L’insonnia è una brutta bestia. Chi ne soffre, si ritrova a provare di tutto. Magari si comincia girandosi e rigirandosi nel letto alla ricerca della posizione più comoda, sfogliando un libro, guardando qualcosa di soporifero alla tv, ricorrendo a tisane di melissa, malva e verbena odorosa.

C’è anche chi prova con la meditazione, con il conservare un atteggiamento zen, ma mano a mano che passano i giorni anche l’atteggiamento zen può venire meno. E se la soluzione fosse letteralmente “nelle nostre mani”? Blood and Milk suggerisce infatti che un orgasmo può aiutare a contrastare l’insonnia, quindi con un rapporto sessuale o con la masturbazione per chi solitamente si corica da solo.

Come può essere? Ci sono delle certezze: l’orgasmo permette di ridurre i livelli di stress, facilitando così il sonno. Infatti, la masturbazione o i rapporti sessuali riducono la produzione nell’organismo del cortisolo, che è l’ormone dello stress.

La comprensione della questione è immediata: quanti tra noi non hanno provato una gran voglia di dormire dopo aver avuto un orgasmo? Tra l’altro, secondo la terapista sessuale Shawntres A. Parks può bastare anche il “ricordo del sesso passato” a ottenere questo effetto soporifero, perché anche la sola percezione del rapporto sessuale o dell’autoerotismo possono migliorare il sonno. In altre parole, anche solo pensare al fatto che avremo un orgasmo può calmarci al punto di farci addormentare.

I benefici dell’orgasmo, tra l’altro, sono molteplici: per esempio aiuta a ridurre i dolori mestruali – qualora siate dell’umore giusto per avere un rapporto o fare esercizi autoerotici in quei giorni.

Ciò che potrebbe sembrare – dice Parks – è una routine modificata dell’igiene del sonno, in cui uno si masturba in maniera consistente o si impegna regolarmente in rapporti sessuali di coppia appena prima di dormire, per creare una connessione comportamentale che può aiutare a stimolare l’incipit del sonno e migliorare la qualità del sonno.

Per capire meglio come combattere l’insonnia con l’orgasmo, è bene comprendere come funziona il sonno. Il sono attraversa diverse fasi, “Rem” e “non Rem”, leggero o profondo. Secondo Parks, il raggiungimento dell’orgasmo è collegato al sonno profondo e quindi si può ottenere una qualità di sonno maggiore. Non solo: dormire, per gli uomini, influisce sul livello di testosterone e quindi l’insonnia non porta solo a irritabilità ma ci consuma letteralmente. In pratica, quando si dormono poche ore per notte, i livelli di testosterone sono più bassi al mattino, rispetto a quando si è dormito tutta la notte.

Altro dettaglio non da poco: quando raggiungiamo l’orgasmo rilasciamo ossitocina, un ormone che è responsabile di quella tipica sensazione di prolungato benessere dopo un rapporto sessuale o dopo la masturbazione. L’ossitocina è quella stessa sostanza per cui, quando non siamo da soli dopo l’orgasmo, abbiamo voglia di accoccolarci al partner, tanto che gli esperti la chiamano l’ormone delle coccole. E il rilascio di ossitona permette di dormire presto e bene, perché la ritenzione di questa sostanza all’interno dell’organismo invece favorisce l’insonnia.

C’è però un fatto, che tutto questo può essere un gatto che si morde la coda, perché la mancanza di sonno distrugge la libido. Pensiamo ai neogenitori, che i primi tempi con il loro neonati (e la conseguente mancanza di sonno) hanno difficoltà a ritrovare la normalità nella propria vita sessuale. O anche a coloro che le persone che lavorano molte ore al giorno finiscono per perdere interesse nei riguardi dell’amore fisico, o coloro che soffrono di ansia e depressione.

La qualità del riposo influisce infatti sui nostri ormoni, che naturalmente hanno un effetto diretto sulla nostra vita sessuale. Basti pensare che ci sono alcune coppie che decidono di dormire separate – perché la presenza dell’uno può disturbare il sonno dell’altro – e che hanno una vita sessuale grandiosa, proprio perché hanno una qualità del sonno ottimale.

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