A febbraio 2019, il cantante Elton John ha dovuto interrompere un concerto in Nuova Zelanda, perché non riusciva più a cantare. Come riporta Adnkronos, al cantante è stata diagnosticata una polmonite atipica, un’infezione meno grave di altri tipi di polmonite, causata principalmente da alcuni batteri o virus: l’artista si è esibito sul palco come da programma finché gli è mancata la voce.

Dopo di che, con grande rammarico per i suoi fan, ha dovuto abbandonare la scena accompagnato da un suo collaboratore. Ma in cosa consiste questa malattia che ha colpito il baronetto di Sua Maestà Britannica?

Polmonite atipica: cause

Polmonite atipica
Fonte: Pixabay

Secondo quanto riporta My Personal Trainer, le cause principali della polmonite atipica vanno ricercati in tre batteri: il mycoplasma pneumoniae che colpisce le persone under 40, il chlamydophila pneumoniae che porta a una forma lieve di polmonite tipica e la legionella pnueumophila che può essere mortale e colpire anziani, fumatori e immunodepressi. Inoltre, tra le cause ci possono essere altri batteri, virus e funghi. Tra i virus ce ne sono alcuni responsabili di determinati tipi di influenza e della Sars.

Polmonite atipica: sintomi

La polmonite atipica venne descritta per la prima volta nel 1938, anche se il primo caso fu isolato nel 1898. Si osservò che i primi casi erano caratterizzati da sintomi simili, come affezioni del tratto respiratorio, decorso protratto e una risoluzione graduale della malattia.

I sintomi della polmonite atipica sono più lievi e meno pericolosi della polmonite tipica. Tra quelli più comuni ci sono brividi, tosse, febbre, dispnea. Meno frequenti il dolore al petto, lo stato confusionale, l’emicrania, la perdita d’appetito, il senso di fatica, i dolori muscolari, la sudorazione eccessiva, la diarrea, il mal d’orecchi, il dolore agli occhi, i linfonodi ingrossati sul collo, le eruzioni cutanee, il mal di gola.

Tipologie di polmonite atipica

Polmonite atipica
Fonte: Pixabay

Le tipologie della malattia dipendono strettamente dalla loro causa primaria e quindi c’è una polmonite atipica di origine batterica, una di origine virale, una di origine fungina e così via. In particolare però, i primi tre batteri che abbiamo nominato qui sopra, provocano tre tipi di diverse polmoniti atipiche. Esse vengono trattate in modo differente, come vedremo tra poco, anche se poi nella sintomatologia non si riscontra grande diversità.

Differenze dalla polmonite tipica

Rispetto alle forme più classiche di polmonite (polmonite tipica o classica) – si legge su My Personal Trainer – la polmonite atipica è meno grave e debilitante (salvo alcune eccezioni); ciò spiega per quale motivo, nei Paesi di lingua anglosassone, è detta anche “walking pneumonia”, che in italiano vorrebbe dire “polmonite che permette al paziente di camminare” (la possibilità di camminare indica la minore debilitazione, rispetto alle classiche forme di polmonite).

Tra polmonite tipica e atipica ci sono alcune differenze, a partire dal fatto che quella atipica è meno frequente. Inoltre, mentre la polmonite tipica può colpire chiunque, indipendentemente dalla sua età, quella atipica interessa generalmente i più giovani (come abbiamo visto, a partire dagli under 40). Il sito di informazione Albanesi, spiega anche che

diversamente da quanto accade nella polmonite tipica, in quella atipica l’esordio è subdolo, il dolore pleurico è raramente presente e la conta dei leucociti rimane nel range di normalità.

Polmonite atipica: terapia

Polmonite atipica
Fonte: Pixabay

La terapia contro la polmonite atipica mira a contrastare direttamente il batterio o il virus che l’ha causata e si basa principalmente sull’assunzione di antibiotici. Vengono per questo richiesti determinati esami da parte del medico, per determinare la causa della malattia.

Per le forme particolarmente lievi, la malattia viene trattata in modo molto simile a un raffreddore, come per esempio bere molti liquidi (acqua in particolare, ma anche tè o spremute di agrumi), stare a riposo, assumere farmaci da banco non steroidei come aspirina o paracetamolo. Nei casi più gravi, invece, è previsto il ricovero in ospedale.

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