Soffri di un insopportabile dolore alle gambe che si sono gonfiate in maniera spropositata? Potrebbe non trattarsi di cellulite, bensì di lipedema.

Cos’è il lipedema?

Hai provato sessioni intensive di esercizio in palestra, bevi litri e litri di acqua al giorno eppure niente sembra funzionare. Questa patologia che a prima vista potrebbe sembrare una cellulite particolarmente aggressiva, in realtà non ci ha niente a che fare. Come spiega la Dottoressa Alessandra Cirillo:

Il lipedema, noto anche come lipalgia, o sindrome del grasso doloroso, è una patologia a carattere infiammatorio che colpisce il tessuto adiposo sottocutaneo con uno sproporzionato accumulo di grasso a livello delle gambe, che lentamente si sposta fino alle caviglie. Frequentemente il lipedema si sovrappone a problemi di sovrappeso o obesità diffusa, quindi anche per questo motivo la sua diagnosi non è semplice.

Si tratta di una patologia prettamente femminile e come specifica la Dottoressa può colpire anche donne con un peso regolare causando una sproporzione tra parte alta e parte bassa del corpo. Il sistema vascolare e linfatico, assieme alla fascia muscolare e al tessuto connettivo, vengono attaccati dal lipedema che causa un’infiammazione diffusa con dolore e formicolii fastidiosi.

L’eccesso di grasso delle gambe è caratterizzato dalla presenza di citochine pro-infiammatorie e macrofagi, ovvero le cellule del sistema immunitario che combattono le infiammazioni. Il lipedema stimolando la produzione delle cellule di grasso diminuisce la quantità di ossigeno dei tessuti che al tatto risultano freddi.

Le cause del lipedema

La causa specifica che scatena il lipedema non è chiara. La patologia può scatenarsi a seguito di cambiamenti ormonali, ad esempio durante la pubertà o la gravidanza, in menopausa o quando si sta assumendo la pillola anticoncezionale.

Gli esperti hanno individuato anche la natura genetica della patologia, che può colpire le donne che hanno avuto familiari compite da lipedema.

Lipedema: i sintomi e la diagnosi

I sintomi che caratterizzano il lipedema, oltre al gonfiore sono:

  • Dolore e ipersensibilità al tatto delle zone interessate;
  • Debolezza muscolare, fatica a camminare;
  • Segno del calzino particolarmente netto in corrispondenza delle caviglie;
  • Perdita degli spazi concavi su entrambi i lati del tendine di Achille;
  • Tendenza a riportare facilmente lividi;
  • Pelle a buccia d’arancia e temperatura inferiore nelle zone interessate.

Il lipedema è una patologia che si evolve nel tempo secondo 4 stadi:

  • STADIO I: La pelle è liscia e le gambe appaiono magre ma non ben definite. Si riscontra la presenza di piccole nodularità;
  • STADIO II: Le gambe hanno il classico aspetto a “buccia d’arancia” e sono caratterizzate da uno spessore sottocutaneo maggiore rispetto allo stadio I. Si nota la comparsa anche di piccoli ematomi e nodularità più grandi e si inizia a provare dolore;
  • STADIO III: Il dolore è diffuso e le gambe assumo un aspetto estremamente massiccio e monolitico rendendo il movimento difficoltoso. In questa fase le nodularità sottocutanee sono ancora più evidenti;
  • STADIO IV (O LIPOLINFEDEMA): Nei casi più estremi il lipedema può causale l’immobilità quando camminare diventa estremamente difficoltoso e i dolori sono insopportabili. Inoltre l’edema non scompare neanche dopo essersi riposati e il segno di Stemmer è positivo, ovvero quando si cerca di sollevare una porzione di pelle del dito del piede ma l’operazione risulta difficoltosa se non impossibile.

Si distinguono poi diversi tipi di lipedema a seconda delle zone colpite:

  • TIPO I: Sono affetti solo i fianchi;
  • TIPO II: Sono affetti fianchi e cosce fino al ginocchio;
  • TIPO III: Sono affetti entrambi gli arti inferiori, dal fianco alla caviglia;
  • TIPO IV: Sono affetti gli arti superiori;
  • TIPO V: Sono affette le gambe, dal ginocchio alla caviglia.

Come specifica la Dottoressa Monica Mastrullo, i quadri clinici non sono così rigidi come esposto, infatti possono anche combinarsi tra loro. Quelli che si registrati con maggior frequenza sono il TIPO II con il IV e il TIPO III con il IV.

Lipedema: dieta e alimentazione

Un grande aiuto per contrastare il lipedema è una dieta antinfiammatoria all’insegna del controllo dei carboidrati sia in termini di quantità che di qualità e alla riduzione netta di glutine da grano moderno. Addio al junk food e ai prodotti raffinati assieme alle proteine derivanti da allevamenti di tipo intensivo, in questo modo si agevolerà il bilanciamento tra omega3 e omega6.

Le donne affette da lipedema soffrono di squilibri ormonali che, grazie al miglioramento della salute intestinale, possono trarre da una dieta specifica un giovamento significativo: quindi è importante eliminare latte e derivati a favore di frutta e verdura biologiche, stagionali e controllate.

Per pianificare un piano alimentare che apporti reali benefici è fondamentale rivolgersi ad un nutrizionista.

Cure e terapie per il lipedema

Gli interventi per ridurre il lipedema sono diversi:

Drenaggio linfatico manuale

Si tratta di una forma di massaggio attraverso movimenti di pompaggio delicati e ritmici per stimolare il flusso della linfa intorno alle aree bloccate verso i vasi sani, dove può drenare nel sistema venoso. Questo aiuta ad alleviare il dolore e a prevenire la fibrosi.

Compressione

L’uso di bende elastiche o di collant, mutandine o pantaloncini in spandex su misura aumentano la pressione dei tessuti nelle gambe gonfie e riducono le probabilità che il fluido si accumuli di nuovo.

Esercizio fisico

Aiuta a ridurre l’accumulo di liquidi, ad aumentare la mobilità e a mantenere o migliorare il funzionamento delle gambe.

Cura accurata della pelle e delle unghie

Aiuta a ridurre il rischio di ferite e infezioni se hai un lipedema associato a gonfiore.

Liposuzione

La liposuzione assistita dall’acqua e la liposuzione tumescente può rimuovere efficacemente il grasso del lipedema. La procedura utilizza un tubo cavo che viene posizionato sotto la pelle per aspirare il tessuto grasso e può essere necessario sottoporsi a diverse sedute a seconda della quantità di grasso.

Come evidenzia il Dottor John R. Bartholomew, specialista in medicina vascolare, anche la dimensione psicologica ha una sua importanza:

Le donne con lipedema hanno spesso la sensazione di avere due corpi. Possono avere una parte superiore del corpo, petto e addome tipici ma in vita e sotto, la loro metà inferiore è sproporzionata rispetto alla metà superiore. Spesso hanno difficoltà a trovare vestiti che vadano bene perché è come se fossero due persone diverse.

Per questo ricorrere anche a uno psicologo o frequentare gruppi di supporto può giovare alla propria autostima all’interno di un percorso curativo su misura che ottimizzi da un lato l’aspetto estetico delle proprie gambe e che dall’altro diminuisca il più possibile il dolore.

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