Allarme legionella: cos'è il batterio che causa epidemie di polmonite

Nel 2018 la provincia di Brescia è stata colpita da una forte epidemia di legionella, un'infezione che causa polmonite e ha portato anche a dei decessi. Da cosa deriva questa patologia, come prevenirla e curarla?

La legionella è un batterio pericoloso che causa infezioni a livello dell’apparato respiratorio, specialmente la polmonite, che può essere anche molto grave. Negli ultimi anni se ne sta parlando molto a causa di diversi casi che hanno colpito specialmente l’Italia settentrionale e le province di Brescia e Parma. Vediamo meglio di cosa si tratta, e quali sono le cure possibili per chi è affetto da legionella.

Cos’è la legionella?

Le legionelle sono batteri che appartengono alla famiglia delle Legionellaceae. Vengono definiti sul sito Legionella Online come Gram-negativi, aerobi, asporigeni di dimensioni variabili da 1,5 a 5 mm di lunghezza. Questi germi rappresentano un pericolo non indifferente, non solo per gli esseri umani ma anche per l’ambiente stesso.

L’infezione alle vie respiratorie derivante si chiama in medicina legionellosi, ma ci si fa riferimento con il nome più semplice di legionella. L’infezione può portare a due patologie differenti. Nei casi più gravi si manifesta la cosiddetta Malattia dei Legionari, una severa polmonite di tipo batterico. Nei casi più fortuiti compare invece la febbre di Pontiac, una forma più benigna di legionella, che si manifesta sotto forma di un’influenza generica.

Il termine legionella ha origine da un’epidemia diffusa nel 1976 tra i legionari riuniti in un congresso a Philadelphia. In quell’occasione, i legionari che soggiornavano nello stesso albergo furono colpiti da una forte infezione da parte di questi subdoli batteri: su 221 persone colpite da legionella, 34 persero la vita.

Legionella: le cause

legionella
Fonte: Web

La legionella si contrae solamente attraverso l’inalazione aerea di acqua o liquidi nebulizzati contaminati con i batteri legionella. I batteri legionella infatti proliferano in acque stagnanti, che hanno una temperatura tra i 25° e i 45°. La diffusione tramite contatto umano secondo gli studi non sembra essere possibile.

Di conseguenza, la trasmissione e diffusione può avvenire in tutti i luoghi e modalità con cui si entra a contatto con acqua nebulizzata. Si tratta degli impianti idrici di condizionatori e deumidificatori, dei rubinetti di lavandini e docce, di acque termali e vasche idromassaggio, filtri, canne e pompe di irrigatori a spruzzo.

Oltre alle caratteristiche dell’ambiente e dell’acqua, esistono alcuni fattori dell’organismo che favoriscono la contrazione di legionella. I fattori di rischio sono:

  • sesso maschile;
  • età avanzata;
  • fumo e alcol;
  • patologie dei polmoni;
  • patologie e farmaci immunodepressivi.

I sintomi della legionella

legionella
Fonte: Web

La legionella si presenta principalmente come polmonite caratterizzata da tosse e spossatezza. Oltre a disturbi dell’apparato respiratorio come mal di gola e dolore al petto, i sintomi sono quelli tipici delle malattie infettive: febbre, mal di testa, dolori muscolari, spossatezza. Il periodo di incubazione varia dai 2 ai 10 giorni, e deve essere diagnosticata tempestivamente per evitare complicazioni anche fatali.

In alcuni pazienti i sintomi sono anche più gravi, come diarrea, insufficienza renale, confusione mentale e disorientamento, e anche letargia. Nei casi in cui la legionella si contrae con febbre di Pontiac invece i sintomi sono quelli tipici dell‘influenza, e non ha un lungo decorso.

Cure e terapie per la legionellosi

In caso di legionellosi il medico cura i pazienti con la terapia tipica di infezioni di origine batterica, con la somministrazione di antibiotici. Secondo quanto riportato dall’Istituto di Sanità Superiore Epicentro, devono essere utilizzati gli antibiotici chinoloni, macrolidi e le tetracicline.

Il miglior metodo contro la legionella rimane comunque la prevenzione, limitando al massimo l’accumulo e l’inalazione di acqua stagnante durante un’epidemia. È importante pulire, disinfettare e controllare periodicamente gli impianti di acqua in casa e fare attenzione. Alcuni consigli dei medici sono:

  • manutenzione e decalcificazione dei punti di emissione di acqua dai rubinetti e dai diffusori delle docce (rompigetto e filtri);
  • sostituzione delle guarnizioni e parti usurate degli impianti idrici;
  • disinfezione di scaldabagni, tubature, elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie;
  • lasciare scorrere l’acqua calda e poi fredda prima di fare la doccia;
  • evitare vasche e docce idromassaggio;
  • non usare l’acqua del rubinetto per apparecchi di aerosol o ossigenoterapia;
  • evitare fonti di emissione di acqua vaporizzata esterne, come fontane e irrigatori.

Legionella: prognosi e conseguenze

Se diagnosticata in modo tempestivo, la legionella curata per via endovenosa guarisce in circa 3-5 giorni, anche se il trattamento antibiotico per via orale continua per qualche altro giorno. Il trattamento ha dunque una durata di circa 10-14 giorni. Il tasso di mortalità è relativamente basso in soggetti immunocompetenti, se vengono curati tempestivamente. Negli ambienti ad alto rischio di infezione, come gli ospedali, gli edifici con torri di raffreddamento, gli impianti termali, le piscine e le strutture ricettive, nei casi più gravi può raggiungere anche il 40-50%.

Secondo gli studi condotti in medicina, la legionella rimane una malattia abbastanza rara, che, nonostante l’elevata presenza di batteri legionella in acque pubbliche e private, colpisce di rado le persone sane. Si sono visti comunque alcuni casi sporadici nel corso degli anni, di cui il più recente ed allarmante ha colpito la zona di Brescia.

A partire dal settembre del 2018 la bassa bresciana è stata colpita da una forte epidemia: sono stati segnalati più di 900 casi di polmonite batterica, con almeno 10 decessi. Come riportato sul Bresciaoggi, dopo mesi di indagini, sono state rilevate le fonti di legionella in torri di raffreddamento di alcune aziende nella zona tra Montichiari e Carpenedolo, e nelle acque del fiume Chiese.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!