La triangolazione narcisistica è una delle tattiche di manipolazione più insidiose, spesso invisibile agli occhi di chi vi cade vittima, per soddisfare i propri bisogni egoistici a discapito degli altri. Questo processo coinvolge l’introduzione di una terza persona nella relazione esistente creando così un triangolo di potere, gelosia e competizione.

Comprendere questa dinamica e le sue caratteristiche è essenziale per uscire dalla relazione tossica ed evitare di caderne vittima.

Cos’è la triangolazione del narcisista?

La triangolazione, nel contesto del comportamento narcisistico, è una tattica manipolativa utilizzata per controllare e creare insicurezza nelle relazioni. Essa si manifesta nel momento in cui una persona tossica o manipolatrice, spesso con forti tratti narcisistici, introduce una terza persona nelle dinamiche relazionali per mantenere il controllo, convalidare il proprio ego o ottenere qualche vantaggio:

Le persone affette da disturbo narcisistico di personalità – spiega la dottoressa Elinor Greenberg – ricorrono spesso alla triangolazione per accrescere il proprio senso di superiorità, aumentare la propria autostima, svalutare le altre persone e mantenere in equilibrio i potenziali concorrenti. In realtà, non sono molto diversi dai bambini che la usano per affrontare le guerre di status alle scuole medie o dagli adolescenti che si contendono la popolarità alle superiori.

Ecco come funziona la triangolazione narcisistica:

  • Crea rivalità: Il narcisista introduce un’altra persona spesso per provocare gelosia o creare un senso di competizione. Può trattarsi di un interesse romantico, di un amico, di un familiare o persino di un collega.
  • Mette le persone l’una contro l’altra: Il narcisista può alternare elogi e critiche rivolte ai due individui creando un’atmosfera confusa e competitiva. Questo può portare entrambe le parti a cercare l’approvazione del narcisista, spesso senza rendersi conto di ciò che sta accadendo.
  • Divide e conquista: Creando tensione o discordia tra le altre due parti, il narcisista si assicura di essere il punto focale e di poter manipolare ogni relazione a proprio vantaggio. È un modo per mantenere il controllo ed evitare il confronto diretto.
  • Ricerca la convalida e la simpatia: Il narcisista può usare la terza persona come mezzo per ottenere simpatia o convalida dal partner originario. Per esempio, potrebbe rappresentare se stesso come una vittima del comportamento della terza persona cercando sostegno e attenzione.
  • Distrae dai problemi reali: La triangolazione può diventare una tattica per distogliere l’attenzione dai problemi reali della relazione, come il comportamento del narcisista. Crea problemi esterni, rendendo più difficile per il partner originario concentrarsi sui comportamenti preoccupanti del narcisista.

Da sottolineare come la triangolazione narcisistica possa verificarsi non solo all’interno di una relazione di coppia, bensì, anche nel contesto familiare: all’interno di una famiglia disfunzionale si verifica la dinamica per la quale il caregiver tossico e spesso narcisista divide la propria buona e cattiva immagine di sé in due parti distinte e le proietta sui figli. Inoltre la dinamica della triangolazione narcisistica può verificarsi anche tra amici o colleghi.

Le cause e le origini della manipolazione

Le cause e le origini della triangolazione narcisistica sono radicate nella psiche e nei bisogni del narcisista stesso. Diversi fattori contribuiscono a spiegare perché un narcisista possa impegnarsi in questa dinamica:

  1. Insicurezza e scarsa autostima: Nonostante l’aspetto esteriore di sicurezza e superiorità, i narcisisti hanno spesso insicurezze profonde. La triangolazione è un modo per rafforzare la loro autostima creando scenari in cui sono ricercati, contesi o visti come superiori.
  2. Bisogno di controllo e potere: I narcisisti hanno un forte bisogno di controllo e potere nelle relazioni. Manipolando le emozioni degli altri posso metterli l’uno contro l’altro, mantenendo il dominio e il controllo.
  3. Mancanza di empatia: Un tratto distintivo del narcisismo è la mancanza di empatia. Questa carenza rende più facile usare gli altri come pedine nei loro giochi di manipolazione, senza tenere conto dei sentimenti altrui o delle conseguenze delle loro azioni.
  4. Esperienze infantili: Le origini dei comportamenti narcisisti sono spesso riconducibili a esperienze infantili. Genitori incoerenti, coccole o critiche eccessive, traumi o trascuratezza emotiva possono contribuire allo sviluppo di tratti narcisisti. In questi contesti, un bambino potrebbe imparare a usare la manipolazione (come la triangolazione) per ottenere attenzione o soddisfare i propri bisogni emotivi.
  5. Convalida e ricerca di attenzione: I narcisisti desiderano attenzioni e conferme. Creando un triangolo amoroso o uno scenario competitivo, si pongono al centro dell’attenzione, assicurandosi di essere costantemente ricercati o convalidati dagli altri.
  6. Paura dell’intimità e della vulnerabilità: Impegnarsi nella triangolazione può essere un modo per tenere a bada le relazioni intime. Non impegnandosi completamente con una persona e creando distrazioni attraverso una terza, i narcisisti evitano la vulnerabilità e le connessioni emotive profonde che spesso temono.
  7. Meccanismo di difesa: Per alcuni narcisisti, la triangolazione può essere un meccanismo di coping disfunzionale per affrontare le proprie turbolenze emotive o i traumi del passato. È un modo per esternare i propri problemi piuttosto che affrontarli internamente.

Come riconoscere la triangolazione narcisistica?

Riconoscere la triangolazione narcisistica richiede attenzione a diversi segnali comportamentali che possono essere sottili e complessi. Se a seguito dell’introduzione di una terza persona nella relazione iniziano a manifestarsi situazioni di gelosia, competizione o conflitto, potrebbe trattarsi di triangolazione narcisistica, dove il narcisista utilizza questa dinamica per la manipolazione emotiva. Altre volte può sfruttare la triangolazione per dipingersi come una vittima e guadagnare simpatia o supporto da entrambi.

Un altro aspetto da considerare è la presenza di cambiamenti improvvisi nelle relazioni, che possono avvenire senza ragioni apparenti, segno che il narcisista potrebbe influenzarle negativamente. Inoltre, è comune che la comunicazione avvenga in modo indiretto, tramite terzi, generando malintesi e confusione. In alcuni casi il narcisista potrebbe anche cercare di isolare la persona dagli altri, creando divisioni per mantenere il controllo.

Infine, un tratto distintivo della triangolazione narcisistica è la mancanza di responsabilità da parte del narcisista, che spesso distorce i fatti a suo favore senza prendersi le responsabilità delle sue azioni.

Come reagire ed evitare di caderne vittime

La triangolazione narcisistica è una dinamica evitabile e alla quale si può reagire. Ecco alcuni suggerimenti utili:

1. Riconoscere la triangolazione

Identificare i momenti in cui ci si trova coinvolti in una triangolazione narcisistica è essenziale. Comprendere che si tratta di un meccanismo di manipolazione consente di liberarsi dal senso di colpa indotto dal narcisista. Esaminare le proprie interazioni da soli, con qualcuno di fiducia o con un terapeuta, è importante per riconoscere questi schemi.

2. Riconoscere il proprio ruolo nella triangolazione

Nelle triangolazioni narcisistiche è comune che ci si trovi a recitare dei ruoli in modo inconsapevole. Prendere atto di quello che può essere il proprio contributo in questi schemi è cruciale per iniziare a cambiarne le dinamiche, perché per il narcisista la manipolazione è un’arte. Non si può modificare il passato ma si ha il potere di decidere come comportarsi in futuro, scegliendo quale ruolo assumere o meno nella triangolazione.

3. Affrontare il narcisista in forma diretta e privata

Affrontare direttamente la triangolazione narcisistica può essere impegnativo, specialmente quando il narcisista mira a creare divisioni. Parlare privatamente con il narcisista del suo comportamento impedisce che cerchi approvazione o difesa da altri. Mostrando che non si è intenzionati a partecipare a queste dinamiche si manifesta al narcisista che non ha potere sulle proprie emozioni e reazioni.

4. Rispondere, non reagire

In alcuni casi anche una conversazione diretta e privata non riesce a dissuadere il narcisista dall’includere la persona nella triangolazione. È cruciale non lasciarsi trascinare. A volte la risposta più potente è il silenzio, una chiara indicazione del proprio limite. L’utilizzo di frasi studiate per disarmare un narcisista o la preparazione mentale per queste situazioni può aiutare a mantenere fermi i propri confini.

5. Stabilire i propri limiti

Evitare l’attiva partecipazione alla triangolazione non garantisce che il narcisista molli il colpo. Stabilire limiti chiari è essenziale anche se può essere complicato con qualcuno che si frequenta regolarmente. Questi limiti possono includere ad esempio ignorare i commenti provocatori o evitare di condividere informazioni personali. L’applicazione di questi principi rafforza la posizione e segnala al narcisista che non si è disposti a essere coinvolti nei suoi giochi di manipolazione, aiutando a ridurrete l’influenza dei suoi comportamenti.

6. Rafforzare la propria rete di sostegno

La triangolazione narcisistica può essere devastante per l’autostima e il benessere emotivo, quindi è fondamentale circondarsi di una rete solida di sostegno composta da amici o familiari. Queste persone devono essere fonti positive di supporto, lontane da dinamiche tossiche e giudizi negativi. Anche una figura come lo psicoterapeuta può essere di grande supporto per uscire dalla relazione tossica.

7. Abbandonare la relazione

Il disturbo narcisistico di personalità è spesso una condizione duratura e complessa. Se il narcisista non è disposto a lavorare sui propri comportamenti, le possibilità di cambiare la dinamica relazionale potrebbero essere limitate. Se la relazione sta danneggiando la propria salute mentale potrebbe essere necessario valutare di allontanarsi.

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