Prende il nome di cisti dermoide – oppure teratoma – un tumore benigno che può colpire indistintamente donne e uomini in diverse parti del corpo. Di solito colpisce però le donne e la parte del corpo interessata sono le ovaie. Come il nome lascia intuire, si tratta di una massa tumorale ricoperta di pelle ma può contenere anche parti di denti o cartilagine, peli o capelli, ghiandole, abbozzi di occhi o cervello. Praticamente un mostro che ci cresce dentro, con in più tutti i rischi che un tumore, anche se benigno, può sempre comportare. I sintomi possono essere anche abbastanza invasivi, come racconta un’esperienza drammatica riportata in prima persona in un articolo di Cosmopolitan.

Cisti dermoide, un’esperienza

Cisti dermoide
Fonte: Pixabay

Calle Hack racconta infatti la sua storia di molti anni insieme a una cisti dermoide, finché un medico non solo ha ascoltato i suoi problemi, ma ha anche capito che non si trattava certo di un problema trascurabile. Anzi, era stato trascurato anche troppo dai suoi colleghi. Da quando aveva 15 anni, Calle si ritrovava a vivere dolori e disagi insopportabili ogni due mesi – solo una delle sue ovaie era fortunatamente interessata dalla cisti – e in particolare racconta di una nottata di malessere (per usare un eufemismo) che fu costretta ad affrontare mentre era in casa di un suo ex molto tempo fa.

Calle spiega di aver cercato tregua nel letto, mettendosi dapprima di lato in posizione fetale, poi – incapace di trovare pace – aveva cercato di prepararsi un bagno caldo, che spesso riusciva a darle tanto sollievo. I problemi non si sono però esauriti perché una volta in bagno Calle ha iniziato a vedere doppio, ha vomitato bile ed è praticamente svenuta sul pavimento.

La strada verso la scoperta del “mostro” è iniziata 17 anni e 5 medici dopo, con una ginecologa, Megan Sheldon, che l’ha aiutata prescrivendole un esame agli ultrasuoni che ha individuato una cisti dermoide grande quanto una grossa arancia: un vero e proprio mostro con i denti e i capelli che cresceva dentro Calle. Due mesi dopo, Calle è stata operata, è sopravvissuta per raccontarlo, e anche in quell’occasione ha scelto una donna, la ginecologa e chirurga Kristen Whitkowski.

Alle donne – scrive Calle – viene spesso detto direttamente o indirettamente che non conoscono il proprio corpo o che il dolore che stanno sentendo è probabilmente più mentale o emotivo che fisicamente valido. Che sono melodrammatiche e inclini all’esagerazione.

Cisti dermoide, i sintomi

Come spiega My Personal Trainer, i sintomi della cisti dermoide possono essere le alterazioni del ciclo mestruale, dolori (addominali o pelvici soprattutto) e un’esagerata frequenza della minzione. La cisti dermoide può originarsi a partire da cellule che sono dentro di noi dalla nascita, ma le cause del problema non sono ancora palesi. Questo tumore benigno può originarsi – dicevamo – in un’ovaia, ma anche entrambe, con la formazione di più cisti. Inoltre si possono trovare queste cisti in altri organi come reni e testicoli (ovviamente negli uomini), ma anche nel sistema nervoso.

Cisti dermoide, le cure

Cisti dermoide
Fonte: Pixabay

Per risalire alla cisti, si ricorre di solito a un’ecografia transvaginale o alla tomografia computerizzata. C’è da dire che questo tumore benigno ha una crescita molto lenta e di solito non diventa maligno. Ma in generale è sempre meglio farlo asportare da un medico – mai in maniera casalinga anche se per esempio potrebbe interessare il viso, o attraverso rimedi cosiddetti naturali. È particolarmente efficace la laparoscopia, come spiega Cibo 360. Questo tipo di intervento viene molto praticato per l’ovaia perché è davvero poco invasivo e non le danneggia. In pratica, si operano tre piccole incisioni sull’addome, poi con un tubo luminoso con telecamera – che si chiama appunto laparoscopio – vengono rimosse le cisti o la cisti con una pinza.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!