può diventare serio se l’accorciamento è troppo veloce, perché possono subentrare rischio di fratture di vertebre e anca e malattie cardiovascolari.

Anche i muscoli, in particolare gli addominali, possono aggravare la postura generale perché con l’andare dell’età si perde massa e si ha un conseguente indebolimento. In questo delicato assetto di equilibri interferiscono anche le arcate plantari che si appiattiscono e diminuiscono l’altezza, anche se solo di qualche millimetro.

Fumo e alcol accelerano il processo di riduzione dell’altezza

Nella ricerca effettuata a Baltimora i ricercatori hanno capito che l’incurvamento non è solo dovuto a un processo fisiologico, ma anche all’interferenza di fumo, alcol, assunzione di steroidi ed eccesso di caffeina. A contrastare l’accorciamento dell’altezza invece sarebbero d’aiuto una sana alimentazione con integrazione di vitamina D e calcio e ovviamente una regolare attività fisica, con particolare attenzione agli esercizi fatti con i pesi.

La perdita di altezza può sviluppare l’osteoporosi

altezza
Fonte: web

Uno studio pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Research riporta che la perdita in altezza può influenzare lo sviluppo dell’osteoporosi: gli uomini che con l’andare del tempo perdono 5 centimetri di altezza avrebbero un rischio di oltre il 54% di frattura dell’anca. Ovviamente questa non è una condizione che si avvera sempre: nel 20% dei casi gli esperti dicono che non si registra nessun accorciamento, soprattutto dovuto ad una fortunata combinazione genetica e sane abitudini.

L’attività aerobica ed esercizio fisico con pesi aiutano

Il processo di accorciamento dell’altezza che si può avverare dai 30 anni in poi può essere notevolmente limitato. Gli esperti rivelano che il modo migliore per non perdere la propria altezza e non avere problemi di osteoporosi in età avanzata è quello di fortificare l’ossatura già fin da piccoli. Inoltre una buona alimentazione, ossia seguire una dieta sana e bilanciata che apporti sufficienti quantità di calcio e vitamina D garantisce nella maggioranza dei casi una buona salute delle ossa fino al periodo della mezza età.
Fondamentale anche l’esercizio fisico regolare, bisognerebbe non trascurare mai la camminata e, per chi può, la corsa. A dimostrarlo una ricerca condotta da un team di ricercatori israeliani che hanno monitorato l’altezza di 2.000 persone tra uomini e donne (dal 1965 fino al 1995) da cui è emerso che chi ha praticato attività aerobica sia prima che dopo i 40 anni ha avuto un calo di metà dell’altezza di chi invece non si è mai allenato o ha rallentato l’attività fisica nel tempo.

Da un altro studio condotto dall’Università del Missouri-Columbia è emerso che l’allenamento ad alta intensità (ossia esercizi con pesi alternati a quelli con salti) sarebbe benefico sulla densità ossea perché riducono la sclerostina, una proteina che favorisce la comparsa di osteoporosi e aumentano l’ormone IGF-1, che stimola invece la crescita.

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!