Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia, i figli ormai adulti nati da fecondazione assistita godrebbero di buona salute mentale.

I ricercatori hanno preso in esame più di 1,2 milioni di persone nate in Svezia tra il 1994 e il 2006, inclusi 31.565 partecipanti concepiti con fecondazione assistita. Gli studiosi hanno anche avuto accesso alle informazioni contenute nel registro delle diagnosi cliniche dei disturbi dell’umore come depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo o comportamento suicidario.

Lo studio ha rilevato che i bambini nati da fecondazione assistita presentano un rischio più elevato di sviluppare disturbi ossessivo-compulsivi. Per quanto riguarda invece i disturbi di ansia e depressione non sono state rilevate differenze rispetto a tutti gli altri bambini.

“Questi risultati sono complessivamente rassicuranti per quanto riguarda la salute mentale degli adolescenti concepiti con fecondazione assistita, che ora siamo in grado di seguire anche nella prima età adulta”, ha dichiarato Chen Wang, studente di dottorato presso il Dipartimento di Epidemiologia medica e biostatistica al Karolinska Institutet che ha  preso parte alla ricerca.

“Alla fine, non abbiamo riscontrato influenze negative sulla salute psichica di coloro che sono nati da fecondazione assistita”, ha affermato Sara Öberg, co-autrice dello studio e professore associato presso il Dipartimento di Epidemiologia medica e biostatistica al Karolinska Institutet. “Il rischio leggermente maggiore di sviluppare disturbi ossessivo-compulsivi è spiegato dalle diverse caratteristiche genitoriali”.

Alcuni tratti e caratteristiche delle coppie che si sottopongono a questo trattamento potrebbero, infatti, svolgere un ruolo nella salute a lungo termine dei loro figli. Nello studio, i ricercatori hanno quindi prestato particolare attenzione a separare il ruolo della procreazione assistita dall’influenza di un’ampia gamma di fattori legati ai genitori, come l’infertilità, l’età materna e paterna, l’istruzione e la storia clinica riguardante la salute mentale.

Dal 1978 oltre 9 milioni di bambini sono nati grazie alla fecondazione assistita, che ha rivoluzionato il trattamento per l’infertilità. L’ideatore di questa tecnica, Robert G. Edwards, ha meritatamente ricevuto il Premio Nobel per la medicina nel 2010.

Tuttavia, altri studi hanno collegato la fecondazione assistita ad  alcuni effetti indesiderati che possono presentarsi nel neonato, come l’aumento del rischio di difetti del tubo neurale, parto pretermine e basso peso alla nascita.

Nonostante la conoscenza sulla salute a lungo termine dei bambini concepiti con la fecondazione assistita sia ancora limitata, questo studio si è dimostrato fondamentale per aprire la strada alla ricerca in questo campo.

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