Come riconoscere il mal di testa da freddo e quali sono i rimedi che funzionano

Con il caldo è comprensibile la voglia di azzannare un ghiacciolo o bere un sorsone di acqua gelida, ma attenzione a non farsi venire il mal di testa da freddo. Lo stesso che può colpire quando invece fuori fa molto freddo e non ci proteggiamo la testa.

Può capitare di mangiare un gelato e sentire istantaneamente un forte fastidio alla testa, quello che gli americani chiamano il brain freeze. Il mal di testa da freddo, o più correttamente cefalea da stimolo freddo, è definito dall’International Classification of Headache Disorders come una cefalea che esordisce con l’applicazione di qualcosa di freddo esternamente alla testa, oppure nell’ingerire una sostanza fredda, o inalare aria molto fredda.

Non si tratta dunque di una vera e propria patologia, ma di una condizione momentanea, che può durare anche molto poco, e di conseguenza non è pericolosa, perché si risolve solitamente una volta passato lo shock del freddo. Vediamo meglio le cause e i sintomi del mal di testa da freddo, e come porvi rimedio quando è insopportabile.

Le cause del mal di testa da freddo

Il mal di testa da freddo comprende la cefalea conseguente all’esposizione della testa non protetta a una temperatura ambientale molto bassa, come nel caso di sport in montagna senza protezione o surf quando c’è molto vento. E la cefalea dovuta invece all’ingestione o inalazione di sostanze molto fredde, comunemente il gelato, al passaggio sul palato o sulla parete faringea. In tutti i casi, il mal di testa è causato dal materiale freddo che causa modificazioni a livello dei nervi della testa.

Quando si ingeriscono alimenti freddi, o si inala dell’aria molto fredda, o avviene un contatto della testa con qualcosa di freddo, i vasi sanguigni e i nervi del cervello, compreso il nervo trigemino, si costringono rapidamente in maniera immediata, provocando la sensazione di mal di testa.

Un altro fattore scatenante è la stagione invernale, durante la quale le temperature molto basse possono alterare la pressione atmosferica, la quale può causare cambiamenti nel corpo umano portando al mal di testa. Esistono persone più sensibili e di conseguenza più a rischio di cefalea, in particolare le persone che soffrono di emicrania, considerato un fattore di rischio per il mal di testa da freddo.

I sintomi specifici

Il mal di testa da freddo si manifesta con sintomi più o meno intensi, principalmente da dolore che può interessare tutta la testa, più tipicamente la zona frontale e temporale bilaterale. Lo stimolo è più che altro un dolore lancinante e che si esaurisce in poco tempo, ma si può avvertire anche dolore pulsante, specialmente quando permane di più. La differenza del dolore può variare a seconda del tipo di stimolo, se è continuo come la presenza di aria gelida, o passeggero come l’ingestione di gelato in estate.

Inoltre, chi soffre di emicrania avverte maggiormente un dolore pulsante in presenza di cefalea da stimolo freddo, che si verifica solitamente nella stessa area dell’emicrania stessa. Il sintomo principale è quindi il mal di testa, che inizia al momento del contatto, esterno o interno, con il freddo, e nella maggior parte dei casi dura per poco tempo, esaurendosi da solo, senza necessità di farmaci.

Per qualcuno il dolore può essere avvertito più come un fastidio diffuso.

Quanto può durare il dolore?

Il mal di testa da freddo è un dolore che, come abbiamo detto, solitamente dura molto poco, specialmente il brain freeze dovuto all’ingestione di alimenti gelati si può ridurre nel giro di minuti o addirittura secondi. La cefalea da stimolo freddo può durare comunque fino ad un massimo di 30 minuti dopo che è stato eliminato lo stimolo. Quindi ad esempio dopo aver messo una berretta per scaldare la testa, o aver concluso la sessione di sport al vento freddo.

La cefalea da freddo si riconosce innanzitutto per le condizioni della sua insorgenza, infatti si manifesta in concomitanza con l’esposizione a una sostanza fredda o all’aria, ed è quindi facilmente riconducibile alla causa. In secondo luogo, la sua durata è relativamente breve, e si esaurisce in maniera naturale, allontanando lo stimolo che l’ha causata.

I rimedi al mal di testa da freddo

Non sempre il mal di testa da freddo si risolve in poco tempo, e anche quando è breve, si può cercare sollievo dal forte dolore prima che passi da solo. La prima cosa da fare per evitare il prolungarsi della cefalea da stimolo freddo è riportare la temperatura alla normalità. Dopo aver ingerito qualcosa di gelato, bisogna interromperne l’ingestione, e bere dell’acqua a temperatura ambiente, non troppo calda né fredda. Si può anche bere una bevanda calda, specialmente quando la causa è la temperatura esterna bassa, che aiuta a riscaldarsi.

Un metodo che aiuta è premere la parte inferiore della lingua contro il tetto della bocca, un sistema che funziona per alcune persone. Se il dolore persiste, è possibile assumere medicinali antidolorifici, che alleviano il sintomo in pochi minuti.

Altri rimedi che evitano l’assunzione di farmaci sono l’applicazione di un panno umido e caldo sulle parti del viso e della testa interessate, come tempie, zigomi e fronte. Oppure sfruttare l’azione del vapore acqueo, ad esempio durante la doccia o un bagno caldo.

Per prevenire l’insorgenza del mal di testa da freddo è sufficiente eliminare i fattori scatenanti, evitando ad esempio di mangiare cose gelate, e nel caso, farlo in maniera lenta, cercando di non esporre la parte posteriore del palato. Inoltre, si può provare a evitare l’esposizione al freddo, indossando copricapi di protezione, sciarpe e altri indumenti che diminuiscano l’inalazione di aria fredda.

È inoltre preferibile respirare con il naso, che ha la capacità di riscaldare, inumidire e filtrare l’aria che passa attraverso la faringe e il sistema respiratorio.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!