Il prurito al seno è un fenomeno piuttosto comune, ma non per questo meno fastidioso. Le cause possono essere diverse ed è importante conoscerle per capire come intervenire e come prevenirlo. Vediamole insieme.

Anatomia e funzioni del seno femminile

La parte visibile del seno comprende i capezzoli, l’areola e la mammella, ma l’anatomia del seno femminile è molto più complessa.

Sopra e sotto la superficie, infatti, possiamo individuare:

  • Tessuto adiposo: il seno è costituito principalmente da tessuto adiposo che si estende dalla clavicola all’ascella e attraverso la cassa toracica.
  • Lobi: ogni seno ha dai 15 ai 20 lobi o sezioni. Questi lobi circondano il capezzolo come i raggi di una ruota.
  • Tessuto ghiandolare (lobuli): queste piccole sezioni di tessuto che si trovano all’interno dei lobi hanno all’estremità minuscole ghiandole simili a bulbi che producono latte.
  • Condotti del latte (mammari): questi piccoli tubi, o condotti, trasportano il latte dal tessuto ghiandolare (lobuli) ai capezzoli.
  • Capezzoli: il capezzolo si trova al centro dell’areola. Ogni capezzolo ha circa nove dotti lattiferi e centinaia di nervi.
  • Areole: l’areola è l’area circolare di pelle di colore più scuro che circonda il capezzolo. Le areole hanno ghiandole chiamate tubercoli di Montgomery che secernono un olio lubrificante. Questo olio protegge il capezzolo e la pelle dagli sfregamenti durante l’allattamento.
  • Vasi sanguigni: i vasi sanguigni fanno circolare il sangue nel seno, nel petto e nel corpo.
  • Vasi linfatici: parte del sistema linfatico, questi vasi trasportano la linfa, un fluido che aiuta il sistema immunitario del corpo a combattere le infezioni. I vasi linfatici si collegano ai linfonodi, che si trovano sotto le ascelle, nel petto e in altri luoghi.
  • Linfonodi: piccoli organi che aiutano a combattere le infezioni.
  • Nervi: i capezzoli hanno centinaia di terminazioni nervose, che li rendono estremamente sensibili al tatto.

Per le donne e le persone con sesso femminile assegnato alla nascita, i seni sono sia funzionali (per l’allattamento al seno) che organi sessuali, la cui stimolazione può provocare piacere.

Le 10 cause più comuni per il prurito al seno

1. Ciclo mestruale

Nei periodi di sbalzi ormonali, e cioè prima del ciclo mestruale, capita di avere prurito al seno, prurito che passa da solo appena arrivano le mestruazioni e i livelli ormonali tornano ad essere regolari.

2. Tessuti sintetici

Tra le cause comuni del prurito al seno c’è la biancheria. A volte i tessuti sintetici, i pizzi e i merletti possono irritare la pelle del seno e provocare prurito e arrossamenti; in questo caso basta usare un reggiseno di cotone per far passare l’irritazione.

3. Cosmetici e saponi

Arrossamenti, pruriti e bruciori possono essere provocati da saponi e cosmetici troppo aggressivi o che contengono ingredienti che non tolleriamo o ai quali siamo allergici. Basterà cambiare prodotto e utilizzare qualcosa di neutro e ipoallergenico.

4. Sudore

Anche sudore e disidratazione possono provocare prurito al seno e sotto il seno. In questi casi il disturbo è solo cutaneo e dovrebbe sparire nel giro di qualche giorno, se persiste è meglio consultare il medico per farsi prescrivere qualche pomata che possa alleviare il fastidio.

5. Patologie cutanee

Le patologie cutanee come la psoriasi o la dermatite possono colpire anche il seno e provocare arrossamenti e prurito. In questi casi bisogna curare il problema alla fonte, quindi trovare una cura per la patologia e poi tamponare i sintomi sul seno con creme specifiche o aloe vera.

6. Tumore

Il prurito al seno può anche essere un sintomo di tumore e in particolare del carcinoma mammario. È abbastanza raro che un tumore si manifesti solo così, ma la prudenza non è mai troppa, soprattutto se al prurito è accompagnato un arrossamento esteso.

7. Malattia di Paget

Una forma di tumore che si manifesta con il prurito al seno è la malattia di Paget, una rara forma di tumore che si riscontra solo nel 5% di tutti i tumori al seno. Questo tumore provoca dapprima prurito e poi lesioni, molto simili all’eczema, nel capezzolo e nell’areola mammaria. La malattia di Paget si origina dai dotti della ghiandola mammaria e tende a diffondersi all’epidermide sovrastante; in genere è localizzata e quindi si cura facilmente, a patto di non sottovalutare i sintomi, così da avere una diagnosi precoce.

8. Gravidanza

Tra le cause abbastanza comuni del prurito al seno c’è la gravidanza: tra i primi sintomi ci sono proprio il dolore al seno e il prurito che sono causati dallo scombussolamento ormonale che si manifesta sin dalle primissime settimane di gestazione.

9. Allattamento

Il prurito al seno in allattamento è molto comune e si verifica quando si hanno i dotti lattiferi pieni, quando il bambino salta una poppata e il seno è pieno di latte. In questi casi si avverte un po’ di fastidio e di formicolio fino ad arrivare a dolore e prurito, sintomi che scompaiono appena il seno sarà svuotato. Nel caso in cui vi accorgiate che ci sono grumi, noduli, deformazione o dolore ai capezzoli è bene consultare il medico per assicurarsi che tutto sia nella norma.

10. Mastite

Il prurito può essere provocato anche dalla mastite, una patologia infiammatoria batterica che può presentarsi durante l’allattamento e provocare molto dolore. Tra le cause più comuni c’è la stasi del latte, cioè l’accumulo del latte all’interno del seno, ma si può presentare anche come conseguenza di una ferita al capezzolo, ad esempio un piercing.

Rimedi naturali e consigli per alleviare il prurito

I rimedi per il prurito al seno sono strettamente correlati alle cause. Se il prurito è provocato da cause fisiologiche – allergie, sudore, tessuti sbagliati – basteranno dei rimedi naturali come impacchi, creme idratanti, aloe vera oppure indossare biancheria di cotone o di lino.

Nei casi in cui il prurito sia molto persistente o se sono presenti cause patologiche, invece, è meglio consultare il medico di base, ed eventualmente uno specialista, che potrà aiutarvi a individuare le cause e consigliare la terapia più adeguata.

Come prevenire il prurito e prendersi cura del seno

Per ridurre il rischio di sviluppare prurito al seno è importante prestare attenzione alla biancheria intima, avendo cura di indossare un reggiseno della taglia corretta e, se la pelle è particolarmente sensibile, utilizzare solo tessuti morbidi e naturali evitando pizzi o reggiseni sintetici.

È altrettanto importante evitare di mantenere la zona umida, facendo attenzione a tamponare bene la pelle bagnata ed evitare di indossare reggiseni sportivi umidi dopo l’attività fisica. Fate attenzione anche ai prodotti cosmetici, preferendo saponi ipoallergenici e adatti anche alle pelli sensibili.

Infine, è importante effettuare regolarmente l’autopalpazione periodica del seno per escludere la formazione di noduli che possono indicare la presenza di elementi cancerosi e rivolgersi al medico se se ne rileva la presenza o se si osservano cambiamenti – come retrazione o estroflessione del capezzolo, presenza di secrezioni, pelle a buccia d’arancia o modifiche della forma del seno – che possono far sospettare la presenza di una neoplasia.

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