Stessa Altezza, stesso Peso, ma Corpi completamente Diversi: ecco Perché

Un grafico 3D mette in evidenza come persone alte uguali e con lo stesso peso possano presentare un indice di massa corporea differente. È bene, quindi, considerare il BMI come un indicatore numerico soggettivo.

Guardate attentamente questa foto. Come potete vedere ci sono sei donne, di altezza e peso pressoché identici che fanno emergere un dato interessante: la conformazione di queste persone e soprattutto il loro indice di massa corporea sono differenti. Il grafico 3-D, creato per Cosmopolitan.com dalla startup newyorkese Corpo Labs, illustra questa considerazione in modo inequivocabile.

Vi siete mai chieste come mai donne simili a voi in altezza e peso possano talvolta presentare dei fisici molto differenti dai vostri? È presto detto: la massa corporea è distribuita in modo assolutamente soggettivo sul corpo e la sua composizione (grasso o muscolo) cambia necessariamente da persona a persona. Se confrontate i busti femminili dell’immagine, infatti, vedrete come queste distinzioni possono essere anche molto marcate.

Per chi non lo sapesse, l’indice di massa corporea (chiamato anche BMI o IMC) è un valore numerico ottenuto dal rapporto tra il peso espresso in chilogrammi e l’altezza espressa in metri al quadrato. Questo indicatore viene normalmente utilizzato per la classificazione del sovrappeso e dell’obesità, sebbene presenti anche dei limiti che non lo rendono completamente oggettivo.

Il grafico della foto, infatti, contesta proprio l’idea che il BMI possa essere considerato totalmente affidabile, nonché un indicatore oggettivo del benessere complessivo di un individuo. Dice a tal proposito Jonathan Schwartz, noto imprenditore americano del settore benessere:

L’indice di massa corporea è un indicatore che presenta forti limiti per quel che concerne l’oggettività. Si può essere un atleta in gran forma ed essere considerato ugualmente in sovrappeso o addirittura obeso. Oppure si può essere persone normopeso e avere un BMI medio, ma avere un accumulo di massa grassa unicamente nel tronco, col rischio di malattie cardiovascolari o diabete.

Questo indicatore può essere un primo campanello di allarme in caso di obesità o sovrappeso, ma deve essere considerato uno strumento numerico e non una linea guida oggettiva. Muscoli e ossa, ad esempio, sono più densi del grasso e alcune persone presentano più o meno accumulo di peso nel tronco o nelle gambe.

Ha senso, quindi, parlare solo di peso corporeo in relazione all’altezza? Diverse ricerche americane non sono più di questo avviso ed evidenziano come la reale percentuale di grasso corporeo e la composizione fisica risultino essere degli indicatori più importanti ed affidabili. L’allenamento fisico, pertanto, non deve essere finalizzato unicamente alla perdita del peso in eccesso, bensì a sviluppare una massa muscolare funzionale al benessere complessivo dell’individuo.

Ma quali sono, dunque, i parametri generali dell’indice di massa corporea? Con un BMI inferiore a 16,5 si parla di grave magrezza. Se il valore è compreso tra 16 e 18,49 il soggetto è sottopeso, tra 18,5 e 24,99 invece è normopeso. Il sovrappeso implica un indice che può oscillare tra 25 e 29,99, mentre l’obesità subentra quando il valore è pari o superiore a 30. In tal caso si parlerà di obesità classe I-lieve (fino a 34,99), classe II-media (da 35 a 39,99) ed, infine, di obesità classe III-grave quando il BMI supera 40.

Non sottovalutare i fattori di rischio (come un indice di massa corporea troppo elevato o un peso eccessivo) è sicuramente una norma sempre valida, ma non deve essere l’unico metro con il quale misurare o valutare il proprio aspetto fisico (e tanto meno la propria salute).

Accettarsi così come si è, senza confrontare inutilmente il proprio aspetto con quello delle altre persone, è sicuramente più importante di un mero valore numerico. Non siete d’accordo?

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