Poco dopo l’inizio della campagna vaccinale contro il Covid-19, nel 2020, alcune donne hanno lamentato variazioni significative nei cicli mestruali in seguito alla somministrazione: per qualcuna si tratta di mestruazioni che arrivano in ritardo rispetto al solito, per altre di flussi più abbondanti o dolorosi. Ci sono state anche donne in menopausa che hanno segnalato il ritorno del ciclo.

Per comprovare l’effettiva correlazione tra vaccini anti Covid e mutamenti delle mestruazioni è stato condotto uno studio dai ricercatori dell’Oregon Health & Science University e della Warren Alpert Medical School della Brown University, in collaborazione con i ricercatori di Natural Cycles, una app per la fertilità, pubblicato su Obstetrics & Gynecology, i cui risultati sono senza dubbio interessanti: un primo dato emerso, ad esempio, è il fatto che le donne vaccinate mostrassero mestruazioni più lunghe rispetto a quelle non vaccinate. Tuttavia, hanno spiegato gli autori, questo è un effetto transitorio, destinato a tornare ai livelli precedenti la vaccinazione nell’arco di un paio di mesi.

Anche i ritardi segnalati sono più evidenti nelle donne che hanno ricevuto le due dosi di vaccino durante lo stesso ciclo mestruale. Ma anche in questo caso il professor Hugh Taylor, presidente del dipartimento di Ostetricia, ginecologia e scienze riproduttive della Scuola di Medicina di Yale, ha tenuto a sottolineare la temporaneità degli effetti. “Voglio dissuadere le persone dal creder a quei falsi miti sugli effetti sulla fertilità – ha spiegato al New York Times – Un ciclo o due in cui con variazioni possono essere fastidiosi, ma non certo dannosi dal punto di vista medico”.

Diverso è il caso delle donne che hanno dichiarato di avere sanguinamento vaginale o spotting pur essendo in menopausa: per loro Taylor suggerisce una valutazione rapida dal medico.

Rispetto alle criticità dello studio, va detto che i dati raccolti riguardano solo un campione di residenti negli Stati Uniti, per lo più donne bianche, con un’istruzione universitaria, una corporatura più magra rispetto alla popolazione statunitense in generale e che non usano alcuna contraccezione ormonale.

I dati raccolti nello studio

I ricercatori hanno raccolto e analizzato i dati di circa 4000 donne, in modo anonimo, a cui era stato chiesto di monitorare con attenzione lo stato delle mestruazioni per circa sei mesi: fra loro, 2400 erano vaccinate, 1550 circa non lo erano, e avevano tutte un’età compresa tra i 18 e i 45 anni.

Nelle donne vaccinate sono stati esaminati tre cicli prima e tre cicli dopo il vaccino, confrontandoli con quelli delle donne non vaccinate: in generale, è stata rilevata una variazione di un giorno nella durata del ciclo (29 anziché 28, ad esempio) dopo aver ricevuto entrambe le dosi di vaccino, mentre chi non era vaccinata non ha subito alcuna variazione sostanziale.

I risultati dello studio potrebbero però non essere gli stessi per tutte le donne: a incidere sui risultati complessivi, infatti, è stato soprattutto un gruppo di 380 donne vaccinate che hanno evidenziato un cambiamento di due giorni nella durata del ciclo.

Restano invece ancora non chiari i motivi per cui il vaccino influenzerebbe il ciclo mestruale, anche se, va detto, gli ormoni secreti dall’ipotalamo, dalla ghiandola pituitaria e dalle ovaie, ovvero quelli che regolano il ciclo mensile, possono essere influenzati da fattori ambientali, fattori di stress e cambiamenti della vita, e un vaccino, in questo senso, potrebbe rientrare in queste circostanze.

Non è noto neppure se vaccini di altro tipo presentino le stesse modifiche sulle mestruazioni, dal momento in cui studi clinici su vaccini e terapie generalmente non tengono traccia di questo aspetto, a meno che, come nel caso di questo studio, non sia oggetto specifico di ricerca. Alla luce di questo studio, è comunque probabile che ne seguiranno altri che cercheranno altri eventuali mutamenti nel ciclo mestruale, come ad esempio il maggior dolore o quantità.

Seppur questo studio, come detto, fosse limitato al contesto americano, ci sono però altre voci che segnalano una potenziale correlazione tra vaccino anti Covid e mutamenti nelle mestruazioni: a settembre 2021, ad esempio, sono giunte circa 13 mila segnalazioni all’Mhra, l’Aifa britannica, di donne che hanno evidenziato proprio cambiamenti nel ciclo. L’antropologa Kate Clancy, che ha sperimentato le variazioni in prima persona dopo essersi fatta vaccinare con Moderna, era stata tra le prime a parlarne, lanciando un sondaggio su Twitter, con l’obiettivo di focalizzarsi su un aspetto dimenticato dalla comunità scientifica durante le fasi di sperimentazione.

Una collega mi ha detto di aver sentito da altre che le loro mestruazioni erano abbondanti dopo il vaccino. Sono curiosa di sapere se anche altre persone hanno notato cambiamenti? Ho fatto la prima dose di Moderna una settimana e mezzo fa, ho avuto il ciclo forse un giorno o due prima, ed è abbondante come se avessi di nuovo 20 anni.

Nelle prime fasi della pandemia il fattore sessuale è stato praticamente ignorato, come spiega Jennifer Guerra in questo articolo per The Vision; secondo uno studio, citato nel pezzo, pubblicato su Nature Communications, “dei 4.420 studi sulla Covid-19 usciti tra gennaio 2020 e gennaio 2021, solo il 4% considerava il sesso una variabile da prendere in considerazione”. Il che significa che anche il fattore mestruazioni è stato lasciato da parte. Almeno fino a questo momento.

 

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